QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'IMU
La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) sull'IMU.
La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani:
"In relazione alla notizie apparse sugli organi di informazione relati...
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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) sull'IMU.
La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani:
"In relazione alla notizie apparse sugli organi di informazione relative sospensione della rata di giugno dell’IMU, chiede al Sindaco e alla Giunta: in che misura questa sospensione avrà impatti sul bilancio del Comune di Bologna;quali azioni pensa di mettere in campo il Comune di Bologna, in collaborazione con l’ANCI per affrontare questo problema".
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Grazie Presidente. Consigliere lei stesso ha detto che la situazione è molto incerta, e adesso possiamo solo fare qualche riflessione abbastanza generica. Come invece abbiamo sottolineato, procederemo perché, per il bene della città, il bilancio venga approvato al più presto. Andiamo quindi avanti con le nostre ipotesi di lavoro, cercando di garantire alla città il prima possibile di avere una amministrazione che può lavorare a pieno ritmo, può fare investimenti, su cui abbiamo messo anche in campo molte risorse: questo è il nostro principale obiettivo.
Come ha ricordato benissimo il consigliere ci sono ancora moltissime incertezze. Finora è stato dato di fatto solo l'annuncio della sospensione, ma ancora non c'è un testo o un decreto, o norme. Sapete benissimo che dalla prima abitazione il Comune di Bologna incassa ad aliquota base del 4 per mille, 46 milioni di euro, sono dati di cui abbiamo parlato più volte e che già conoscete dall'anno scorso. La sospensione della rata di giugno vuole dire 23 milioni di euro. Questo auspicando anche del fatto che, essendoci non solo un sindaco ministro, Delrio, ma anche un altro sindaco, il sindaco di Padova, Zanonato, ci sia sensibilità e precisa consapevolezza di che cosa vuole dire per i comuni non avere l'incasso, come ha per altro anche sottolineato il ministro Delrio, sarà cura del Governo se dovessero procedere con la sospensione della prima rata a trovare le modalità con cui garantire la liquidità ai comuni.
Per quanto riguarda più in generale le ipotesi di lavoro, come vedete dai giornali sono ancora tutte molto incerte, non ci sono notizie più precise, le ipotesi vanno da chi sostiene l'abolizione dell'Imu prima abitazione o di tutta addirittura, a chi invece pensa a revisioni che vadano soprattutto nella direzione di evitare l'imposizione o comunque abbassarla notevolmente per chi è in condizioni di particolare disagio, o ancora ad ipotesi di revisione. Contestualmente il presidente del consiglio Letta si è espresso nella direzione di una revisione della tassazione degli immobili.
Un altro dei temi in discussione su cui vi è ancora incertezza riguarda la Tares, che ha una componente 30 centesimi di euro al metro quadro per il finanziamento dei servizi indivisibili. Da molti osservatori è stato giustamente sottolineato come ci sia incongruenza nella convivenza tra questa componente della Tares e l'altra. Ne dibattito si stanno anche ripescando vecchie ipotesi di service tax e così via. Vedremo, per adesso il nostro compito, ribadisco, è quello di portare avanti il più presto possibile tutto ciò che ci serve per approvare il bilancio del comune di Bologna, poi evidentemente man mano che verranno avanzate delle proposte cercheremo di essere parte attiva per dare il nostro contributo, via Anci e in maniera diretta, per fare le nostre osservazioni n modo tale da avere effettivamente una imposizione immobiliare più equa e meglio strutturata.
Ricordo a questo proposito quanto è importante la revisione delle rendite catastali, e quindi auspichiamo che il Governo al più presto riprenda in mano quel decreto legislativo che di fato è già scritto, già pronto, si tratta soltanto di farlo marciare e andare avanti. Saremo parte attiva il più possibile per quanto riguarda la riforma che il Governo vorrà presentare per la tassazione degli immobili, che effettivamente hanno bisogno di essere rivisti in maniera più equa di quanto non sia adesso, e ci daremo da fare per evitare che, come purtroppo spesso accade, in questo andirivieni di togli Ici prima casa, metti Imu prima casa, togli Imu prima casa e così via, alla fine a rimetterci siano sempre i comuni, perché non ricevono mai i fondi che prima incassavano. Fu così quando ci fu l'abolizione dell'Ici prima casa, adesso faremo di tutto per evitare che ancora un volta chi ci rimetta poi siano proprio gli enti locali, che sono più vicini ai cittadini e son quelli che effettivamente sono stati più penalizzati dai tagli di risorse in questi anni.
Concludo dicendo che, se 4 per mille sulla prima abitazione vale per il comune di Bologna 46 milioni di euro, la leva fiscale legata a questa imposta, è nel complesso di 81 milioni di euro, gli altri due punti valgono 35, li non pesano le detrazioni, quindi valgono di più. Per tutti i comuni è una fonte fondamentale del prelievo, si tratta quasi del 20% delle entrate, quindi è evidente come ci sia la massima attenzione, e ci sarà il massimo impegno per evitare che il comune debba subire ulteriori tagli da questo processo di riforma che invece auspichiamo vada nella direzione opposta, per migliorare la tassazione degli immobili, soprattutto dal punto di vista della sua equità".
La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani:
"In relazione alla notizie apparse sugli organi di informazione relative sospensione della rata di giugno dell’IMU, chiede al Sindaco e alla Giunta: in che misura questa sospensione avrà impatti sul bilancio del Comune di Bologna;quali azioni pensa di mettere in campo il Comune di Bologna, in collaborazione con l’ANCI per affrontare questo problema".
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Grazie Presidente. Consigliere lei stesso ha detto che la situazione è molto incerta, e adesso possiamo solo fare qualche riflessione abbastanza generica. Come invece abbiamo sottolineato, procederemo perché, per il bene della città, il bilancio venga approvato al più presto. Andiamo quindi avanti con le nostre ipotesi di lavoro, cercando di garantire alla città il prima possibile di avere una amministrazione che può lavorare a pieno ritmo, può fare investimenti, su cui abbiamo messo anche in campo molte risorse: questo è il nostro principale obiettivo.
Come ha ricordato benissimo il consigliere ci sono ancora moltissime incertezze. Finora è stato dato di fatto solo l'annuncio della sospensione, ma ancora non c'è un testo o un decreto, o norme. Sapete benissimo che dalla prima abitazione il Comune di Bologna incassa ad aliquota base del 4 per mille, 46 milioni di euro, sono dati di cui abbiamo parlato più volte e che già conoscete dall'anno scorso. La sospensione della rata di giugno vuole dire 23 milioni di euro. Questo auspicando anche del fatto che, essendoci non solo un sindaco ministro, Delrio, ma anche un altro sindaco, il sindaco di Padova, Zanonato, ci sia sensibilità e precisa consapevolezza di che cosa vuole dire per i comuni non avere l'incasso, come ha per altro anche sottolineato il ministro Delrio, sarà cura del Governo se dovessero procedere con la sospensione della prima rata a trovare le modalità con cui garantire la liquidità ai comuni.
Per quanto riguarda più in generale le ipotesi di lavoro, come vedete dai giornali sono ancora tutte molto incerte, non ci sono notizie più precise, le ipotesi vanno da chi sostiene l'abolizione dell'Imu prima abitazione o di tutta addirittura, a chi invece pensa a revisioni che vadano soprattutto nella direzione di evitare l'imposizione o comunque abbassarla notevolmente per chi è in condizioni di particolare disagio, o ancora ad ipotesi di revisione. Contestualmente il presidente del consiglio Letta si è espresso nella direzione di una revisione della tassazione degli immobili.
Un altro dei temi in discussione su cui vi è ancora incertezza riguarda la Tares, che ha una componente 30 centesimi di euro al metro quadro per il finanziamento dei servizi indivisibili. Da molti osservatori è stato giustamente sottolineato come ci sia incongruenza nella convivenza tra questa componente della Tares e l'altra. Ne dibattito si stanno anche ripescando vecchie ipotesi di service tax e così via. Vedremo, per adesso il nostro compito, ribadisco, è quello di portare avanti il più presto possibile tutto ciò che ci serve per approvare il bilancio del comune di Bologna, poi evidentemente man mano che verranno avanzate delle proposte cercheremo di essere parte attiva per dare il nostro contributo, via Anci e in maniera diretta, per fare le nostre osservazioni n modo tale da avere effettivamente una imposizione immobiliare più equa e meglio strutturata.
Ricordo a questo proposito quanto è importante la revisione delle rendite catastali, e quindi auspichiamo che il Governo al più presto riprenda in mano quel decreto legislativo che di fato è già scritto, già pronto, si tratta soltanto di farlo marciare e andare avanti. Saremo parte attiva il più possibile per quanto riguarda la riforma che il Governo vorrà presentare per la tassazione degli immobili, che effettivamente hanno bisogno di essere rivisti in maniera più equa di quanto non sia adesso, e ci daremo da fare per evitare che, come purtroppo spesso accade, in questo andirivieni di togli Ici prima casa, metti Imu prima casa, togli Imu prima casa e così via, alla fine a rimetterci siano sempre i comuni, perché non ricevono mai i fondi che prima incassavano. Fu così quando ci fu l'abolizione dell'Ici prima casa, adesso faremo di tutto per evitare che ancora un volta chi ci rimetta poi siano proprio gli enti locali, che sono più vicini ai cittadini e son quelli che effettivamente sono stati più penalizzati dai tagli di risorse in questi anni.
Concludo dicendo che, se 4 per mille sulla prima abitazione vale per il comune di Bologna 46 milioni di euro, la leva fiscale legata a questa imposta, è nel complesso di 81 milioni di euro, gli altri due punti valgono 35, li non pesano le detrazioni, quindi valgono di più. Per tutti i comuni è una fonte fondamentale del prelievo, si tratta quasi del 20% delle entrate, quindi è evidente come ci sia la massima attenzione, e ci sarà il massimo impegno per evitare che il comune debba subire ulteriori tagli da questo processo di riforma che invece auspichiamo vada nella direzione opposta, per migliorare la tassazione degli immobili, soprattutto dal punto di vista della sua equità".
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Piazza Maggiore, 6