QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'IMPATTO DEL TRASPORTO PUBBLICO SULLE DUE TORRI
L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sull'impatto del trasporto pubblico sulle due torri.
La domanda d'attualità della ...
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L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sull'impatto del trasporto pubblico sulle due torri.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La stampa della settimana ha puntato il dito sulla lesione della torre degli Asinelli dalla quale è caduto un pezzo di arenaria; gli studi degli ultimi anni portano alla conclusione che le vibrazioni e il peso dei bus e il rumore siano i principali responsabili della subsidenza di via San Vitale e delle Torri. A questo proposito si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere se non ritengano giunto il momento di ripensare alla politica dei trasporti cittadini evitando i mezzi troppo pesanti per la zona delle Torri; se non ritengano che fosse proprio il tram che è stato smantellato alla fine degli anni Sessanta la soluzione non invasiva per il nostro Centro Storico; se non credano sia opportuno, alla luce del fatto che saranno dati all'Amministrazione nuovi bus in luogo del Civis che non partirà mai, ripensare in maniera complessiva al tema del trasporto cittadino ma sotto una luce metropolitana, meno angusta e ristretta della attuale".
La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:
"Credo che la consigliera Cocconcelli meriti una risposta molto chiara, anche nei confronti della città.
L'assessore Malagoli ha già citato i risultati provvisori dello studio commissionato al DICAM ( Dipartimento di Ingegneria Chimica, Civile e Ambientale dei Materiali) dell'Università di Bologna. Io voglio invece riprendere, perché non si può ripartire sempre da zero, la consulenza tecnica che fu commissionata nel 2010 dall'allora Atc, oggi Tper, ad uno studio di ingegneria acustica, su richiesta del Commissario straordinario Cancellieri che a quell'epoca dirigeva il Comune. Tale studio è finalizzato precisamente a monitorare le vibrazioni su strada Maggiore e su via San Vitale, quindi di conseguenza sulle due torri. Quell'anno, nel 2010, fu svolta una campagna di rilevamento delle vibrazioni presenti a diverse altezze sulle due torri e sul terreno, sia durante il transito degli autobus, sia negli intervalli temporali in cui circolavano solo auto e moto, quindi traffico leggero. E i dati furono poi analizzati e verificati.
Da questa consulenza tecnica, tra l'altro asseverata con dichiarazioni di cui si è assunto la piena responsabilità, relativa alla sua veridicità, lo studio di ingegneria acustica che l'ha compiuta, emergono due dati fondamentali che voglio qui brevemente ricapitolare.
Il primo dato riguarda la considerazione che vi è una forte diversità di frequenza delle vibrazioni cosiddette di fondo, le vibrazioni naturali dovute anche agli agenti atmosferici come il vento, e la frequenza invece delle vibrazioni prodotte dal traffico. Infatti, le frequenze imputabili ai vortici di vento si collocano in una banda fra 0,1 e 4 Hz, che è molto simile alla banda di oscillazione naturale delle due torri e questo comporta che il vento ecciti, così si dice tecnicamente, le frequenze di risonanza delle torri, esaltando l'ampiezza di queste oscillazioni. Viceversa le vibrazioni da traffico si collocano in una diversa banda, quella tra 8 e 15 Hz. Questo comporta invece un effetto non eccitante, ma in qualche modo calmante. Stiamo entrando nel tecnico, però può essere esemplificativa un'immagine, quella dell'altalena. In qualche modo il vento corrisponde all'atto del papà che all'arrivo dell'altalena con sopra il proprio bambino la respinge forte nel momento giusto e quindi provoca un'ulteriore accelerazione dell'altalena. L'effetto del traffico, invece, può essere esemplificato paragonandolo al comportamento del papà che, quando arriva l'altalena, nel momento giusto dà un tocco che permette via via di rallentare questa oscillazione. Quindi il primo dato è questa diversità di frequenza delle vibrazioni per cui il vento eccita e il traffico calma, per la diversa banda di ampiezza in termini di herz che sopra ricordavo.
Il secondo dato di grande interesse sono i valori rilevati delle vibrazioni imputabili rispettivamente al vento e al traffico. In quello studio si accertò che in condizioni di calma atmosferica le vibrazioni prodotte dal traffico si mantenevano tendenzialmente inferiori o al massimo uguali al valore di fondo naturale, mentre in condizioni di vento, quando i carichi statici e dinamici sulle torri aumentavano, le vibrazioni di fondo erano significativamente maggiori rispetto a quelle da traffico.
In altre parole, si può dire che correlando il transito di mezzi con le sollecitazioni prodotte emerge che il traffico veicolare, anche quello pesante e a pieno carico degli autobus, comporta sulle due torri sollecitazioni di minore impatto rispetto a quelle provocate da condizioni atmosferiche caratterizzate dalla presenza di vento.
Conclusioni che peraltro risultano avvalorate anche dai più recenti monitoraggi, ai quali faceva riferimento l'assessore Malagoli. In sostanza si può dire che l'effetto del vento dia origine a oscillazioni più ampie che rendono invece marginale l'effetto del traffico su tali strutture.
In ogni caso, ricordo che a tutela dell'area monumentale delle due torri il piano della pedonalità proposto dall'amministrazione comunale prevede una serie di misure volte a ridurre i transiti in quell'area e ad evitare sempre più che le due torri siano uno spartitraffico. Il piano infatti prevede una progressiva eliminazione del traffico privato di passaggio in quella zona, la sostituzione degli attuali autobus più inquinanti e impattanti con filobus di ultima generazione, e quindi a basso ambientale da tutti i punti di vista, nonché la deviazione delle eventuali linee rimaste non elettrificate.
Aggiungo, e concludo, che anche il previsto rifacimento delle pavimentazioni proprio di piazza di Porta Ravegnana, via Rizzoli e Strada Maggiore potrà produrre ulteriori effetti positivi".
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La stampa della settimana ha puntato il dito sulla lesione della torre degli Asinelli dalla quale è caduto un pezzo di arenaria; gli studi degli ultimi anni portano alla conclusione che le vibrazioni e il peso dei bus e il rumore siano i principali responsabili della subsidenza di via San Vitale e delle Torri. A questo proposito si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere se non ritengano giunto il momento di ripensare alla politica dei trasporti cittadini evitando i mezzi troppo pesanti per la zona delle Torri; se non ritengano che fosse proprio il tram che è stato smantellato alla fine degli anni Sessanta la soluzione non invasiva per il nostro Centro Storico; se non credano sia opportuno, alla luce del fatto che saranno dati all'Amministrazione nuovi bus in luogo del Civis che non partirà mai, ripensare in maniera complessiva al tema del trasporto cittadino ma sotto una luce metropolitana, meno angusta e ristretta della attuale".
La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:
"Credo che la consigliera Cocconcelli meriti una risposta molto chiara, anche nei confronti della città.
L'assessore Malagoli ha già citato i risultati provvisori dello studio commissionato al DICAM ( Dipartimento di Ingegneria Chimica, Civile e Ambientale dei Materiali) dell'Università di Bologna. Io voglio invece riprendere, perché non si può ripartire sempre da zero, la consulenza tecnica che fu commissionata nel 2010 dall'allora Atc, oggi Tper, ad uno studio di ingegneria acustica, su richiesta del Commissario straordinario Cancellieri che a quell'epoca dirigeva il Comune. Tale studio è finalizzato precisamente a monitorare le vibrazioni su strada Maggiore e su via San Vitale, quindi di conseguenza sulle due torri. Quell'anno, nel 2010, fu svolta una campagna di rilevamento delle vibrazioni presenti a diverse altezze sulle due torri e sul terreno, sia durante il transito degli autobus, sia negli intervalli temporali in cui circolavano solo auto e moto, quindi traffico leggero. E i dati furono poi analizzati e verificati.
Da questa consulenza tecnica, tra l'altro asseverata con dichiarazioni di cui si è assunto la piena responsabilità, relativa alla sua veridicità, lo studio di ingegneria acustica che l'ha compiuta, emergono due dati fondamentali che voglio qui brevemente ricapitolare.
Il primo dato riguarda la considerazione che vi è una forte diversità di frequenza delle vibrazioni cosiddette di fondo, le vibrazioni naturali dovute anche agli agenti atmosferici come il vento, e la frequenza invece delle vibrazioni prodotte dal traffico. Infatti, le frequenze imputabili ai vortici di vento si collocano in una banda fra 0,1 e 4 Hz, che è molto simile alla banda di oscillazione naturale delle due torri e questo comporta che il vento ecciti, così si dice tecnicamente, le frequenze di risonanza delle torri, esaltando l'ampiezza di queste oscillazioni. Viceversa le vibrazioni da traffico si collocano in una diversa banda, quella tra 8 e 15 Hz. Questo comporta invece un effetto non eccitante, ma in qualche modo calmante. Stiamo entrando nel tecnico, però può essere esemplificativa un'immagine, quella dell'altalena. In qualche modo il vento corrisponde all'atto del papà che all'arrivo dell'altalena con sopra il proprio bambino la respinge forte nel momento giusto e quindi provoca un'ulteriore accelerazione dell'altalena. L'effetto del traffico, invece, può essere esemplificato paragonandolo al comportamento del papà che, quando arriva l'altalena, nel momento giusto dà un tocco che permette via via di rallentare questa oscillazione. Quindi il primo dato è questa diversità di frequenza delle vibrazioni per cui il vento eccita e il traffico calma, per la diversa banda di ampiezza in termini di herz che sopra ricordavo.
Il secondo dato di grande interesse sono i valori rilevati delle vibrazioni imputabili rispettivamente al vento e al traffico. In quello studio si accertò che in condizioni di calma atmosferica le vibrazioni prodotte dal traffico si mantenevano tendenzialmente inferiori o al massimo uguali al valore di fondo naturale, mentre in condizioni di vento, quando i carichi statici e dinamici sulle torri aumentavano, le vibrazioni di fondo erano significativamente maggiori rispetto a quelle da traffico.
In altre parole, si può dire che correlando il transito di mezzi con le sollecitazioni prodotte emerge che il traffico veicolare, anche quello pesante e a pieno carico degli autobus, comporta sulle due torri sollecitazioni di minore impatto rispetto a quelle provocate da condizioni atmosferiche caratterizzate dalla presenza di vento.
Conclusioni che peraltro risultano avvalorate anche dai più recenti monitoraggi, ai quali faceva riferimento l'assessore Malagoli. In sostanza si può dire che l'effetto del vento dia origine a oscillazioni più ampie che rendono invece marginale l'effetto del traffico su tali strutture.
In ogni caso, ricordo che a tutela dell'area monumentale delle due torri il piano della pedonalità proposto dall'amministrazione comunale prevede una serie di misure volte a ridurre i transiti in quell'area e ad evitare sempre più che le due torri siano uno spartitraffico. Il piano infatti prevede una progressiva eliminazione del traffico privato di passaggio in quella zona, la sostituzione degli attuali autobus più inquinanti e impattanti con filobus di ultima generazione, e quindi a basso ambientale da tutti i punti di vista, nonché la deviazione delle eventuali linee rimaste non elettrificate.
Aggiungo, e concludo, che anche il previsto rifacimento delle pavimentazioni proprio di piazza di Porta Ravegnana, via Rizzoli e Strada Maggiore potrà produrre ulteriori effetti positivi".
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Piazza Maggiore, 6