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Lavoro femminile in Emilia-Romagna: l’impatto della pandemia e le azioni promosse dalla Regione

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato sul proprio sito il Rapporto "Emergenza Covid: l’impatto sulle donne e le azioni promosse dalla Regione Emilia-Romagna" frutto della collaborazione tra il Servizio Politiche sociali e socio educative ed il Servizio Statistica e sistemi informativi geografici della Regione.

Tra disomogeneità dei carichi di lavoro, smartworking e perdita di lavoro

Quello che si registra nel report è una situazione di partenza migliore, in linea con le più avanzate realtà europee, ma che presenta ancora criticità che la pandemia ha aggravato.

In Emilia-Romagna le donne lavorano fuori casa in media 5 ore di più di quanto accade nel resto del paese, ma pur sempre in misura inferiore rispetto agli uomini: 25 contro 36 ore settimanali. Mentre il lavoro di cura e domestico continua a restare in misura sostanziale sulle loro spalle: 23 contro le 7,38 ore maschili.

Nel 2020, gli effetti negativi più importanti della pandemia sull’occupazione femminile si sono registrati tra marzo e giugno – con oltre 37mila posizioni dipendenti perse, di cui oltre 22mila femminili, pari al 60%.

La riapertura delle attività ha comportato una ripresa dell’occupazione nel terzo trimestre con un recupero del 53,7% delle posizioni di lavoro dipendente perdute nel periodo precedente, peraltro in misura più favorevole proprio per le donne (+ 14 mila) che per gli uomini (+ 5mila).

L’analisi per genere in alcuni settori però continua a indicare ancora una maggiore penalizzazione della componente femminile dell’occupazione.

Obiettivo lavoro e pari opportunità

La questione femminile è trasversale a tutte le politiche regionali: dal nuovo “Patto per il lavoro e il clima”, al “Tavolo permanente per le politiche di genere” (che riunisce Centri anti violenza, Enti locali, sindacati, Rappresentanze economiche e sociali, oltre ai principali organismi di garanzia del settore), all’ “Area integrazione del punto di vista di genere” formata da rappresentanti di tutte le Direzioni generali. E dovrà tradursi in una sempre maggior attenzione a favore di provvedimenti concreti per quanto riguarda innanzi tutto il settore del lavoro e formazione.

Sono in totale 42 i progetti per favorire l’accesso al lavoro, i percorsi di carriera e la promozione di progetti di welfare aziendale.

Per maggiori informazioni, consultare il Rapporto "Emergenza Covid: l’impatto sulle donne e le azioni promosse dalla Regione Emilia-Romagna"

 

Ultimo aggiornamento: lunedì 15 marzo 2021