Scontri alla manifestazione per Gaza, la dichiarazione del Sindaco Matteo Lepore

In merito agli scontri di ieri sera

Descrizione


Nella città di Bologna ieri sera è stata messa in atto una vera e propria guerriglia urbana. Adesso basta. Tutto ciò è inaccettabile e va condannato senza reticenze.

Quanto è accaduto è inaccettabile ancora di più in una città che si è sempre dimostrata vicina alla causa palestinese. Bologna non merita di essere devastata e offesa.


 

Come Sindaco chiedo ai manifestanti, a tutte le associazioni, ai partiti, ai sindacati e ai movimenti coinvolti di prendere le distanze da chi causa violenza e devastazione. Serve una forte risposta democratica a tutto ciò. Non possiamo permettere che una grande mobilitazione di popolo per la pace e i diritti umani sia pregiudicata da chi nega nei fatti questi principi con metodi violenti ed eversivi. Scendere in piazza lanciando pietre e oggetti, appiccare incendi, vandalizzare cantieri e beni pubblici, beni privati come vetrine e negozi, inneggiare alla distruzione di Israele e colpire la polizia è stare dalla parte sbagliata della storia, significa violare la legge e fare il gioco di chi oggi nega il genocidio o vuole parlare di altro.


 

Voglio ringraziare chi ha lavorato per tutta la giornata di ieri e la notte tra ieri e oggi, per garantire il diritto a manifestare di migliaia di persone, tutelando la città e la nostra comunità. Tutti gli operatori che si sono da subito attivati per sistemare e ripulire la città dai danni ingenti. Le pulizie sono durate fino a questa mattina e dovranno proseguire anche dopo lo sciopero.


 

Mi auguro che lo sciopero generale proclamato per oggi rappresenti un momento di grande e bella partecipazione. Noi come sempre opereremo per garantire che le cose si svolgano al meglio. Ci tengo anche a dire che l’Amministrazione Comunale, per quanto di propria competenza, non assumerà alcun provvedimento contro i

propri dipendenti che legittimamente decideranno di aderire, ringraziamo chi parteciperà in altre forme pur rimanendo sul posto di lavoro, così come chi non aderendo deve sentirsi libero di svolgere i propri compiti.


 

Che sia una giornata di democrazia e di partecipazione.

Ultimo aggiornamento: 03/10/2025

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