QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE PISTE CICLABILI LUNGO RENO NAVILE
L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera P.Francesca Scarano (Lega nord) sulle piste ciclabili Lungo Reno Navile.
La domanda della consigliera Paola Francesc...
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L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera P.Francesca Scarano (Lega nord) sulle piste ciclabili Lungo Reno Navile.
La domanda della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord)
"Visto l'articolo inerente le piste ciclabili lungo Reno Navile e considerato il degrado, purtroppo, presente in città, chiedo alla Giunta quali azioni di controllo/illuminazione si intendono mettere in campo a tutela dei fruitori della stessa".
La risposta dell'assessore Andrea Colombo
"In merito alla questione della ciclovia del Navile ho provato ad acquisire alcune informazioni dal Settore Ambiente del Comune che è il settore competente per quanto riguarda il tema dell'illuminazione nei parchi, perché di fatto di questo stiamo parlando. Mi scuso se non sarò precisissimo, ma non è l'argomento della mia delega ed ho quindi acquisito delle informazioni. Mi viene segnalato che ci troviamo di fatto all'interno di un parco naturalistico, l'unico segmento in cui è stata realizzata l'illuminazione è il sotto passo ferroviario cosiddetto della Bova, cioè quello tra via Bovi Campeggi e via Carracci, mentre in tutti gli altri segmenti del tracciato - che erano già fruibili in precedenza e che non ci risultano ad oggi soggetti ad alcun fenomeno di degrado - le caratteristiche del percorso e il contesto paesaggistico, nonché i vincoli di carattere idraulico, non avevano mai consentito finora e nemmeno hanno consentito a questo progetto la messa in opera di sistemi di pubblica illuminazione. Quindi si tratta di un'area naturalistica che è sempre stata percorribile, sia a piedi che in bicicletta, ovviamente questo progetto rafforza questa funzione e soprattutto crea delle connessioni che prima non c'erano come il sotto passo della Bova e l'attraversamento semaforico di via Gagarin, ma si tratta, di percorsi ciclopedonali all'interno di Villa Angeletti che da sempre esistono e da sempre sono fruibili in quelle condizioni e cioè senza la possibilità di impianti di illuminazione.
Questo è quello che mi riferisce il Settore Ambiente ed Energia della nostra Amministrazione. Rispetto invece al tema della gestione e manutenzione del percorso, le competenze sono molto variegate, nel senso che, da un lato si tratta di aree talvolta di competenza del servizio tecnico di bacino del Reno e del Navile, una struttura che è incardinata presso la Regione Emilia-Romagna che si occupa in particolare dell'alveo del canale; poi ci sono alcune competenze sul parco che sono in capo al Comune all'interno del Global Verde e in più alcune competenze che, nella logica della sussidiarietà e della collaborazione tra Amministrazione e cittadini, sono in carico ad alcune associazioni che lì hanno sede o che lì svolgono periodicamente o continuativamente attività - come ad esempio l'associazione Vitruvio - e che hanno via via adottato parti del parco e della ciclovia per prendersene cura. Quindi le competenze a manutenere e a gestire quest'area sono molto ripartite, ma io ritengo in questo caso che la distribuzione delle competenze non sia elemento di problematicità, ma al contrario un fatto positivo da valorizzare, poiché si riscontra una collaborazione tra diverse istituzioni- servizio regionale del bacino del Reno e del Navile e Comune- e anche la collaborazione tra Istituzioni e cittadini attivi, in particolare attraverso le associazioni.
Per quanto riguarda il secondo quesito posto che esula completamente dalla domanda d'attualità e dall'articolo allegato, credo che avremo certamente occasione in sede di Commissione per poterci confrontare a riguardo. Dico solo e non vado oltre che il biciplan non è un elenco dei problemi. Quello lo abbiamo già tramite la consulta della bicicletta o tramite anche il nostro servizio di Global e anche attraverso le segnalazioni dei cittadini. Il biciplan è evidentemente uno strumento che deve essere costruito da persone che hanno delle competenze tecniche, nella consulta della bicicletta siedono cittadini attivi più che altro - il biciplan, come dice la parola stessa è uno strumento che dovrà essere elaborato, come avrà avuto modo di leggere ne bando, da ingegneri, da architetti, da comunicatori e così via, quindi da competenze professionali e non dal volontariato. Sono due cose molto diverse, credo che anche in questo caso si possa fare un salto di qualità nelle politiche di ciclabilità. Però ribadisco, rimanderei, visto che esula dal tema della domanda di attualità a momenti di discussione ad hoc che sicuramente potremo condurre in commissione, come abbiamo già fatto in altre situazioni. Grazie"
La domanda della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord)
"Visto l'articolo inerente le piste ciclabili lungo Reno Navile e considerato il degrado, purtroppo, presente in città, chiedo alla Giunta quali azioni di controllo/illuminazione si intendono mettere in campo a tutela dei fruitori della stessa".
La risposta dell'assessore Andrea Colombo
"In merito alla questione della ciclovia del Navile ho provato ad acquisire alcune informazioni dal Settore Ambiente del Comune che è il settore competente per quanto riguarda il tema dell'illuminazione nei parchi, perché di fatto di questo stiamo parlando. Mi scuso se non sarò precisissimo, ma non è l'argomento della mia delega ed ho quindi acquisito delle informazioni. Mi viene segnalato che ci troviamo di fatto all'interno di un parco naturalistico, l'unico segmento in cui è stata realizzata l'illuminazione è il sotto passo ferroviario cosiddetto della Bova, cioè quello tra via Bovi Campeggi e via Carracci, mentre in tutti gli altri segmenti del tracciato - che erano già fruibili in precedenza e che non ci risultano ad oggi soggetti ad alcun fenomeno di degrado - le caratteristiche del percorso e il contesto paesaggistico, nonché i vincoli di carattere idraulico, non avevano mai consentito finora e nemmeno hanno consentito a questo progetto la messa in opera di sistemi di pubblica illuminazione. Quindi si tratta di un'area naturalistica che è sempre stata percorribile, sia a piedi che in bicicletta, ovviamente questo progetto rafforza questa funzione e soprattutto crea delle connessioni che prima non c'erano come il sotto passo della Bova e l'attraversamento semaforico di via Gagarin, ma si tratta, di percorsi ciclopedonali all'interno di Villa Angeletti che da sempre esistono e da sempre sono fruibili in quelle condizioni e cioè senza la possibilità di impianti di illuminazione.
Questo è quello che mi riferisce il Settore Ambiente ed Energia della nostra Amministrazione. Rispetto invece al tema della gestione e manutenzione del percorso, le competenze sono molto variegate, nel senso che, da un lato si tratta di aree talvolta di competenza del servizio tecnico di bacino del Reno e del Navile, una struttura che è incardinata presso la Regione Emilia-Romagna che si occupa in particolare dell'alveo del canale; poi ci sono alcune competenze sul parco che sono in capo al Comune all'interno del Global Verde e in più alcune competenze che, nella logica della sussidiarietà e della collaborazione tra Amministrazione e cittadini, sono in carico ad alcune associazioni che lì hanno sede o che lì svolgono periodicamente o continuativamente attività - come ad esempio l'associazione Vitruvio - e che hanno via via adottato parti del parco e della ciclovia per prendersene cura. Quindi le competenze a manutenere e a gestire quest'area sono molto ripartite, ma io ritengo in questo caso che la distribuzione delle competenze non sia elemento di problematicità, ma al contrario un fatto positivo da valorizzare, poiché si riscontra una collaborazione tra diverse istituzioni- servizio regionale del bacino del Reno e del Navile e Comune- e anche la collaborazione tra Istituzioni e cittadini attivi, in particolare attraverso le associazioni.
Per quanto riguarda il secondo quesito posto che esula completamente dalla domanda d'attualità e dall'articolo allegato, credo che avremo certamente occasione in sede di Commissione per poterci confrontare a riguardo. Dico solo e non vado oltre che il biciplan non è un elenco dei problemi. Quello lo abbiamo già tramite la consulta della bicicletta o tramite anche il nostro servizio di Global e anche attraverso le segnalazioni dei cittadini. Il biciplan è evidentemente uno strumento che deve essere costruito da persone che hanno delle competenze tecniche, nella consulta della bicicletta siedono cittadini attivi più che altro - il biciplan, come dice la parola stessa è uno strumento che dovrà essere elaborato, come avrà avuto modo di leggere ne bando, da ingegneri, da architetti, da comunicatori e così via, quindi da competenze professionali e non dal volontariato. Sono due cose molto diverse, credo che anche in questo caso si possa fare un salto di qualità nelle politiche di ciclabilità. Però ribadisco, rimanderei, visto che esula dal tema della domanda di attualità a momenti di discussione ad hoc che sicuramente potremo condurre in commissione, come abbiamo già fatto in altre situazioni. Grazie"
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Piazza Maggiore, 6