QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE MENSE SCOLASTICHE


La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Piazza (M5S) sulle mense scolastiche.

Domanda d'attualità del consigliere Piazza
"Alla luce del servizio sulle mense bolognesi (Seribo) andato in onda nella ...

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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Piazza (M5S) sulle mense scolastiche.

Domanda d'attualità del consigliere Piazza
"Alla luce del servizio sulle mense bolognesi (Seribo) andato in onda nella trasmissione la Gabbia sul canale televisivo LA7 di domenica 16 novembre, chiede al Sindaco e alla Giunta:
come valuta politicamente le dichiarazioni rilasciate dal Dott. Paolo Arduini, amministratore delegato di Seribo;
se è a conoscenza e condivide la politica dei tagli dei costi;
se ritiene opportuno che in una società mista che offre un servizio pubblico pagato dai cittadini (servizio totalmente indirizzato a bambini), il DG sia espressione del socio privato e permetta alla società di fare utili senza alcun limite, a favore dei soci privati andando solamente a tagliare i costi".

Risposta della vicesindaco Giannini
"La sua prima domanda come valutava l'Amministrazione le dichiarazioni rilasciate dal dottor Paolo Arduini.
Premetto che è un po' difficile entrare nel merito di ciò che intendesse esattamente dire il dottor Arduini, che èamministratore delegato di Seribo, posso dire che di per sé la riduzione dei costi in una società può essere un aspetto da valutare positivamente, se è indice di miglioramento di efficienza della società e, al contempo, di miglioramento del servizio, cioè anche in una società privata non è che si possono ridurre i costi peggiorando poi la qualità del servizio, poi comunque il rapporto con la clientela non funziona. Immagino quindi che il dottor Arduini intendesse fare riferimento a interventi di razionalizzazione di costi accessori e generali, o anche a un migliore approvvigionamento, in grado di ridurre i costi senza ridurre, ma anzi aumentando la qualità. Faccio un esempio che non attiene a Seribo, per esempio la gara che il Comune fa per quanto riguarda l'approvvigionamento delle materie prime per i nidi, siamo riusciti ad avere materie prime di migliore qualità rivolgendoci a piccoli produttori, cercando anche di ridurre la filiera, e abbiamo ridotto i costi, quindi contestualmente siamo riuscito ad avere una diminuzione dei costi e un miglioramento della qualità.

Gli utili di Seribo vanno per il 51%, tenendo conto del meccanismo dello sconto, a vantaggio del Comune, che riceve uno sconto proporzionale che dipende dagli utili, e questo ha consentito al Comune di non aumentare le tariffe in questi anni, pur a fronte dell'inflazione che in alcuni casi è stata assorbita dalla società, ma in altri casi è stata assorbita dal Comune, che ha finanziato con la fiscalità generale questi maggiori senza ribaltarli sugli utenti e sulle famiglie.
Le tariffe della refezione scolastica sono ferme da quando si è insediata la Giunta, e il passaggio che c'è stato da sistema forfettario a quello a consumo non ha certo avuto l’obiettivo di incrementare le entrate ma solo di cambiare le modalità di calcolo, rapportandole al numero dei pasti consumati.
Chiede oi se sono a conoscenza e condivido la politica dei tagli dei costi, ovviamente questa domanda ci collega a quella a cui ho risposto prima. Ripeto quindi che in larga parte, per il 51%, i vantaggi sono andati al socio pubblico. Certo i vantaggi della riduzione dei costi devono andare il più possibile a favore degli utenti. Ma occorre fare un po' d'attenzione su questo, perchè questo dipende prima di tutto da come è fatto il contratto, e quello che abbiamo ereditato dalla precedente gara non ci ha certo facilitato il compito, e comunque i recuperi di efficienza che dipendono dalle capacità gestionali che sono in capo al socio privato, devono anche andare a vantaggio del socio privato, non solo in quanto socio, ma anche perché altrimenti il socio privato, che è quello operativo, non avrebbe alcun incentivo a gestire in modo efficiente la società. Ricordo, poi, che con il nuovo contratto di servizio in corso nel presente anno scolastico sono stati introdotti molti miglioramenti del servizio stesso, di cui si dà conto nel documento "Gli impegni del Comune per la refezione scolastica" pubblicato nel sito del comune il 12 novembre scorso e in altre informazioni presenti nel sito del Comune (ultima quella di ieri, dopo l'incontro con i genitori, presente il Sindaco, assessore Pillati, io e molti dirigenti del settore e dipartimento competente) questi documenti rispondono puntualmente alle domande delle famiglie e danno conto di quanto fatto dal Comune per rispettare gli impegni presi con le famiglie stesse. Mi limito a ricordare riprendendolo dal comunicato di ieri <Aumento dei cibi biologici nei menù, eliminazione completa delle stoviglie di plastica e sconti sulle tariffe per le famiglie, in particolare quelle numerose. E ancora, reinvestimento completo degli utili di Seribo per i centri pasto e pubblicazione online delle schede tecniche dei cibi, delle nuove stoviglie ecocompatibili e dell'elenco fornitori. Sono alcune delle innovazioni che il Comune di Bologna ha messo in campo per la refezione scolastica, mantenendo così gli impegni presi con le famiglie>. Detto ciò dobbiamo comunque andare nella direzione di un miglioramento, credo che abbiamo imboccato una buona strada ma dobbiamo proseguire su questa strada e il Settore sta anche lavorando proprio per la prossima gara. Quindi cerchiamo di guardare avanti in modo costruttivo.

L'ultima domanda è se l'Amministrazione ritenga opportuno che in una società mista il direttore generale sia espressione del socio privato. E' quello che il consigliere chiama un conflitto di interessi. Ci tengo a dire invece che è nella natura stessa della società mista, che è il modello organizzativo scelto per il servizio dal Consiglio comunale, che la gestione della società sia attribuita all'amministratore delegato di espressione del socio privato operativo scelto in base a gara e in virtù delle capacità professionali, know how ed esperienza nella gestione del servizio. Quindi noi nominiamo il presidente ma l'amminitratore delegato è espressione del socio operativo.
Quanto alla possibilità di fare una gara che ponga clausole contrattuali più stringenti e precise di quelle poste a base della precedente gara, ad esempio con più chiare e precise possibilità di limitare gli utili e massimizzare i benefici degli utenti, derivanti dai recuperi di efficienza, concordo ed è elemento tenuto nella massima considerazione nella nuova gara che il settore competente sta perfezionando".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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