QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'INAUGURAZIONE DELL'AFFRESCO DI CESI RESTAURATO IN CERTOSA
L'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli sull'inaugurazione del restauro dell'affresco di Bartolomeo Cesi alla Certosa.
La domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli...
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L'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli sull'inaugurazione del restauro dell'affresco di Bartolomeo Cesi alla Certosa.
La domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli:
"La stampa riporta la notizia della inaugurazione del restauro dell'affresco di Bartolomeo Cesi alla Certosa, nonchè dello stanziamento dei fondi, da parte del Comune, per i lavori di manutenzione straordinaria del Chiostro della medesima; a questo proposito, chiedo al Sindaco e alla Giunta di sapere:
1) se abbiate intenzione di pubblicizzare adeguatamente questo evento, magari unendo iniziative che siano volte a far conoscere anche al grande pubblico il nostro Bartolomeo Cesi e i capolavori che ha lasciato a Bologna;
2) se non ritengano che una magnifica occasione si presenti con la mostra di Vermeer in concomitanza della quale potrebbero essere organizzati eventi per mostrare le opere di Cesi presenti alla Certosa, all'Archiginnasio e altrove;
3) se non credano che questa possa essere un'ottima occasione da sfruttare anche per implementare le visite guidate al nostro cimitero monumentale;
4) se non ritengano che si possano fare convenzioni con circoli ed altre associazioni private che possano organizzare visite guidate che potrebbero essere di grande interesse, vista la reazione del pubblico di fronte ad eventi particolari e per tali non mi riferisco solo al Vermeer, ma anche all'apertura del Museo della Città, di San Colombano, di Palazzo Fava eccetera".
La risposta dell'assessore Ronchi:
"Gentile consigliera la ringrazio della domanda.
Come abbiamo avuto modo di dire noi stiamo facendo un lavoro che è anche di valorizzazione del patrimonio della città, nell'ottica del museo diffuso, quindi anche tutto quello che riguarda la Certosa entra in questo tipo di ragionamento. Il problema che faccio fatica a spiegare è che queste cose non si fanno in tre giorni e neanche in un mese. Bisogna organizzarle, bisogna costruirle bene, in una situazione in cui il nostro sistema museale ha anche altre priorità, e quindi dobbiamo fare un ragionamento complessivo che ci permetta di individuare queste priorità e di mettere in valore il più possibile le ricchezze, come Lei ha sottolineato più di una volta e come io riconosco, la città è molto ricca. Del resto il ragionamento del museo diffuso va proprio nella direzione che Lei ha sottolineato. E' evidente che, come ho avuto già altre volte modo di dire, la complessità è dovuta anche al fatto che le gestioni museali non sono omloghe, cioè noi abbiamo un patrimonio legato alla Fondazione Cassa di Risparmio, Genus Bononiae, abbiamo un patrimonio legato allo Stato, la Pinacoteca, abbiamo un patrimonio ricchissimo legato alla Chiesa, e tutte queste strutture hanno orari, biglietti, organizzazioni diverse da quelle del Comune. Quindi è evidente che occorre fare un lavoro, che è un lavoro complesso, difficile,in cui si costruiscono delle relazioni e anche delle forme di coordinamento. Ne abbiamo già sperimentata una che verrà ripetuta in occasione di Arte Fiera, Art city, che sono tutte le attività che vengono svolte in occasione di Arte Fiera all'interno della città, con un percorso completo all'interno della città, con diversi luoghi. Stiamo lavorando per chiudere degli accordi di coordinamento per creare anche altre occasioni di questo tipo.
Per quanto riguarda la mostra di Vermeer c'è già un progetto e un programma di valorizzazione turistica che è stato già pubblicizzato sui quotidiani, con delle pubblicazioni ad hoc. In questo caso la complicazione è doppia perché la mostra di Vermeer non è una mostra costruita direttamente da Genus Bononiae, ma viene costruita da un privato che si appoggia a Genus Bononiae, quindi la complicazione è ulteriore. Credo che la mostra avrà un buon successo, che noi cercheremo nel limite delle nostre possibilità di utilizzare questa occasione per far conoscere la città, ma ripeto ci stiamo già lavorando.
Per quanto riguarda le associazioni devo dire che è possibile sempre che ci siano delle lacune o delle associazioni che non vengono coinvolte, però quasi tutto il lavoro, l'80% del lavoro, non dico su questo ma dico sul sistema cultura viene fatto applicando la sussidiarietà, quindi le associazioni sono assolutamente coinvolte a tutti i livelli. Ovvio che l'Amministrazione da degli indirizzi, ovvio che a seconda di questi indirizzi, delle capacità e delle esperienze di queste associazioni ci sono ruoli diversi, però questo è l'indirizzo che noi stiamo prendendo.
Come Lei ha detto sono due buone notizie, anche la notizia dei fondi che l'Amministrazione ha messo per la manutenzione straordinaria del chiostro, anche questo è compito dell'assessore Malagoli che ringrazio, ma dà l'idea dell'impegno, sia pure in una situazione come Lei sa di oggettiva difficoltà dell'Amministarzione di andare in una direzione di valorizzazione del patrimonio. Quindi io la ringrazio credo che siano, diciamo così, suggerimenti utili, sicuramente che anche in questo caso lei ha sottolineato un aspetto del nostro patrimonio che va valorizzato, noi andiamo in quella direzione, occorre un pò di tempo per creare una situazione che sia la più ampia possibile, perchè le difficoltà e le strumentazioni che abbiamo son diverse, ma come ci siamo detti più di una volta, il passaggio che abbiamo fatto tra due istituzioni museali del Comune e un'unica istituzione, va proprio in questa direzione, perchè permette anche di avere un punto di riferimento certo anche nel dialogo con altre strutture, che per fortuna ha di cui la città è ricca, con cui però bisogna coordinarsi e costruire dei meccanismi comuni.
Ecco questo è un lavoro che noi vogliamo fare, sicuramente la Certosa è uno dei punti che deve avere maggiore attenzione in questi percorsi perchè io sono d'accordo con lei è sicuramente, all'interno di questa idea del museo diffuso, uno dei punti insieme all'Archiginnasio, che lei ha citato giustamente, poi ce ne sono altri, però sono due punti di grande attrazione, tanto è vero che l'Archiginnasio ha un numero di visitatori, anche turisti d'estate particolarmente alto, quest'anno abbiamo avuto dei dati buoni, l'affluenza del turismo , soprattutto in mesi come luglio e agosto, ecco l'Archiginnasio ha avuto dei dati molto interessanti perché obiettivamente oltre ad essere un luogo facilmente accessibile è un luogo di un fascino incredibile, dove c'è un pezzo di storia di Bologna. Dobbiamo migliorare anche da altri punti di vista, però mi pare che anche nelle discussioni che abbiamo fatto in commissione ci sia la volontà dell'Amministrazione di procedere in questa direzione".
La domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli:
"La stampa riporta la notizia della inaugurazione del restauro dell'affresco di Bartolomeo Cesi alla Certosa, nonchè dello stanziamento dei fondi, da parte del Comune, per i lavori di manutenzione straordinaria del Chiostro della medesima; a questo proposito, chiedo al Sindaco e alla Giunta di sapere:
1) se abbiate intenzione di pubblicizzare adeguatamente questo evento, magari unendo iniziative che siano volte a far conoscere anche al grande pubblico il nostro Bartolomeo Cesi e i capolavori che ha lasciato a Bologna;
2) se non ritengano che una magnifica occasione si presenti con la mostra di Vermeer in concomitanza della quale potrebbero essere organizzati eventi per mostrare le opere di Cesi presenti alla Certosa, all'Archiginnasio e altrove;
3) se non credano che questa possa essere un'ottima occasione da sfruttare anche per implementare le visite guidate al nostro cimitero monumentale;
4) se non ritengano che si possano fare convenzioni con circoli ed altre associazioni private che possano organizzare visite guidate che potrebbero essere di grande interesse, vista la reazione del pubblico di fronte ad eventi particolari e per tali non mi riferisco solo al Vermeer, ma anche all'apertura del Museo della Città, di San Colombano, di Palazzo Fava eccetera".
La risposta dell'assessore Ronchi:
"Gentile consigliera la ringrazio della domanda.
Come abbiamo avuto modo di dire noi stiamo facendo un lavoro che è anche di valorizzazione del patrimonio della città, nell'ottica del museo diffuso, quindi anche tutto quello che riguarda la Certosa entra in questo tipo di ragionamento. Il problema che faccio fatica a spiegare è che queste cose non si fanno in tre giorni e neanche in un mese. Bisogna organizzarle, bisogna costruirle bene, in una situazione in cui il nostro sistema museale ha anche altre priorità, e quindi dobbiamo fare un ragionamento complessivo che ci permetta di individuare queste priorità e di mettere in valore il più possibile le ricchezze, come Lei ha sottolineato più di una volta e come io riconosco, la città è molto ricca. Del resto il ragionamento del museo diffuso va proprio nella direzione che Lei ha sottolineato. E' evidente che, come ho avuto già altre volte modo di dire, la complessità è dovuta anche al fatto che le gestioni museali non sono omloghe, cioè noi abbiamo un patrimonio legato alla Fondazione Cassa di Risparmio, Genus Bononiae, abbiamo un patrimonio legato allo Stato, la Pinacoteca, abbiamo un patrimonio ricchissimo legato alla Chiesa, e tutte queste strutture hanno orari, biglietti, organizzazioni diverse da quelle del Comune. Quindi è evidente che occorre fare un lavoro, che è un lavoro complesso, difficile,in cui si costruiscono delle relazioni e anche delle forme di coordinamento. Ne abbiamo già sperimentata una che verrà ripetuta in occasione di Arte Fiera, Art city, che sono tutte le attività che vengono svolte in occasione di Arte Fiera all'interno della città, con un percorso completo all'interno della città, con diversi luoghi. Stiamo lavorando per chiudere degli accordi di coordinamento per creare anche altre occasioni di questo tipo.
Per quanto riguarda la mostra di Vermeer c'è già un progetto e un programma di valorizzazione turistica che è stato già pubblicizzato sui quotidiani, con delle pubblicazioni ad hoc. In questo caso la complicazione è doppia perché la mostra di Vermeer non è una mostra costruita direttamente da Genus Bononiae, ma viene costruita da un privato che si appoggia a Genus Bononiae, quindi la complicazione è ulteriore. Credo che la mostra avrà un buon successo, che noi cercheremo nel limite delle nostre possibilità di utilizzare questa occasione per far conoscere la città, ma ripeto ci stiamo già lavorando.
Per quanto riguarda le associazioni devo dire che è possibile sempre che ci siano delle lacune o delle associazioni che non vengono coinvolte, però quasi tutto il lavoro, l'80% del lavoro, non dico su questo ma dico sul sistema cultura viene fatto applicando la sussidiarietà, quindi le associazioni sono assolutamente coinvolte a tutti i livelli. Ovvio che l'Amministrazione da degli indirizzi, ovvio che a seconda di questi indirizzi, delle capacità e delle esperienze di queste associazioni ci sono ruoli diversi, però questo è l'indirizzo che noi stiamo prendendo.
Come Lei ha detto sono due buone notizie, anche la notizia dei fondi che l'Amministrazione ha messo per la manutenzione straordinaria del chiostro, anche questo è compito dell'assessore Malagoli che ringrazio, ma dà l'idea dell'impegno, sia pure in una situazione come Lei sa di oggettiva difficoltà dell'Amministarzione di andare in una direzione di valorizzazione del patrimonio. Quindi io la ringrazio credo che siano, diciamo così, suggerimenti utili, sicuramente che anche in questo caso lei ha sottolineato un aspetto del nostro patrimonio che va valorizzato, noi andiamo in quella direzione, occorre un pò di tempo per creare una situazione che sia la più ampia possibile, perchè le difficoltà e le strumentazioni che abbiamo son diverse, ma come ci siamo detti più di una volta, il passaggio che abbiamo fatto tra due istituzioni museali del Comune e un'unica istituzione, va proprio in questa direzione, perchè permette anche di avere un punto di riferimento certo anche nel dialogo con altre strutture, che per fortuna ha di cui la città è ricca, con cui però bisogna coordinarsi e costruire dei meccanismi comuni.
Ecco questo è un lavoro che noi vogliamo fare, sicuramente la Certosa è uno dei punti che deve avere maggiore attenzione in questi percorsi perchè io sono d'accordo con lei è sicuramente, all'interno di questa idea del museo diffuso, uno dei punti insieme all'Archiginnasio, che lei ha citato giustamente, poi ce ne sono altri, però sono due punti di grande attrazione, tanto è vero che l'Archiginnasio ha un numero di visitatori, anche turisti d'estate particolarmente alto, quest'anno abbiamo avuto dei dati buoni, l'affluenza del turismo , soprattutto in mesi come luglio e agosto, ecco l'Archiginnasio ha avuto dei dati molto interessanti perché obiettivamente oltre ad essere un luogo facilmente accessibile è un luogo di un fascino incredibile, dove c'è un pezzo di storia di Bologna. Dobbiamo migliorare anche da altri punti di vista, però mi pare che anche nelle discussioni che abbiamo fatto in commissione ci sia la volontà dell'Amministrazione di procedere in questa direzione".
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Piazza Maggiore, 6