QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLO SCIOPERO ALL'OSPEDALE SANT'ORSOLA


L'assessore alla Salute, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sullo sciopero all'ospedale Sant'Orsola.

Domanda d'attualità del consigliere Piazza:

"Alla luce della notizia apparsa sui gio...

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L'assessore alla Salute, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sullo sciopero all'ospedale Sant'Orsola.

Domanda d'attualità del consigliere Piazza:

"Alla luce della notizia apparsa sui giornali, in cui vengono riportate alcune delle motivazioni che hanno portato all'indizione da parte di FIALS di uno sciopero per venerdì 11 presso il Sant'Orsola tra cui:
il policlinico bolognese rischia di implodere tra tagli, lavoro extra non pagato, e reparti al collasso
un milione di ore di straordinario accumulate e non pagate ai dipendenti che crescono ogni anno di 100 mila
insufficienti posti per la specialità post laurea che porterà all'ulteriore mancanza di personale
reparto cardiochirurgia dove si lavora più del previsto e si rischiano errori per stanchezza
Considerata l'indiscussa e grandissima importanza dell'ospedale Sant'Orsola per la città di Bologna, chiede alla Giunta che valutazione da delle problematiche evidenziate dal sindacato autonomo e se c'è qualcosa che questo Comune può fare, anche indirettamente, per garantire ai cittadini un servizio sicuro e di qualità".

Risposta dell'assessore Rizzo Nervo:

"Rispondo alle domande che mi ha posto il consigliere Piazza, in merito alle notizie apparse sulla stampa, e gli rispondo anche a fronte di una mia, ancor prima, interlocuzione con l'Azienda ospedaliera universitaria Sant'Orsola, che non è solo un importante ospedale cittadino ma è un'eccellenza sanitaria nazionale e internazionale. E' sottoposta, com'è sottoposta la sanità del nostro paese a un processo di redefinizione, di rimodulazione che passa anche spesso da sacrifici importanti e che coinvolgono in primis gli operatori sanitari, medici e non medici, che si trovano a vivere un cambiamento profondo e garantiscono, pur dentro questo profondo cambiamento, un dato qualitativo assolutamente alto. Mi viene da dire in termini di valutazioni politiche che lei chiede è che troppo spesso si parla in termini generali di spesa sanitaria e troppo poco di investimento sanitario, se è vero che specialmente in alcune situazioni nel nostro paese c'è da riqualificare questa spesa perchè oggetto di sprechi, di inefficienza. E' però altrettanto vero che ci sia bisogno nel nostro paese di investimenti di sanità di qualità e di riconoscere l'alta qualità, l'eccellenza dei nostri poli ospedalieri, e dentro questa eccellenza nazionale il Policlinico Sant'Orsola rappresenta uno dei principali ospedali e delle principali punte per qualità clinica e per qualità della ricerca.
Detto questo provo a contestualizzare le cose che sono state dette dalla FIALS e che appunto sono state oggetto di una mia verifica con l'Azienda Sanitaria. Per quanto riguarda l'andamento del lavoro straordinario il raffronto fra l'anno 2012 e l'anno 2013 evidenzia un calo del volume complessivo delle ore di lavoro straordinario, remunerato e non remunerato, per l'area assistenziale , è calato da 207mila ore del 2012 a 168mila ore. Ciò non toglie che vi sia un lavoro straordinario pregresso, perchè anche se il trend è in calo, c'è un'accumulo anno dopo anno delle ore straordinarie. Tuttavia mi dice l'Azienda ospedaliera che il riferimento al milione di ore di lavoro straordinario accumulato è un dato che non trova oggettive e riscontrabili conferme e che invece il valore totale complessivo calcolato a chiusura definitiva del 2013, ammonta a circa 542mila ore e ai fini di un'analisi corretta del fenomeno dev'essere soprattutto espresso in termini di valore medio pro capite, il dato medio relativo alle ore di lavoro straordinario non remunerate relativo ad anni precedenti risulta essere pari a 130 ore pro capite. Ovviamente è un dato che desta preoccupazione e può sembrare un dato rilevante ma è bene precisare che il valore non risulta affatto essere fuori linea nella misura in cui la stessa normativa, legislativa e contrattuale, fissa il limite massimo annuo pro capite pari a 180 ore elevabile a 250 ore per esigenze particolari quali il richiamo in servizio per la pronta disponibilità, partecipazione a commissioni o altri organismi collegiali, assistenza all'organizzazione di corsi di aggiornamento. Questo non vuol dire che non vi sia un problema, non vuol dire che queste persone non abbiano un cumulo di ore importante ma è per dire che il dato medio pro capite del Policlinico Sant'Orsola sta sotto i limiti che la normativa fissa e dentro una media nazionale. Per consentire il progressivo smaltimento delle ore pregresse tramite la fruizione dei riposi compensativi, l'Azienda ospedaliera sta predisponendo una pianificazione del recupero su più anni, supportata anche dalla decisione di ncrementare a tal fine il ricorso alla somministrazione di lavoro temporaneo, ovviamente per consentire il riposo, e quindi la fruizione dei riposi compensativi da parte del personale dipendente. Questo tema dello straordinario pregresso è stato trattato in occasione di un incontro con gli organismi sindacali il 28 marzo, che è sfociato in un documento di dichiarazione di intenti e di impegni, che è stato sottoscritto anche dalla FIALS. Per quanto riguarda altre domande che lei poneva, per esempio la situazione del reparto di cardiochirurgia e alcune altre situazioni specifiche, dai dati in possesso dell'Azienda ospedaliera rilevati dalla procedura informatizzata di rilevazione presenze-assenze, nessun operatore risulta aver raggiunto i limiti delle 48 ore settimanale che sono posti dalla legislazione nazionale e in questo caso anche europea, come limiti che non possono essere superati. Come anche le 11 ore di riposo consecutivo ogni 24, previste anche queste dal decreto legislativo 66, risultano rispettate nelle evidenze dell'analisi che l'Azienda fa.
Per quanto riguarda l'organico delle ostetriche è stato coperto al 100% nonostante il vincolo della copertura del 25% del turn over previsto nel piano assunzioni della regione Emilia Romagna per l'anno 2013. Una situazione di criticità si è presentata a causa di circostanze contingenti ed eccezionali che hanno visto la presenza di numerose concomitanti lunghe assenze di personale a cui si è fatto fronte in prima battuta con una rivisitazione dei turni, l'inserimento di personale infermieristico e l'utilizzo dell'istituto dell'orario aggiuntivo, si è inoltre proceduto ad attivare le procedure per il reclutamento con rapporto di lavoro a tempo determinato. Anche questo punto risulta trattato nell'ambito del documento di dichiarazione di intenti sottoscritto il 28 marzo anche dalla FIALS.
Comunque sia come Comune di Bologna sia come Conferenza territoriale socio-sanitaria rispetto a questo tema specifico ma anche al tema più complessivo del carico sul personale, l'attenzione rimarrà alta.
Le dico un dato che mi ha appena fornito il direttore del Sant'Orsola, all'Azienda ospedaliera risultano a mezzogiorno 102 persone aderenti allo sciopero che la FIALS ha indetto sui circa 5000 dipendenti dell'ospedale Sant'Orsola".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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