"Per Luigi Zamboni e Giovanbattista De Rolandis"
Manifesto del Comitato per le onoranze a Luigi Zamboni e G.B. De Rolandis.
Cittadini!
Bologna scioglie finalmente un antico e fervido suo voto e consacra nel marmo alla gloria perenne della storia i nomi dei primi Martiri della Libertà.
Qui, in tempi tristissimi di fosca tirannide pontificia, il bolognese Luigi Zamboni e l’astigiano G.B. De Rolandis levarono lo sguardo presago verso gli albori dell’età nova e pagarono colla vita il giovanile ardimento.
Olindo Guerrini, con squisita arte di civile poesia, dettava le epigrafi che ricordano le vittime e bollano i carnefici e l’onorevole Vittorio Emanuele Orlando sarà degnissimo interprete dei sentimenti con i quali il Popolo onora il sacrificio dei Precursori.
Sacrileghi e pervicaci profanatori hanno potuto in una breve ora di sopravvento disperderne le ceneri: oggi il Popolo Italiano rivendica la memoria gloriosa del supremo oltraggio.
Firmato dalla Commissione Esecutiva
Eugenio Jacchia, presidente
Fulvio Cantoni, Alberto Giovannini, Ugo Lenzi, Arturo Mazzanti, Romeo Monari, Paride Sciti, Albano Sorbelli, Oreste Vancini.
Il programma della cerimonia di domenica 26 gennaio 1913 prevede:
Ore antimeridiane – Scoprimento di una lapide nella casa abitata da Luigi Zamboni in via Strazzacappe (angolo di via Galliera).
Ore 14 – Inaugurazione di una lapide murata nell’atrio dell’Università con un discorso del Rettore prof. Leone Pesci.
Ore 15.30 – Commemorazione pubblica nella Sala dei Notai. Discorso del prof. Vittorio Emanuele Orlando.