QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'AREA DELLEX MERCATO ORTOFRUTTICOLO
L'assessore Patrizia Gabellini, ha risposto in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) in merito all'area dell’ex mercato ortofrutticolo
La domanda del consigliere Bugani
"Premesso che nei gi...
Descrizione
La domanda del consigliere Bugani
"Premesso che nei giorni scorsi si è letto sugli organi di stampa delle difficoltà riscontrate dai costruttori che stanno realizzando la grande operazione urbanistica nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, a seguito della crisi del mercato immobiliare.
Questa situazione mette anche a rischio il completamento delle opere di urbanizzazione previste nel progetto e l’avvio dei lavori nei lotti non ancora edificati; considerato che con la delibera P.G. 54184/2014 la Giunta ha approvato il programma di qualificazione diffusa- POC, dando l’avvio ad un piano di 32 interventi per complessivi 450 alloggi e 900 posti auto.
Si chiede al Sindaco e alla Giunta quali valutazioni da della situazione che si è venuta a creare all’ex mercato ortofrutticolo e se ritiene che questo possa in qualche modo mettere a rischio il completamento delle opere di urbanizzazione e degli edifici del comparto;
Se quello che sta succedendo al Navile potrebbe in qualche modo ripetersi e mettere a rischio i progetti di riqualificazione previsti nel programma di qualificazione diffusa appena approvato, ed in caso di risposta affermativa quali sono le tutele che il Comune potrà adottare per scongiurare questo rischio".
La risposta dell'assessore Gabellini
"Dai contatti avuti con il direttore del Consorzio che realizza le opere di urbanizzazione nell'ambito, la cui sospensione ha richiamato l'allarme a cui lei consigliere fa riferimento, abbiamo appreso che la causa è legata alla liquidazione volontaria della holding Valdadige allo scopo di mettere in sicurezza le società srl del gruppo, tra cui anche Sistema Urbano Valdadige che opera al Navile, affidataria del 70% circa dei lavori. Pare risolta la questione con una ripianificazione del debito da parte dell'istituto bancario per cui il Consorzio ritiene di poter sbloccare i pagamenti e riprendere i lavori già entro questa settimana.
Per quanto riguarda il nesso tra interventi edilizi ed opere di infrastrutturazione le ricordo che l'art. 25 della leggere regionale 15 del 2013 disciplina il fatto che il certificato di conformità edilizia e agibilità parziale può essere richiesto per edifici per i quali sono state realizzate e collaudate le infrastrutture per le urbanizzazioni degli insediamenti e le opere di urbanizzazione. E' quindi evidente la rilevanza che assume la presecuzione di questi lavori di urbanizzazione perché a questi è connessa la possibilità di dare compiutezza agli edifici e agli interventi privati. All'udienza conoscitiva dell''VIII Commissione, mercoledì prossimo, sarà presente il rappresentante del Consorzio che ci darà tutte le informazioni su questo aspetto.
Per quanto attiene alle opere di urbanizzazione da realizzare, l'Amministrazione comunale ha già erogato quota parte relativa ai lotti H ed M non ancora assegnati e quindi ancora in carico al Comune, quelli destinati all'ERS. L'ipotesi prevedeva di corrispondere al Consorzio 3 milioni di euro nel 2013 e 2 milioni nel 2014 sul totale dei 5 milioni deliberati; il rallentamento dei cantieri ha fatto sì che si siano potuti erogare poco più di 900.000 euro nel 2013 in relazione al giustificativo ricevuto, del resto noi paghiamo solamente quando abbiamo gli stati avanzamento lavori e le fatture, il Comune è però pronto ad erogare importi successivi a fronte di stati avanzamento lavori che siano coerenti.
Consigliere, le domanda se c'è una relazione tra questa vicenda, nota e monitorata da tempo, e il POC di qualificazione diffusa... le rispondo di no. Sapendo come la crisi di credito di domanda che affligge il settore ci ha portato a privilegiare nell'attuazione del POC sollecitando e facendo leva su piccole operazioni di riqualificazione diffuse proprio per tenere conto di una situazione che in qualche modo aveva bisogno di elementi per trovare una nuova dinamica. Con il POC abbiamo cercato di mettere in campo operazioni piccole meno tributarie del credito, che in molti casi hanno una domanda prefigurata, sono pronti a passare al permesso di costruire, sia aver scelto gli ambiti storici e consolidati per operare, dove non c'è problema di infrastrutturazione importante, estesa, determinante perché sia nelle aree da rigenerare che in quelle di nuova urbanizzazione se non c'è tutto il telaio infrastrutturale le case non possono realizzarsi. Abbiamo perciò inquadrato gli interventi laddove c'è già un tessuto e le operazioni possono essere puntuali ed è stata una risposta a fronte di questa crisi. La consapevolezza di ciò che stava avvenendo ci ha portato a intraprendere questa modalità".