QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE OCCUPAZIONI ABUSIVE ALL'EX ISTITUTO BERETTA
L'assessore Amelia Frascaroli ha risposto questa mattina in sede di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito alle occupazioni abusive all'ex Istituto Beretta.
Domanda della consigliera Coccon...
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L'assessore Amelia Frascaroli ha risposto questa mattina in sede di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito alle occupazioni abusive all'ex Istituto Beretta.
Domanda della consigliera Cocconcelli
"E' festa al Beretta, è arrivata la luce per i 60 abusivi che vi abitano stabilmente come riferisce Giorgio Simbola di Asia Usb : "abbiamo allacciato la corrente elettrica perché non si poteva più andare avanti così".
Dato che l'ex Istituto Beretta di Via XXI Aprile è occupato da 9 mesi e dal 10 gennaio u.s. è stata attaccata anche la corrente elettrica, vorrei conoscere il parere del Signor Sindaco al riguardo.
Chiedo poi al Sindaco e alla Giunta:
a) come sia stato possibile che siano state allacciate delle utenze elettriche a 60 abusivi.
b) chi paga le utenze di luce, acqua e gas ed a quanto ammontano.
Risposta dell'assessore Frascaroli
"Gentile consigliera,
la situazione di eventuale allacciamento della luce non ci ha riguardato in alcun modo, non posso neanche dire se è un allacciamento regolare, nel caso è passato attraverso la proprietà che non è la nostra ma è dell'Azienda sanitaria città di Bologna, oppure nell'altro caso è passato attraverso un allacciamento non regolare degli abitanti. Quindi è un tema che non ci ha sfiorato in nessun modo perché quello da un certo punto di vista non è territorio comunale, soprattutto per quello che riguarda temi di responsabilità o autorevolezza nella direzione di allacciamenti o autorizzazioni di questo tipo. Nella fattispecie tra l'altro il problema dell'acqua lì non c'è mai stato, a motivo del fatto che la stessa Azienda sanitaria città di Bologna ha fatto una scelta precisa di attivare l'allacciamento dell'acqua da quando la struttura è stata occupata, nella misura in cui ha ritenuto che non si possano lasciare anziani, donne, bambini, neonati senza acqua, riconoscendo nell'acqua un bene primario e uno strumento di controllo sanitario,
Quindi sono scelte non nostre, di un altro ente, non ricadono in nessun modo, nè in termini decisionali nè in termini economici sul Comune di Bologna"
Domanda della consigliera Cocconcelli
"E' festa al Beretta, è arrivata la luce per i 60 abusivi che vi abitano stabilmente come riferisce Giorgio Simbola di Asia Usb : "abbiamo allacciato la corrente elettrica perché non si poteva più andare avanti così".
Dato che l'ex Istituto Beretta di Via XXI Aprile è occupato da 9 mesi e dal 10 gennaio u.s. è stata attaccata anche la corrente elettrica, vorrei conoscere il parere del Signor Sindaco al riguardo.
Chiedo poi al Sindaco e alla Giunta:
a) come sia stato possibile che siano state allacciate delle utenze elettriche a 60 abusivi.
b) chi paga le utenze di luce, acqua e gas ed a quanto ammontano.
Risposta dell'assessore Frascaroli
"Gentile consigliera,
la situazione di eventuale allacciamento della luce non ci ha riguardato in alcun modo, non posso neanche dire se è un allacciamento regolare, nel caso è passato attraverso la proprietà che non è la nostra ma è dell'Azienda sanitaria città di Bologna, oppure nell'altro caso è passato attraverso un allacciamento non regolare degli abitanti. Quindi è un tema che non ci ha sfiorato in nessun modo perché quello da un certo punto di vista non è territorio comunale, soprattutto per quello che riguarda temi di responsabilità o autorevolezza nella direzione di allacciamenti o autorizzazioni di questo tipo. Nella fattispecie tra l'altro il problema dell'acqua lì non c'è mai stato, a motivo del fatto che la stessa Azienda sanitaria città di Bologna ha fatto una scelta precisa di attivare l'allacciamento dell'acqua da quando la struttura è stata occupata, nella misura in cui ha ritenuto che non si possano lasciare anziani, donne, bambini, neonati senza acqua, riconoscendo nell'acqua un bene primario e uno strumento di controllo sanitario,
Quindi sono scelte non nostre, di un altro ente, non ricadono in nessun modo, nè in termini decisionali nè in termini economici sul Comune di Bologna"
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