Presentata la candidatura

 

Presentata in Cappella Farnese la candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità Unesco

 

Il 14 marzo nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio si è tenuta l'illustrazione pubblica della candidatura. Sono intervenuti Valentina Orioli, Assessora con delega al progetto della candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità UNESCO, Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali, Francesca Riccio dell’Ufficio Unesco del Ministero per i beni e le attività culturali e Marco Valle in rappresentanza della Fondazione LINKS che affianca il Comune di Bologna nel percorso della candidatura. Il Comune, in contatto sempre più attivo e in stretta collaborazione con il Mibac e con i suoi organi periferici, prevede di consegnare il dossier di candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità UNESCO il prossimo settembre.


L’Assessora Orioli ha ricordato il percorso della candidatura, cominciato nel 2006, anno in cui i portici sono stati iscritti nella Lista tentativa, cioè nell’elenco di siti italiani con un percorso di candidatura UNESCO formalmente avviato.
“Da allora ad oggi molto è stato fatto, soprattutto sul fronte della ricerca, per approfondire e sistematizzare la conoscenza sul tema dei portici, nel solco del lavoro della professoressa Francesca Bocchi, che rappresenta un riferimento fondamentale perché già dal 1990, con l’esposizione e il volume dedicati a Bologna e i suoi portici, ha messo in luce il ruolo dei portici nella nostra città e la loro permanenza attraverso i secoli, come una matrice fondamentale della forma urbana ma anche del modo di fruire e regolare l’uso dello spazio” L’Assessora ha poi sottolineato che “la candidatura UNESCO non è una pratica burocratica intrapresa dal Comune: è una candidatura di città. Affinché abbia successo, tutta la città deve condividerla e “accompagnarla”, insieme al Ministero per i Beni e le Attività Culturali…. Le Nazioni Unite ci dicono che proteggere il Patrimonio è un presupposto fondamentale per garantire la pace internazionale e la prosperità dei popoli, e per promuovere il dialogo e la comprensione interculturale, il rispetto dell’ambiente e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.… Il percorso di candidatura è un modo di accendere la consapevolezza di tutti sulla ricchezza del nostro Patrimonio, sulla sua delicatezza, sulla necessità quotidiana di prendercene cura. Certamente ottenere il riconoscimento UNESCO è anche una forma importante di valorizzazione ai fini turistici, ma prima di questo c’è il percorso – e il percorso è importante innanzitutto per la città. È un modo per avvicinare tutti al tema ormai ineludibile della cura e della gestione dello spazio pubblico come Patrimonio comune, nel centro storico, e non solo.”

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