QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE CONDIZIONI IGIENICHE NEI PARCHI E NEI GIARDINI DEI QUARTIERI


L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini, ha risposto questa mattina in sede di Question time,all'interpellanza della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulle condizioni igieniche nei parchi e nei giardini dei quartieri della città....

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L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini, ha risposto questa mattina in sede di Question time,all'interpellanza della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulle condizioni igieniche nei parchi e nei giardini dei quartieri della città.

Interpellanza della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord):

"Premesso che a seguito della dichiarazione dell'assessore Gabellini, appare che solo la zona considerata centro storico sia in pessime condizioni igieniche. Visto ed aggiungo purtroppo - che anche molte zone della periferia sono in condizioni davvero intolleranti ove non si parla solo di cicche di sigarette o chewing gum buttati a terra ma di resti di bottiglie, imballaggi alimentari alquanto ingombranti, bicchieri e bottiglie di plastica perlopiù abbandonati in parchi e giardini pubblici spesso luoghi di feste o ritrovo soprattutto di extracomunitari. Vista la denuncia di alcuni residenti al quartiere che hanno trovato il parco di Via Segantini, adiaciente all'ospedale Santa Viola, con tanto di foto di seguito allegata - in pessime condizioni, interpella la Giunta per sapere se si è a conoscenza delle condizioni in cui versa anche la periferia di Bologna, in particolare i parchi ed i giardini dei quartieri; se non si ritenga indispensabile - di concerto con i preposti uffici dei quartieri - organizzare controlli sistematici all'interno dei parchi e dei giardini; da chi e con quale modalità e frequenza viene pulito il parco sopra menzionato".

Risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
"Non so se vi ricordate la vicenda del parco Arpad Weisz, che si è felicemente conclusa. Questa è analoga. Questo spazio verde di via Segantini adiacente all'ospedale di Santa Viola è un'area verde ancora a tutti gli effetti in capo all'attuatore dell'intervento urbanistico dell'ex Vivacalzoni. Quindi siamo di fronte ad un parco che non è ancora stato preso in carico per la sua gestione da parte della Amministrazione comunale. Ho richiamato quell'altra vicenda perché per risolverla abbiamo impiegato mesi e mesi ed è stata oggetto di tre o quattro interventi in Consiglio per spiegarla. Che cosa succede? Succede che questi spazi verdi vengono ceduti all'Amministrazione a seguito di un intervento urbanistico e però, perché l'Amministrazione li prenda in carico è necessaria una verifica che siano stati fatti i lavori a regola d'arte, quindi che possano essere effettivamente presi in carico. Questo non è avvenuto e quindi l'apertura all'uso pubblico è stata fatta per iniziativa della proprietà. Ovviamente questo i cittadini non la possono sapere e vedono questo come già un parco a tutti gli effetti funzionante e in capo all'Amministrazione, quando così non è. L'Amministrazione è in attesa della comunicazione da parte della direzione lavori dell'intervento di fine lavori, per cui non esistono al momento le condizioni per la presa in carico manutentiva dell'area verde. Area verde dalla quale nel frattempo, come ho detto prima, l'attuatore ha tolto con una decisione unilaterale, non concordata con gli uffici comunali, la recinzione di cantiere, inducendo la cittadinanza a pensare che il giardino fosse divenuto pubblico. Quindi di fatto noi non non siamo in condizioni di intervenire su quest'area che dovrebbe essere mantenuta dall'attuatore. La doveva tenere chiusa, sostanzialmente, fino a quando non si fosse chiusa la pratica di trasferimento all'Amministrazione comunale.
I responsabili dell'alta sorveglianza sull'intervento urbanistico hanno più volte ribadito all'attuatore, nonché l'amministratore condominiale degli immobili che prospettano sul giardino, gli obblighi relativi alla manutenzione dell'area, tutela igienica compresa, almeno fino alla conclusione della fase di collaudo delle opere e alla presa in carico manutentiva da parte del Comune di Bologna. Le condizioni di forte degrado in cui versa il giardino, soprattutto sotto il profilo della tutela igienica, sono dunque da ricondurre all'attuatore. Ciò non significa che noi non facciamo pressione perché si chiuda questa pratica e a tutti gli effetti si possa prenderla in carico, avendo fatto però le verifiche necessarie che tutto sia stato realizzato come convenuto.
Sulla questione generale del nostro atteggiamento nei confronti del verde, del verde in periferia piuttosto che nel centro storico, che era nella sua premessa, posso dire che l'attenzione al verde elevata: ricordo che è costituito da 1200 ettari e il 63% delle aree pubbliche bolognesi è costituito da parchi estensivi periurbani, giardini e parchi pubblici e ci sono come ho detto prima 1300 giochi e sono circa 400 i giardini e i parchi, questo per dare un'idea di quale universo. Questa è la città che ha più verde dopo Torino in Italia, quindi noi dobbiamo avere un'idea delle dimensioni.
Le segnalazioni che a noi arrivano, arrivano a me arrivano al Settore, io ho rapporti continui con i Quartieri e quando c'è una situazione di allarme io a mia volta attivo i Settori, sono però numericamente contenute e sono situazioni critiche delle quali abbiamo informazione e sulle quali cerchiamo in tutti i modi di intervenire. Quindi non è una situazione generalizzata, la gran parte delle aree verdi sono in condizioni soddisfacenti e opportunamente governate. Quindi sono localizzate queste situazioni critiche. Quando ci sono state problemi di ordine pubblico, sono stati segnalati alla polizia municipale perché potesse intervenire in tempi brevi.
Nel corso del 2012 le situazioni critiche nella periferia sono una decina e, quasi sempre sono stati oggetto di interventi congiunti. Al di là dei controlli delle Forze dell'Ordine e dei referenti di Quartiere, che rispettivamente vigilano sul territorio e raccolgono e processano le segnalazioni, l'attività delle imprese appaltatrici, nell'ambito della manutenzione del Verde pubblico, viene verificata da un nucleo di tecnici che hanno il compito di svolgere sopralluoghi all'interno delle aree verdi oggetto di appalto, verificare lo svolgimento delle attività nel rispetto delle prestazioni contrattualmente previste e, laddove necessario, richiamare le imprese ai loro obblighi e in ultima istanza comminare le necessarie penali.
Noi siamo in via di definizione di una nuova gara di appalto, come voi sapete, anche del Global service verde, e quindi guarderemo con particolare attenzione le clausole che hanno a che fare con i problemi di manutenzione. Però, invito la consigliera e il Consiglio a tenere conto che questa enorme ricchezza che possediamo, questo patrimonio, ha come corrispettivo il fatto di richiedere una gestione molto impegnativa e per questo cerchiamo di essere coordinati sulle segnalazioni, Quartieri, Settore, Assessore, per cercare di avere il monitoraggio delle situazioni critiche e di concentrarci su queste per risolverle".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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