QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE OCCUPAZIONI ABUSIVE


L'assessore alla Casa, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI-Pdl) sulle occupazioni abitative delle case Acer.

La domanda d'attualità del consigliere Carella:

"In merito alle ultime due ...

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L'assessore alla Casa, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI-Pdl) sulle occupazioni abitative delle case Acer.

La domanda d'attualità del consigliere Carella:

"In merito alle ultime due occupazioni abusive, avvenute in abitazioni pubbliche di proprietà Comunale e gestite da Acer, non vuote e/o disabitate, ma regolarmente assegnate a persone solo momentaneamente assenti, tramite la forzatura delle porte di accesso e seguite dal cambio della relativa serratura, così come descritto dai locali organi di informazione, chiede all' Amministrazione:
che cosa si sappia della situazione in cui è l'intero patrimonio edilizio pubblico bolognese,  in ordine alle occupazioni abusive, ovvero la fotografia dello stato dell'arte, e qual' è il metodo utilizzato per tenere la situazione monitorata costantemente su questo fronte.

In particolare, chiede la situazione degli immobili regolarmente assegnati, i cui assegnatari siano assenti per motivi sanitari, lavorativi e/o parentali o qualsivoglia altro legittimo motivo, anche perché stante il tempo che ci vuole per forzare una porta e sostituirne la serratura, come motivo basterebbe anche solo l'essere andati a fare la spesa.
Inoltre, chiede cosa e come intenda muoversi l'Amministrazione, a tutela dei cittadini legittimi assegnatari e della legalità, nonché contro coloro che occupano e in questi casi compiono pure il reato di violazione di domicilio, accedendo ad abitazioni, magazzini, garage o altro in cui sono, ovviamente, contenuti anche gli effetti personali degli assegnatari.

La risposta dell'assessore Malagoli:

"La situazione attuale delle occupazioni abusive relativamente all'edilizia residenziale pubblica è di 14 nuclei su un numero complessivo di 12.325 alloggi, quindi una percentuale, circa, dello 0,1%, mentre ricordo che in altre città, quali Milano o Roma, su un patrimonio di circa 50.000 alloggi, vi sono circa 5.000 occupazioni che danno una percentuale, circa, del 10%. Mi preme evidenziare anche un altro dato, che riguarda gli sgomberi in alloggi ERP effettuati a Bologna su occupazioni, e precisamente sono stati 15 nel 2012 e 7 nell'anno in corso.
Il controllo sulle occupazioni abusive si realizza attraverso comunicazioni che possono pervenire al gestore tramite i servizi oppure su segnalazione dei singoli cittadini, poiché, ovviamente, risulta oggettivamente impossibile monitorare quotidianamente tutti gli alloggi.
In merito all’assenza temporanea dell’inquilino dall’appartamento ERP assegnatogli, si sottolinea che non è pensabile che vi possa essere un controllo sulla vita privata dei singoli cittadini e nemmeno che l'assegnatario comunichi obbligatoriamente i propri spostamenti.
L’Amministrazione Comunale, avvalendosi dell’ente gestore, dà inizio immediato, previa individuazione dell’occupante l’immobile, alla procedura prevista dall’art. 34 della L.R. n. 24/2001 in materia di occupazione illegale.
Quindi, inviata la diffida al rilascio dell’immobile ed esaminate le eventuali controdeduzioni dell’interessato, come prevede il regolamento, dispone con proprio provvedimento il rilascio dell’immobile, che costituisce titolo esecutivo nei confronti dell’occupante illegale, da portare in esecuzione attraverso i competenti uffici giudiziari.
Il tutto salvo provvedimenti preventivi dell’Autorità Giudiziaria.
Per quanto riguarda la violazione di domicilio, la stessa va denunciata dal soggetto legittimato a farlo, che coincide con l’assegnatario legittimo dell’immobile.
In merito ad una eventuale assicurazione per i cittadini oggetto di sopruso, non è pensabile che si possa attivare una procedura che copra gli affittuari oggetto di interventi di questo tipo.

Entrando nel merito della vicenda, come tutti noi sappiamo questa pratica diffusa in tante altre città, a Bologna non è mai avvenuta fino ad oggi in maniera significativa. Ci siamo attivati immediatamente, siamo con la magistratura per usare la durezza che è dovuta per questo tipo di azioni prevaricatorie.
Ricordo che sono stati due i casi, in uno abbiamo ancora l'occupante, nel secondo se ne sono andati subito, ma è ancora più grave perché si è occupato l'appartamento di una persona in ospedale.
In collaborazione e condivisione con l'opera della magistratura, pensiamo che queste attività debbano essere stroncate immediatamente.
Mi permetto solo di aggiungere una cosa, che proprio l'immediatezza della denuncia ha fatto scattare tutto l'apparato della Procura e l'immediata presa di posizione del magistrato. Forse non è un caso, perché quando parliamo di criminalità, significa anche leggere i dati. Può darsi che in altre città queste attività non vengano denunciate, perché è impossibile pensare che noi siamo dietro a città come Napoli, Palermo di cui conosciamo la durezza.
Evidentemente da noi c'è ancora la buona pratica di denunciare i soprusi e tutto quello che avviene è ancora diffusa da noi. Quindi anche le statistiche e i dati vanno letti e interpretati.
La classifica del Sole 24 Ore indica dei numeri: va evidenziata la buona prassi diffusa nella nostra città di denunciare i soprusi, cosa che consente alle autorità di intervenire".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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