QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE STRUTTURE DEL "PIANO FREDDO"


L'assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sulle strutture approntate e utilizzate per il "Piano freddo".

La domanda ...

Descrizione

L'assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sulle strutture approntate e utilizzate per il "Piano freddo".

La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) :
"In merito a quanto sta accadendo nelle strutture approntate e utilizzate per il cosiddetto "Piano Freddo", così come evidenziato dalla stampa locale, chiedo all'Amministrazione:
- che tipo di comunicazione fu a suo tempo data ai cittadini ospitati nelle strutture?
- quanto è costata in tutto l'iniziativa e quanto ci sta giornalmente constando?
- come si intende procedere e in quali tempi, rispetto alla attuale situazione?".

La risposta dell'assessore Amelia Frascaroli:
"Rispetto alla prima domanda, ogni persona viene avvisata non solo all'inizio del Piano freddo, ma ogni volta che ottiene il posto per entrare nelle strutture del Piano freddo, ognuno viene informato che può usufruirne per 14 giorni rinnovabili, rinnovabili nel senso che di 14 giorni in 14 giorni si può arrivare anche a coprire tutto il periodo del Piano freddo, ogni volta però viene ricordato che il termine dell'offerta è comunque il 31 marzo.
Non sono in grado di darvi una cifra complessiva del costo totale perchè i conti li stiamo facendo in questi giorni rispetto alla raccolta dati di tutte le presenze complessive, sono in grado però di dirvi che i posti complessivi sono stati 220, molte di più le persone che ne hanno usufruito, l'anno scorso sono state quasi 700, adesso stiamo appunto conteggiando le presenze. Il costo di ogni giorno per ogni letto è di 6 euro, dovete aggiungere che la chiusura effettiva del Piano freddo invece di essere stata il 31 marzo è arrivata a dopo Pasqua, il 2 aprile, perché ci sembrava brutto sia per il tempo sia perchè erano giorni festivi chiudere il 31 marzo ed èstata a carico dei gestori che volentieri hanno accettato di prolungare di due giorni a loro spese. Comunque quanto prima, di solito facciamo una sintesi finale di valutazione sia dei costi sia proprio di valutazione del progetto, di come ha funzionato, la facciamo di solito a fine aprile primi di maggio, e anche quest'anno la faremo perchè serve già per programmare delle linee per il prossimo Piano freddo, è una valutazione aperta ha chi ha collaborato, al volontariato e in quella sede daremo anche tutte le cifre.
La terza questione che poneva il consigliere Carella mi trova d'accordo sull'impostazione che lui dava, nel senso che l'Amministrazione di fronte all'occupazione e al tentativo di dire prolunghiamo l'accoglienza e l'assistenza a motivo del tempo brutto e a motivo del fatto che le persone tornano in strada, e invece tutti devono avere una protezione, una casa. In linea di principio è un'affermazione ideale che mi sento di condividere, va però coniugata con i limiti oggettivi all'interno dei quali ci muoviamo e di cui tutti devono prendere atto, anche le persone in povertà e in difficoltà. Va coniugata con l'idea che noi sempre meno, sia per mancanza di mezzi ma anche per principio, sempre meno vogliamo moltiplicare e rendere croniche situazioni di assistenza. Il Piano freddo si chiama Piano freddo perchè è legato a un periodo che con molta chiarezza ha un inizio e una fine, quindi finisce e rimette le persone giovani, adulte e forti, quindi non in situazione di fragilità, in una condizione di poter badare a se stesse. Dopo di che progetti, ulteriori analisi dei bisogni, lettura di quello che il Piano freddo ci ha detto rispetto a domande nuove che emergono e quindi interrogazioni e riflessioni su come la città può rispondere a bisogni nuovi benissimo, li stiamo facendo tutti, ma non con forme di assistenza prolungata, passiva. Quindi io ho tenuto una posizione che poi ha anche pagato abbastanza in fretta, di fatto poi spegando le cose alle persone si ottiene anche il risultato di essere capiti, e il giorno dopo l'ccupazione era già finita. Questo non toglie che la protezione continui per tutte le persone che durante il Piano freddo sono state individuate come fragili, quindi con problemi di salute, sanitari, comunque con situazioni personali che permettono l'essere rimesse in strada, per tutti i nuclei familiari che durante il Piano freddo che quest'anno per la prima volta sono stati accolti, e che non abbiamo ovviamente rimesso in strada, motivo anche il fatto che c'è la presenza di minori, ma che continuano a rimanere in una situazione di accoglienza e per le quali con i Servizi si stanno già movimentando una serie di percorsi che ci danno ragione di credere, soprattutto per i nuclei, che siano accoglienze superabili in fretta. Questo non toglie che il tema degli sfratti e della grande crisi abitativa ci tocchi sempre di più e quindi il tema di famiglie in strada è un tema all'ordine del giorno, è un terremoto sociale, che credo dobbiamo affrontare proprio con misure da terremoto, e quindi stiamo pensando e volentieri su questo accogliamo riflessioni, offerte, disponibilità per progetti di emergenza".
Il consigliere Carella si è dichiarato: soddisfatto

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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