QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'OCCUPAZIONE DEL CASSERO DI PORTA SANTO STEFANO
L'assessore Alberto Ronchi ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella e Michele Facci (FI), Paola Francesca Scarano e Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sull'occupazione del cassero di Porta Santo Stefano (Atlantide). La rispost...
Pubblicato il:
Descrizione
L'assessore Alberto Ronchi ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella e Michele Facci (FI), Paola Francesca Scarano e Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sull'occupazione del cassero di Porta Santo Stefano (Atlantide). La risposta è stata letta in aula dall'assessore
Domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI):
"Preso atto di quanto palesato dalla stampa locale sull'argomento, ovvero sulla perdurante occupazione abusiva degli immobili di Porta Santo Stefano, nell'esprimere la massima solidarietà umana e politica alla Presidente del Quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti, chiede all'amministrazione se intende intervenire, come e in quali tempi, a tutela di coloro che hanno vinto il bando emanato, delle Istituzioni e infine, del concetto di legalità e osservanza delle regole da parte di chiunque nella nostra città".
Domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord):
"Alla luce di quanto accaduto sabato scorso (imbrattamento dei muri del Baraccano e di Via Santo Stefano e Via Murri, occupazione di una area nonché frasi offensive e atteggiamento aggressivo e pericoloso) che comunque è quanto accade, purtroppo, sempre più spesso in città, chiede al Sindaco il proprio pensiero nel merito:
se abbia sentito la Presidente Giorgetti per rassicurarla, mettendo finalmente in atto azioni che garantiscano sicurezza e legalità;
se ci sia una reale intenzione di procedere allo sgombero della associazione Atlantide che occupa abusivamente degli spazi assegnati tramite bando ad altre realtà associative;
se non sia davvero arrivato il momento che la Giunta e l'Amministrazione condannino e contrastino le occupazioni, gli atteggiamenti illegali, gli slogan sovversivi, gli imbrattamenti di muri e palazzi (sono innumerevoli i danni subiti per mano di rappresentanti dei soliti collettivi quali Cua, Crash ecc.);
se il Comune ha intenzione di chiedere l'identificazione delle persone colpevoli dei fatti di sabato scorso e dell'imbrattamento di una sede istituzionale quale quella del Quartiere".
Domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (FI):
"Premesso che: l'associazione Atlantide ha dichiarato che non intende lasciare l'immobile occupato nel quartiere S. Stefano, così da impedire la legittima presa in possesso da parte delle associazioni che hanno vinto il bando;
che la stessa associazione si sta contraddistinguendo per avere assunto un comportamento violento ed intollerante, oltre che minaccioso, soprattutto nei confronti di quei componenti delle Istituzioni che pretendono il rispetto della legalità;
che l'immobile in questione, in quanto di proprietà comunale, può essere liberato coattivamente solamente mediante una specifica ordinanza del Sindaco;
tutto ciò premesso, chiede:
di conoscere quale sia il pensiero del Sindaco e della Giunta in merito;
di conoscere, nello specifico, se il Sindaco non ritenga che la legalità vada ripristinata anche rispetto all'associazione Atlantide ed all'immobile dalla stessa occupato;
di conoscere se il Sindaco non ritenga necessario adottare in via immediata un'ordinanza di sgombero urgente del locale occupato, a tutela della sicurezza, della legalità, delle Istituzioni".
Domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):
"Visti gli articoli di stampa relativi all'occupazione abusiva del Cassero di Porta Santo Stefano, si chiede al Sindaco:
quale sia il pensiero politico della Giunta nel merito di tale occupazione abusiva e se condivide le preoccupazioni espresse dal presidente del quartiere Giorgetti;
se condivide altresì quanto dichiarato dalla presidente Giorgetti ovvero che non intervenire ordinando lo sgombero vuol dire mettere in crisi tutto il sistema dei bandi pubblici per l'assegnazione degli spazi;
tenuto inoltre conto del fatto che la presidente Giorgetti è stata vittima di un vero e proprio assedio da parte dei collettivi e che a seguito di tale episodio, colleghi di minoranza che siedono tra i banchi del consiglio le hanno espresso solidarietà, che anche la presidente del quartiere Gieri ha manifestato vicinanza alla Giorgetti, mentre altri colleghi e Presidenti di Quartiere, compreso lei Signor Sindaco, avete taciuto su ogni aspetto, si chiede di sapere se ritiene questo modo di agire estremamente offensivo nei confronti dei cittadini bolognesi che risiedono nel quartiere Santo Stefano e che da tempo lamentano situazioni di illegalità".
Risposta dell'assessore Alberto Ronchi:
"Prima di entrare nel merito permettetemi almeno due osservazioni. La prima è questa, alzare i toni rispetto ad una vicenda come questa non aiuta l'istituzione e nemmeno la legalità. Dire che il Sindaco è vergognoso perché delega un suo assessore alla risposta mi sembra un tono un po' eccessivo. Come si sa la Giunta è un organo collegiale, il Sindaco poteva rispondere per iscritto, noi siamo qui e ci assumiamo le nostre responsabilità. Quindi rimando al mittente la definizione: il Sindaco è vergognoso. E mi auguro per il bene delle istituzioni tutte, compreso il Consiglio comunale, che prima di utilizzare parole in eccesso si faccia funzionare un po' di più una cosa che tutti noi abbiamo e che si chiama senso di responsabilità.
Permettetemi anche di dire un'altra cosa. Mostrare un fantoccio del Sindaco, metterlo sullo scranno del Sindaco, è il modo migliore per sostenere ogni illegalità, perché gli atti sono conseguenti a quello che si dice e a quello che si fa. Quando si dileggia il primo cittadino eletto al primo turno con la maggioranza dei voti, lo si trasforma in un fantoccio e si mette il fantoccio al posto del sindaco, vuole dire che non si ha rispetto per gli elettori, per il Sindaco e per il Consiglio comunale. Mi dispiace consigliere Facci, capisco, però sono costretto a dirglielo. Noi lezioni di legalità da chi usa i fantocci, non ne prendiamo.
Aggiungo un'altra cosa. Qui oggi ho sentito delle cose. Questa Amministrazione rispetto ad una serie di questioni che abbiamo ereditato ha avuto una linea assolutamente coerente, che ha portato alla firma di convenzioni, al pagamento di utenze, al ripristino della legalità che prima non c'era. Poi uno mi può dire 'non sono d'accordo con quella linea', ne abbiamo discusso tante volte, io ne prendo atto, rispetto a chi non ha le nostre idee, ma io rivendico il fatto che noi abbiamo avuto una linea, che non soltanto ha pagato in termini di legalità, ma ha pagato anche il termini complessivi di sicurezza per la città. Poi possiamo fare tutto quello che vogliamo, tirare fuori tutto, però questo è il dato, e devo dire, permettetemi anche questo, che se non fosse così la maggioranza che governa questa città, poi so le differenze, però c'è un'indicazione, non avrebbe preso il 60% dei voti a queste elezioni. Se tutti questi cittadini fossero preoccupati rispetto a come ci comportiamo noi, forse non avremmo preso il 60% dei voti. Quindi anche questo va tenuto in conto, perché altrimenti parliamo sempre di nulla e facciamo del teatro, come ho visto fare.
Detto questo, noi siamo per la legalità. Io esprimo a nome del Sindaco, della Giunta e mio personale solidarietà alla Presidenza del Consiglio Santo Stefano. Aggiungo, noi siccome siamo per la legalità, distinguiamo. C'è un problema rispetto al Cassero e c'è stato il problema di una manifestazione. Fare di tutte le erbe un fascio non è il modo migliore per affrontare i problemi di illegalità. Chi è all'interno del Cassero in questo momento è una cosa, e chi ha fatto la manifestazione contro la Giorgetti è un'altra cosa. Quindi distinguiamo.
Seconda questione. Abbiamo un ottimo rapporto con la Questura, e noi non insegnamo il mestiere agli altri. Quindi noi non diciamo alla DIGOS quello che deve fare perché nei rapporti corretti istituzionali noi abbiamo massimo rispetto di quello che fanno le Forze dell'ordine in questa città, che colgo l'occasione per ringraziare, la DIGOS e la Questura. Quindi noi non ci facciamo tirare per la giacca dicendo ad altri cosa devono fare, perché abbiamo coscienza del nostro ruolo istituzionale. Questa vicenda l'affronterei da un punto di vista istituzionale e non demagogico, facendo di tutte le erbe un fascio. E' stato fatto un bando dove il Cassero di Porta Santo Stefano è stato diviso in due, piano terra e primo piano. Dati a due distinte associazioni. E' stato fatto un bando, l'associazione Xenia ha avuto il primo piano, l'associazione Evoè ha avuto il piano terra. L'associazione Xenia è arrivata prima, l'associazione Evoè è arrivata seconda. Al terzo posto sono arrivate le associazioni Eccentrica, Donne di Mondo e Lo Spazio, che corrispondono a chi in questo momento è all'interno. Il problema è che ci risulta che l'associazione arrivata prima abbia rinunciato. Allora c'è un problema di legalità. Perché la legalità non è soltanto da una parte, è un concetto complesso. Tema: nel momento in cui l'associazione Xenia rinuncia, vale la graduatoria e quindi chi è arrivata terza deve stare al piano di sopra, cioè coloro che sono li? Un'Amministrazione intelligente prima di partire in nome della legalità con provvedimenti, si accerta intanto che l'interpretazione che ho dato sia reale, e cioè che la terza associazione, visto che la prima ha rinunciato, ha il diritto di stare li. Oppure, se non è così, ragiona in altri termini. Quindi siamo in questa fase, nei tempi più brevi possibili ripristineremo tutto quanto nei termini della legalità, tendendo conto anche del bando e di quello che è avvenuto in questo periodo. Quindi non c'è nulla di straordinario. C'è un'Amministrazione che esprime solidarietà, lo ribadisco, alla Presidente del Quartiere, non è vero, perché si può eccedere in tutto, ma non è vero che in questi mesi è stata lasciata sola, perché i contatti ci sono stati con il Quartiere, ecc..
Capisco la difficoltà della Presidente di Quartiere Girogetti che si è trovata in una situazione sicuramente disdicevole e antipatica, lo ribadisco, noi siamo per la legalità a tutto tondo, noi siamo un'Amministrazione, e lo ribadisco, che si assume le proprie responsabilità, che ha fatto di questa strategia una scelta politica, aggiungo, mi pare gradita ai cittadini. Dopo di che, noi andiamo avanti su questa strada, cioè stabiliremo rispetto al bando che cosa va fatto, e prenderemo le decisioni conseguenti.
Quindi noi non subiamo il ricatto di nessuno, siamo laici, guardiamo le cose in maniera oggettiva, il Sindaco in prima persona segue queste cose, il Sindaco risponde continuamente, direttamente ai cittadini, il Sindaco, mi si permetta di dire, dal mio punto di vista, perché i numeri sono numeri e non più tardi di qualche giorno fa li abbiamo visti, mi risulta che abbia un discreto, non voglio anche io esagerare, apprezzamento da parte dei cittadini".
Domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI):
"Preso atto di quanto palesato dalla stampa locale sull'argomento, ovvero sulla perdurante occupazione abusiva degli immobili di Porta Santo Stefano, nell'esprimere la massima solidarietà umana e politica alla Presidente del Quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti, chiede all'amministrazione se intende intervenire, come e in quali tempi, a tutela di coloro che hanno vinto il bando emanato, delle Istituzioni e infine, del concetto di legalità e osservanza delle regole da parte di chiunque nella nostra città".
Domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord):
"Alla luce di quanto accaduto sabato scorso (imbrattamento dei muri del Baraccano e di Via Santo Stefano e Via Murri, occupazione di una area nonché frasi offensive e atteggiamento aggressivo e pericoloso) che comunque è quanto accade, purtroppo, sempre più spesso in città, chiede al Sindaco il proprio pensiero nel merito:
se abbia sentito la Presidente Giorgetti per rassicurarla, mettendo finalmente in atto azioni che garantiscano sicurezza e legalità;
se ci sia una reale intenzione di procedere allo sgombero della associazione Atlantide che occupa abusivamente degli spazi assegnati tramite bando ad altre realtà associative;
se non sia davvero arrivato il momento che la Giunta e l'Amministrazione condannino e contrastino le occupazioni, gli atteggiamenti illegali, gli slogan sovversivi, gli imbrattamenti di muri e palazzi (sono innumerevoli i danni subiti per mano di rappresentanti dei soliti collettivi quali Cua, Crash ecc.);
se il Comune ha intenzione di chiedere l'identificazione delle persone colpevoli dei fatti di sabato scorso e dell'imbrattamento di una sede istituzionale quale quella del Quartiere".
Domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (FI):
"Premesso che: l'associazione Atlantide ha dichiarato che non intende lasciare l'immobile occupato nel quartiere S. Stefano, così da impedire la legittima presa in possesso da parte delle associazioni che hanno vinto il bando;
che la stessa associazione si sta contraddistinguendo per avere assunto un comportamento violento ed intollerante, oltre che minaccioso, soprattutto nei confronti di quei componenti delle Istituzioni che pretendono il rispetto della legalità;
che l'immobile in questione, in quanto di proprietà comunale, può essere liberato coattivamente solamente mediante una specifica ordinanza del Sindaco;
tutto ciò premesso, chiede:
di conoscere quale sia il pensiero del Sindaco e della Giunta in merito;
di conoscere, nello specifico, se il Sindaco non ritenga che la legalità vada ripristinata anche rispetto all'associazione Atlantide ed all'immobile dalla stessa occupato;
di conoscere se il Sindaco non ritenga necessario adottare in via immediata un'ordinanza di sgombero urgente del locale occupato, a tutela della sicurezza, della legalità, delle Istituzioni".
Domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):
"Visti gli articoli di stampa relativi all'occupazione abusiva del Cassero di Porta Santo Stefano, si chiede al Sindaco:
quale sia il pensiero politico della Giunta nel merito di tale occupazione abusiva e se condivide le preoccupazioni espresse dal presidente del quartiere Giorgetti;
se condivide altresì quanto dichiarato dalla presidente Giorgetti ovvero che non intervenire ordinando lo sgombero vuol dire mettere in crisi tutto il sistema dei bandi pubblici per l'assegnazione degli spazi;
tenuto inoltre conto del fatto che la presidente Giorgetti è stata vittima di un vero e proprio assedio da parte dei collettivi e che a seguito di tale episodio, colleghi di minoranza che siedono tra i banchi del consiglio le hanno espresso solidarietà, che anche la presidente del quartiere Gieri ha manifestato vicinanza alla Giorgetti, mentre altri colleghi e Presidenti di Quartiere, compreso lei Signor Sindaco, avete taciuto su ogni aspetto, si chiede di sapere se ritiene questo modo di agire estremamente offensivo nei confronti dei cittadini bolognesi che risiedono nel quartiere Santo Stefano e che da tempo lamentano situazioni di illegalità".
Risposta dell'assessore Alberto Ronchi:
"Prima di entrare nel merito permettetemi almeno due osservazioni. La prima è questa, alzare i toni rispetto ad una vicenda come questa non aiuta l'istituzione e nemmeno la legalità. Dire che il Sindaco è vergognoso perché delega un suo assessore alla risposta mi sembra un tono un po' eccessivo. Come si sa la Giunta è un organo collegiale, il Sindaco poteva rispondere per iscritto, noi siamo qui e ci assumiamo le nostre responsabilità. Quindi rimando al mittente la definizione: il Sindaco è vergognoso. E mi auguro per il bene delle istituzioni tutte, compreso il Consiglio comunale, che prima di utilizzare parole in eccesso si faccia funzionare un po' di più una cosa che tutti noi abbiamo e che si chiama senso di responsabilità.
Permettetemi anche di dire un'altra cosa. Mostrare un fantoccio del Sindaco, metterlo sullo scranno del Sindaco, è il modo migliore per sostenere ogni illegalità, perché gli atti sono conseguenti a quello che si dice e a quello che si fa. Quando si dileggia il primo cittadino eletto al primo turno con la maggioranza dei voti, lo si trasforma in un fantoccio e si mette il fantoccio al posto del sindaco, vuole dire che non si ha rispetto per gli elettori, per il Sindaco e per il Consiglio comunale. Mi dispiace consigliere Facci, capisco, però sono costretto a dirglielo. Noi lezioni di legalità da chi usa i fantocci, non ne prendiamo.
Aggiungo un'altra cosa. Qui oggi ho sentito delle cose. Questa Amministrazione rispetto ad una serie di questioni che abbiamo ereditato ha avuto una linea assolutamente coerente, che ha portato alla firma di convenzioni, al pagamento di utenze, al ripristino della legalità che prima non c'era. Poi uno mi può dire 'non sono d'accordo con quella linea', ne abbiamo discusso tante volte, io ne prendo atto, rispetto a chi non ha le nostre idee, ma io rivendico il fatto che noi abbiamo avuto una linea, che non soltanto ha pagato in termini di legalità, ma ha pagato anche il termini complessivi di sicurezza per la città. Poi possiamo fare tutto quello che vogliamo, tirare fuori tutto, però questo è il dato, e devo dire, permettetemi anche questo, che se non fosse così la maggioranza che governa questa città, poi so le differenze, però c'è un'indicazione, non avrebbe preso il 60% dei voti a queste elezioni. Se tutti questi cittadini fossero preoccupati rispetto a come ci comportiamo noi, forse non avremmo preso il 60% dei voti. Quindi anche questo va tenuto in conto, perché altrimenti parliamo sempre di nulla e facciamo del teatro, come ho visto fare.
Detto questo, noi siamo per la legalità. Io esprimo a nome del Sindaco, della Giunta e mio personale solidarietà alla Presidenza del Consiglio Santo Stefano. Aggiungo, noi siccome siamo per la legalità, distinguiamo. C'è un problema rispetto al Cassero e c'è stato il problema di una manifestazione. Fare di tutte le erbe un fascio non è il modo migliore per affrontare i problemi di illegalità. Chi è all'interno del Cassero in questo momento è una cosa, e chi ha fatto la manifestazione contro la Giorgetti è un'altra cosa. Quindi distinguiamo.
Seconda questione. Abbiamo un ottimo rapporto con la Questura, e noi non insegnamo il mestiere agli altri. Quindi noi non diciamo alla DIGOS quello che deve fare perché nei rapporti corretti istituzionali noi abbiamo massimo rispetto di quello che fanno le Forze dell'ordine in questa città, che colgo l'occasione per ringraziare, la DIGOS e la Questura. Quindi noi non ci facciamo tirare per la giacca dicendo ad altri cosa devono fare, perché abbiamo coscienza del nostro ruolo istituzionale. Questa vicenda l'affronterei da un punto di vista istituzionale e non demagogico, facendo di tutte le erbe un fascio. E' stato fatto un bando dove il Cassero di Porta Santo Stefano è stato diviso in due, piano terra e primo piano. Dati a due distinte associazioni. E' stato fatto un bando, l'associazione Xenia ha avuto il primo piano, l'associazione Evoè ha avuto il piano terra. L'associazione Xenia è arrivata prima, l'associazione Evoè è arrivata seconda. Al terzo posto sono arrivate le associazioni Eccentrica, Donne di Mondo e Lo Spazio, che corrispondono a chi in questo momento è all'interno. Il problema è che ci risulta che l'associazione arrivata prima abbia rinunciato. Allora c'è un problema di legalità. Perché la legalità non è soltanto da una parte, è un concetto complesso. Tema: nel momento in cui l'associazione Xenia rinuncia, vale la graduatoria e quindi chi è arrivata terza deve stare al piano di sopra, cioè coloro che sono li? Un'Amministrazione intelligente prima di partire in nome della legalità con provvedimenti, si accerta intanto che l'interpretazione che ho dato sia reale, e cioè che la terza associazione, visto che la prima ha rinunciato, ha il diritto di stare li. Oppure, se non è così, ragiona in altri termini. Quindi siamo in questa fase, nei tempi più brevi possibili ripristineremo tutto quanto nei termini della legalità, tendendo conto anche del bando e di quello che è avvenuto in questo periodo. Quindi non c'è nulla di straordinario. C'è un'Amministrazione che esprime solidarietà, lo ribadisco, alla Presidente del Quartiere, non è vero, perché si può eccedere in tutto, ma non è vero che in questi mesi è stata lasciata sola, perché i contatti ci sono stati con il Quartiere, ecc..
Capisco la difficoltà della Presidente di Quartiere Girogetti che si è trovata in una situazione sicuramente disdicevole e antipatica, lo ribadisco, noi siamo per la legalità a tutto tondo, noi siamo un'Amministrazione, e lo ribadisco, che si assume le proprie responsabilità, che ha fatto di questa strategia una scelta politica, aggiungo, mi pare gradita ai cittadini. Dopo di che, noi andiamo avanti su questa strada, cioè stabiliremo rispetto al bando che cosa va fatto, e prenderemo le decisioni conseguenti.
Quindi noi non subiamo il ricatto di nessuno, siamo laici, guardiamo le cose in maniera oggettiva, il Sindaco in prima persona segue queste cose, il Sindaco risponde continuamente, direttamente ai cittadini, il Sindaco, mi si permetta di dire, dal mio punto di vista, perché i numeri sono numeri e non più tardi di qualche giorno fa li abbiamo visti, mi risulta che abbia un discreto, non voglio anche io esagerare, apprezzamento da parte dei cittadini".
A cura di
Piazza Maggiore, 6