Salus Green – Completamento e sviluppo del nuovo centro servizi per l’inclusione “Salus Space”

I progetti compresi sotto il titolo generale Salus Green sono il completamento e l’estensione del progetto “S.A.L.U.S. W Space” concluso il 31/01/2021 e finanziato dal FESR all’interno del programma UIA (Urban Innovative Actions), l’iniziativa dell’Unione Europea volta a sperimentare soluzioni innovative che rispondono a sfide urbane rilevanti.

Il nuovo progetto finanziato in parte dal FESR e in parte dal FSE, è finalizzato a creare un nuovo spazio, sperimentale, che sia un centro di ospitalità, lavoro, welfare interculturale, ma anche un luogo di benessere collettivo, attraverso la riqualificazione e rigenerazione dell’area della ex clinica privata Villa Salus. Le azioni sono state ideate mediante un’attività di progettazione partecipata con il coinvolgimento eterogeneo di diversi attori e soggetti per rendere l’area un luogo aperto, accogliente e connesso con il quartiere e la città: residenti, istituzioni, associazioni, stakeholder di livello cittadino, migranti, partner di progetto. Dal punto di vista dei contenuti, Salus Green si suddivide in sei interventi tra loro correlati:

  • Costruzione dell’edificio polifunzionale che ospiterà le attività laboratoriali e artigianali avviate nelle strutture temporanee (blocchi container) e completamento degli spazi accessori;
  • Collegamento in fibra ottica del complesso di Salus Space con la rete cittadina di Bologna WIFI, connessione di tutte le aree aperte e dotazione informatica del centro;
  • Realizzazione di un percorso ciclopedonale di accesso allo spazio Salus, separato da quello carrabile e connesso con la rete ciclabile cittadina;
  • Realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico per massimizzare la produzione energetica e promuovere la creazione di una Comunità di Energia Rinnovabile;
  • Promozione di un circuito virtuoso di abbattimento della produzione di rifiuti, riciclo, riuso e sviluppo di produzione orticola biologica;
  • Attività di inclusione sociale mediante laboratori formativi sui temi della cultura digitale e dell’agricoltura biologica.

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