QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE SPESE PER GLI UFFICI GIUDIZIARI


La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sul rimborso delle spese sostenute per il funzionamento degli uffici giudiziari.

La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):

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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sul rimborso delle spese sostenute per il funzionamento degli uffici giudiziari.

La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):

"Viste le notizie apparse sulla stampa in merito al mancato rimborso da parte del Ministero della Giustizia al Comune d Sondrio, delle spese che ha sostenuto per il funzionamento degli uffici giudiziari, pone alla Giunta la seguente domanda d'attualità per sapere:
se questo problema relativo ai rimborsi è emerso anche a Bologna;
se l’amministrazione ha avuto comunicazioni da parte del Ministero o è venuta a conoscenza di riduzioni dei rimborsi per i prossimi anni;
se questo problema si manifestasse anche a Bologna non ritiene di dover avviare una protesta decisa ed anche provocatoria per risolvere in modo definitivo questa situazione anomala".

La risposta della vicesindaco Giannini:

"Da tempo ho sottolineato le criticità crescenti in merito ai rimborsi dello Stato per le spese sostenute dai Comuni per gli uffici giudiziari e la necessità sempre più urgente di superare una disciplina che risale come è noto all'epoca pre-repubblicana (decreto 392 del 194) in base a cui i Comuni devono anticipare le spese per il funzionamento e per la messa a disposizione degli spazi necessari agli uffici giudiziari, spese che vengono poi rimborsate, annualmente, dallo Stato. Cosa che avviene in maniera non completa e con molto ritardo.
Con riferimento ai rimborsi, anche in occasione di udienze conoscitive sul tema ho avuto modo di ricordare come negli ultimi anni le percentuali di rimborso siano state mediamente attorno al 70%, ma a partire dallo scorso anno le percentuali di anticipo sono diminuite e vi sono fondati motivi di fortissima preoccupazione, quelli che ricordava Piazza. Come già messo in evidenza in una nota Anci del febbraio 2013, per i rimborsi delle spese sostenute nel 2012 sono iscritti nel capitolo di bilancio del Ministero (per l'anno in corso 2013) solo 79,8 milioni, rispetto ai 315 milioni che sarebbero necessari.

Il Comune di Bologna ha intrapreso, assieme all'Anci, tutte le iniziative per affrontare la situazione, pur non avendo avuto ancora alcune risposte.
Se andate sul sito Anci trovate una recente, del 15 novembre, dura presa di posizione del sindaco Merola, resa subito dopo che avevamo preso posizione con le categorie economice e le organizzazioni sindacali con un comunicato su altre questioni drammatiche, dall'Imu alla Tasi, di cui si sta discutendo. Leggo: 'I Comuni spendono fior di milioni, in anticipo, per l'affitto delle sedi giudiziarie. Soldi che lo Stato rifonde con tempi lunghi, e non l'intera cifra'. E' il nuovo fronte della protesta contro il Governo aperto oggi dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, in piazza con Cgil, Cisl e Uil in occasione della manifestazione (e dello sciopero generale di quattro ore) contro la legge di stabilità? E ancora: 'Proprio ieri ho fatto presente al Governo che per le sedi giudiziarie i Comuni anticipano 350 milioni di euro ogni anno per gli affitti, mentre il Governo ne ha stanziati solo 80 per il 2014'. Anche a Roma, il sindaco ha posto con forza il tema. C'è anche un emendamento dell'Anci, che era stato presentato anche gli anni scorsi, perché da tempo i comuni richiedono una soluzione definitiva al problema, ovvero che lo stato si assuma piena responsabilità per quella che è una funzione statale, il superamento della norma del 41.

Come giustamente sottolinea il Sindaco, i problemi sono particolarmente gravi per i Comuni capoluogo, soprattutto quelli di regione, come Bologna, dove si concentrano sempre più attività, sia per nuovi funzioni attribuite, ad esempio il Tribunale delle imprese, sia a seguito della riorganizzazione degli uffici giudiziari ad esempio la soppressione delle sedi distaccate dei Tribunali. In Emilia-Romagna il previsto riaccorpamento è stato attuato, con la chiusura delle sedi di Imola e Porretta, con spese di trasloco, pari a circa 50 mila euro, a carico del Comune di Bologna.
La situazione è ancora più grave perché possiamo arrivare al paradosso in cui si scaricano sui comuni, con tagli occulti di fatto, addizionali a tutti i tagli palesi che già abbiamo, o imponendo ai comuni soprattutto dove si concentra l'attività di aumentare ulteriormente la pressione fiscale, cosa che non è più possibile fare, per svolgere delle funzioni che sono di effetto sovra comunale. La Corte d'Appello e altre funzioni hanno portata distrettuale o regionale.

Quindi, sono pienamente d'accordo con il consigliere che bisogna mobilitarsi, sensibilizzare i nostri parlamentari, perché questo è un problema da un lato di funzionamento di un bene collettivo fondamentale com'è la giustizia. Non è possibile che un settore così cruciale per il funzionamento del paese, anche per la crescita economica, sia ridotto e trattato in questo modo.
Poi, è chiaro però, che l'azione che il consigliere propone di non pagare più le utenze io sono due anni che minaccio di farla. L'unico risultato sarebbe, credo, che verrei accusata di interruzione di pubblico servizio. A parte questo, sono anche disposta a immolarmi per la causa, se serve, noi dobbiamo avere a cuore il funzionamento della giustizia, la battaglia che dobbiamo fare è per una giustizia migliore, più efficiente. Per questo la piena responsabilità dello stato su questo non può essere scaricata sui Comuni".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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