QUESTION TIME, CHIARIMNENTI IN MERITO AI LAVORI PER LE ISOLE ECOLOGICHE


L'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini, ha risposto oggi, in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Lorenzo Tomassini, (Forza Italia), in merito alla questione dei lavori per le isole ecologiche

La domanda del consigli...

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L'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini, ha risposto oggi, in sede di Question Time alla domanda del consigliere comunale Lorenzo Tomassini, (Forza Italia), in merito alla questione dei lavori per le isole ecologiche

La domanda del consigliere comunale Lorenzo Tomassini, (Forza Italia) :

Visti gli articoli di stampa apparsi sui quotidiani, (Secolo d'Italia 08/10/14) chiede al Sindaco di sapere:
1) il motivo per il quale si sia deciso di realizzare un' "isola ecologica" in via Marsala nonostante il parere contrario dei residenti e degli operatori commerciali;
2) il motivo per il quale si sia deciso di realizzare un' "isola ecologica" in via Marsala nonostante la presenza di opere infrastrutturali riguardanti telecomunicazioni;
3) il motivo per il quale si sia deciso, nella giornata dell'8/10/2014, di interrompere i lavori e di chiudere il cantiere;
4) a quando ammontino i costi sostenuti dall'amministrazione per il cantiere "fantasma" e chi li sosterrà;
5) chi sia responsabile del clamoroso abbaglio tecnico che, oltre ad arrecare grave disagio ai cittadini, graverà ingiustamente sulle tasche dei contribuenti;
6) se non ritenga corretto agire nei confronti dei dirigenti responsabili per il recupero di tutte le somme pagate.

La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:

"L'intervento è stato promosso, gestito e lo sta realizzando direttamente il gestore, e non l'Amministrazione comunale. Questo è il primo punto,. ed ha delle conseguenze su quello che lei ha chiesto a proposito di chi paga che cosa.
Relativamente alla procedura che ha presieduto alla realizzazione in corso delle mini isole interrate, ritengo che benché ci possano essere state delle informazioni che, per i canali che hanno seguito, non sono arrivate a tutti in tempi utili, l'operazione di informazione c'è stata e su questo ho già risposto ad una question time due settimane fa, con il suo collega Carella, puntualmente indicando quali sono stati i passaggi di questa informazione, con conferenza stampa e tre diverse informazioni su Iperbole, con tanto di documentazione che il suo collega ha considerato non sufficiente, infatti per i prossimi lotti faremo anche delle informazioni preliminari nel quartiere, nelle diverse fasi.
La cosa importante è sapere come mettere in evidenza, come procede l'individuazione della localizzazione, e i lavori conseguenti. Per decidere queste localizzazioni si è partiti da una prima individuazione dei luoghi fatta da Hera, sapendo che doveva eliminare 1.300 cassonetti più 80 campane, per installare un decimo, circa 140 mini isole, che quindi non dovevamo stare ad una distanza superiore ai 200 metri dai diversi punti abitati. Poi è cominciata una lunga verifica con i diversi settori, Mobilità, Lavori pubblici, Urbanistica e Soprintendenza che ha voluto di ogni postazione dei foto inserimenti. E' stato un percorso di una lunghezza incredibile.
Veniamo a via Marsala. L'incidente si è verificato perché il responsabile del procedimento (Hera), ha chiesto in autonomia, essendo il soggetto procedente, di avere tutte le informazioni sui sottoservizi, che è il vero problema di queste mini isole, che pure sono profonde solamente due metri. Noi come Amministrazione comunale non possediamo le planimetrie delle giaciture delle diverse infrastrutture che passano nel sottosuolo e che sono in capo a Hera, Enel, Telecom, che stiamo faticosamente adesso in occasione della realizzazione della banda larga cercando di mettere insieme. Questo perché i diversi enti gestori non forniscono questo genere di informazione cartografata all'Amministrazione comunale. Stiamo costruendo faticosamente attraverso il Sit una mappa del sottosuolo.
Che cosa ha fatto Hera quando è partita con le diverse postazioni? Con i sui uffici ha chiesto le informazioni del caso, e mi sono state mandate anche le documentazioni a supporto di quanto sto restituendo in questa Aula, ma risulta che non gli è stata notificata la presenza di questa camera, di sei per sei metri, da cui parte un terminale della rete Telecom. Quindi questa polifora Telecom non è stata segnalata.
Nel fare lo scavo è stata una sorpresa per Hera e per noi che evidentemente siamo l'interfaccia della città con tutto quello che ne consegue. Le ragioni sono queste che ho cercato di dirle, una sorpresa analoga a quella che si ha quando ci si imbatte, come in questo caso in questa grande operazione di infrastrutturazione, in resti archeologici, per cui i lavori vengono bloccati in attesa che la Soprintendenza archeologica e in alcuni casi anche quella peri beni architettonici e paesaggistici, vadano sul luogo, verifichino, fotografino e prendano i reperti che servono e diano l'ok per la ripartenza dei lavori.
Che cosa ne consegue in termini di costi e di responsabilità? Per quello che ho detto prima, questa è una operazione che è stata gestita in toto da Hera, che ha anche deciso di chiudere questa postazione definitivamente con un getto di riempimento dello scavo e il ripristino successivo della pavimentazione, i costi dunque saranno a carico di Hera che ha per questo come in tutti gli appalti degli imprevisti. Sarà nostra cura fare in modo che questo sia effettivamente osservato".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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