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OSSERVARE E DOCUMENTARE. Azioni di sollievo e conforto | incontro di formazione

martedì 12 dicembre 2023 dalle 15.00 alle 17.30 | Centro RiESco (via Ca’ Selvatica, 7 – Bologna)

Come possiamo parlare del valore della documentazione in relazione alle pratiche osservative? Cosa significa considerare l’osservazione come una azione di conforto e sollievo? Sollievo da cosa e da chi? Da una lettura delle esperienze veloce? Da idee ormai consolidate e difficili da smontare? Da consuetudini esperienziali e progettuali che faticano a rinnovarsi?  

Se l’osservazione può essere considerata una pratica di conforto perché supportata da dati e da elementi, la documentazione può essere ritenuta una forma per costruire legami e desiderare relazioni.

Ne parleremo con Laura Malavasi (pedagogista e formatrice) provando ad analizzare differenti forme documentative.

Per iscriversi: https://shorturl.at/zGKV3


LIBRI DI LAURA MALAVASI PRESSO LA BIBLIOTECA DEL CENTRO

Il volume approfondisce il tema della documentazione delle diverse esperienze progettuali presenti nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Partendo da un quadro teorico che tenta di evidenziare e sostenere l’intrinseco legame tra progettazione e documentazione e che per scelta colloca la pratica documentativa in una dimensione di intenzionalità e di attribuzione di significato al fare quotidiano di adulti e bambini, si passa ad un’ulteriore sezione che presenta e propone concretamente le differenti fasi che costituiscono un processo di documentazione.

In Italia le esperienze di outdoor education si moltiplicano e promuovono cambiamento: le scuole e i servizi tutti i giorni provano a mettersi volendo offrire alle bambine e ai bambini nuove occasioni attraverso le quali costruire conoscenze e saperi. Servono strumenti, osservazioni, incontri, confronti: il libro cerca di dare voce alle possibilità di sperimentare un altro modo di intendere la didattica, riconosce le resistenze e le fatiche senza però permettere loro di ostacolare la necessità di uscire.

Il volume, esplicitando un’idea di possibile pedagogia della natura e affrontando il bisogno di educazione naturale, si propone di considerare alcune esperienze di vita, gioco e apprendimento all’aperto condotte in servizi per l’infanzia 0/6 anni, per affrontare poi, in chiave formativa, questioni che attraversano i pensieri degli insegnanti.

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