Dopo il successo di BolognaEstate, Bologna va verso un autunno di cultura in sicurezza

Dopo tre mesi di eventi culturali che hanno abbracciato l’intero territorio metropolitano, Bologna Estate 2020 chiude un’esperienza nata tra le incertezze dell’emergenza sanitaria e trasformatasi però in un’occasione unica di ripartenza e resilienza per la città. Un’impresa straordinaria fatta di responsabilità ed impegno che a Bologna, prima città in Italia ad avviare la stagione estiva di cultura dopo il lockdown, ha visto portare gli artisti sul palco, nelle piazze e nei cortili dopo mesi di silenzio ed inattività.

"Dopo i duri mesi del lockdown e la difficile ripartenza, siamo riusciti a organizzare una programmazione culturale estiva in piena sicurezza, diffusa nei quartieri e nei caseggiati. È stato importante essere riusciti a organizzare il cinema in Piazza Maggiore e portare lo schermo anche alla Barca, cosa non scontata. Inoltre la risposta in area metropolitana è stata forte, indice della qualità degli eventi proposti.” – dichiara l'assessore Matteo Lepore, – “Forti di quest’esperienza, siamo pronti ad accogliere turisti e visitatori in sicurezza per una nuova stagione di mostre, festival, itinerari e appuntamenti culturali".

Ed è proprio sulla sicurezza che l’ultima edizione di Bologna Estate ha poggiato le sue solide basi: si è trattato infatti di 269 rassegne per 3351 eventi (di cui 110 rassegne e 853 eventi in Città metropolitana) – un numero superiore rispetto all'edizione 2019 - in soli tre mesi, dal 15 giugno fino a fine settembre. Un’edizione speciale che ha dovuto fare i conti con varie limitazioni, tra cui numeri di partecipanti contingentati e prenotazioni obbligatorie, ma che ha registrato il tutto esaurito per le capienze programmate con circa 481.000 presenze (di cui 71.700 in Città metropolitana) in totale. Complici di questo ottimo risultato sono state senz’altro la varietà e la capillarità dell’offerta che ha toccato, su tutto il territorio, cinema, teatro, musica, danza e tanto altro ancora.

Tra gli elementi di innovazione anche la prossimità. Nell’impossibilità di portare grandi numeri nelle piazze, la città ha portato gli eventi nei cortili e nei quartieri. Un’esigenza imposta da Covid, ma usata creativamente per riportare la produzione e fruizione culturale anche lontano dal centro, con progetti come la Caccia al tesoro teatrale, l’installazione d’arte partecipata Treno del ricomincio e le sue botteghe artigiane viaggianti, i Piccoli teatri di quartiere e il Cantastorie a domicilio, che si è dovuto replicare più a lungo del previsto per la grande richiesta da parte del pubblico.

Fra i grandi eventi spiccano Il Cinema Ritrovato e Sotto le Stelle del Cinema in Piazza Maggiore a cui si sono aggiunti gli schermi di BarcArena, Arena Puccini, Cimena, Ciclocinema al Pilastro, Arena Fico e tanti altri. Nonostante gli accessi limitati, la rassegna Sotto le Stelle del Cinema, articolata tra Piazza Maggiore e BarcArena, ha registrato 63.000 spettatori. Ottimi risultati anche per Il Cinema Ritrovato e Arena Puccini, che hanno contato rispettivamente 30.000 e 20.000 spettatori.

E ancora: Sunshine Superheroes, primo festival musicale ad aprire la stagione estiva dei concerti nell’Italia post-Covid, a riprova di come la città abbia reagito più prontamente di chiunque altro; gli appuntamenti per ricordare i 40 anni della strage di Ustica e del 2 agosto 1980; i numerosi festival di settembre con musica, teatro, danza e arti performative, tra cui Danza Urbana, Gender Bender, Luci della città, Scenario; i progetti legati all’offerta verde come Parchi in movimento, 194 giorni di attività motoria promossa gratuitamente in sei parchi diversi per riportare i cittadini a praticare sport nei parchi urbani dopo i mesi di sedentarietà del lockdown.

Tra le novità dell’autunno l’apertura, entro il mese di ottobre, di Torre Accursi, meglio nota come Torre dell’Orologio, un ulteriore tassello che andrà ad arricchire la proposta culturale e turistica di Bologna. Situata in Piazza Maggiore e parte di Palazzo d’Accursio, la Torre deve il nome all’enorme orologio meccanico posto sulla sua facciata. Entro fine ottobre le sue porte verranno aperte per la prima volta dopo il restauro ai visitatori, che potranno così godere di un’altra splendida vista panoramica sui tetti di Bologna. In arrivo anche novità tecnologiche con MyBologna, una app completamente nuova, visitabile da web, fatta apposta per coloro che sono appena arrivati o si apprestano ad approdare in città, che consente ai visitatori di pianificare in sicurezza la propria permanenza.

Oltre ai capolavori presenti nelle collezioni permanenti cittadine, la programmazione dell’autunno in città offre mostre temporanee di assoluto rilievo: “Monet e gli Impressionisti” a Palazzo Albergati, che prosegue fino al 14 febbraio 2021; “Etruschi. Viaggio nelle Terre dei Rasna” al Museo Civico Archeologico che va avanti fino al 29 novembre; il Polittico Griffoni, visitabile fino al 10 gennaio 2021 nell’ambito di “La riscoperta di un capolavoro” a Palazzo Fava; “Brick Art”, che fino all’8 dicembre porterà l’originale arte dei mattoncini in un contesto unico, inaspettato e spettacolare come il Teatro delle Celebrazioni.

All’insegna della sicurezza, dell’organizzazione e dell’innovazione nel rispetto delle norme è anche la decisione del Teatro Comunale di Bologna che, con una scelta inedita, da fine settembre porta al PalaDozza i suoi principali cartelloni di opera e sinfonica.

In autunno Bologna Città della Musica Unesco si anima di tanti nuovi appuntamenti tra cui i concerti del Bologna Festival che apre la stagione con il maestro Riccardo Muti, quelli del Bologna Jazz Festival e la ricerca musicale di Angelica Festival, il Robot Festival e la novità di BMX-BoloMusicExperience negli spazi rigenerati di Dumbo. Anche i teatri tornano ad alzare il sipario, tra questi l’Arena del Sole e l’oratorio di San Filippo Neri con grandi protagonisti della scena nazionale come Ottavia Piccolo, Lella Costa e Lino Guanciale.