Bologna e i comuni della Città metropolitana si colorano con l’arcobaleno per celebrare il Pride e il 50° anniversario di Stonewall che fece nascere i movimenti per i diritti delle persone LGBT

Per celebrare il Pride e il 50° anniversario della rivolta di Stonewall, che segna la nascita dei primi movimenti di rivendicazione per i diritti delle persone LGBT, Bologna e i Comuni della Città metropolitana si mobilitano.

Nel capoluogo verrà illuminato il Palazzo del Podestà con i colori dell’arcobaleno le sere di venerdì 21 e sabato 22, in concomitanza con il Bologna Pride che si terrà sabato 22 giugno e venerdì 28 giugno, anniversario di Stonewall. L'illuminazione si interromperà solo per consentire la visione del Cinema sotto le stelle. Inoltre, prosegue fino al 30 giugno la mostra fotografica nel Cortile di Palazzo d'Accursio Stonewall nel cuore del MIT. Il lavoro del Mit a Bologna. Immagini in mostra dall'archivio del MIT (1979 - 2019), che documenta un pezzo di storia amministrativa e dei servizi della città che ha dato vita al consultorio del MIT (Movimento Isentità Trans) per la transizione di genere.

Nel territorio metropolitano, dall’idea dell’assessora Silvia Benaglia di Pianoro coordinata da Matteo Cavalieri assessore di Castel Maggiore, è nata una rete di 12 Comuni, che per una settimana dal 21 al 28 giugno, coloreranno monumenti e spazi per ricordare quanto accadde il 28 giugno 1969 e per ribadire che la conquista dei diritti non è un qualcosa di scontato.

"Dal nostro territorio arriva un bel segnale - sottolinea il sindaco di Bologna e della Città Metropolitana Virginio Merola - quello di comunità consapevoli e coese nei diritti e nei doveri. È importante che anche le istituzioni esprimano vicinanza in questi anniversari, una scelta che non è solo simbolica". 

“Quello che abbiamo realizzato – spiegano i promotori - sono iniziative per celebrare questa importante ricorrenza e per ricordare a ognuno di noi che la conquista dei diritti non è un qualcosa di scontato, ma è frutto di decenni di mobilitazioni civili e sociali che ancora oggi proseguono nel mondo come nel nostro paese. Riconoscere e valorizzare queste battaglie di civiltà e il sacrificio delle persone che le hanno animate è un dovere per le amministrazioni che credono nell'uguaglianza di tutti i cittadini”.

Bologna Pride
Sabato 22 giugno sfila con partenza alle 16 e arrivo ai Giardini Margherita alle 19, la manifestazione dell'Orgoglio LGBTIQI*. Il percorso del corteo seguirà via Santo Stefano, via Farini, via Castiglione, Piazza di Porta Ravegnana, via San Vitale, piazza Aldrovandi, via Guerrazzi, via Santo Stefano, Giardini Margherita. Qui tutte le informazioni sull'accessibilità dell'iniziativa e qui l'ordinanza di mobilità. Sul sito di Tper è possibile consultare le deviazioni dei bus.

Le iniziative dei Comuni metropolitani nel dettaglio nella settimana dal 21 al 28 giugno
Argelato: esposizione di una bandiera di 9 metri davanti al municipio.
Bentivoglio: esposizione della bandiera dal municipio
Bologna: illuminazione rainbow di Palazzo del Podestà in piazza Maggiore le sere di venerdì 21, sabato 22 e venerdì 28 giugno
Calderara di Reno: illuminazione rainbow della Casa della Cultura da sabato 22 a venerdì 28 giugno
Casalecchio di Reno: esposizione della bandiera dal municipio
Castel Maggiore: esposizione della bandiera dal municipio e realizzazione di una panchina di piazza Pace coi colori rainbow.
Granarolo dell'Emilia: striscione lungo il porticato del Comune
Ozzano dell'Emilia: punto libri a tema nella biblioteca comunale
San Giorgio di Piano: esposizione della bandiera dal municipio
San Lazzaro di Savena: illuminazione rainbow degli alberi di piazza Oscar Maserati
San Pietro in Casale: bandiera rainbow affissa al Palazzo comunale
Pianoro: scale rainbow nella piazza centrale e bandiere rainbow alle finestre del municipio

Cosa sono i moti di Stonewall
Cinquant’anni fa, il 28 giugno 1969, le vite di lesbiche, gay, bisessuali e transgender americani furono catapultate nella lotta per i diritti civili. Lo Stonewall Inn, un club LGBT gestito dalla mafia su Christopher Street, nel Greenwich Village, fu oggetto di una retata della polizia di New York. La rabbia della comunità lgbt per quell’ennesima azione repressiva della polizia si trasformò in una rivolta di sei giorni. Notte dopo notte, sempre più persone si unirono agli scontri contro la polizia, alimentando il dibattito sull'oppressione e l’ingiustizia delle istituzioni sia a New York che altrove. L'anno seguente, a New York si svolse la prima Pride Parade ufficiale, con una celebrazione finale a Central Park. Nei successivi 50 anni, le Pride Parade - i Gay Pride - sono diventate una pratica diffusa in tutto il mondo, da Oriente a Occidente, con modalità e forme estremamente diverse l’una dall’altra, dalla rivolta con scontri ai grandi festival sostenuti dalle istituzioni e dai brand commerciali, a seconda della sintonia o del conflitto con il contesto circostante.

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