QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'ANNULLAMENTO DELLA RASSEGNA ESTIVA ALL'ARENA ORFEONICA
L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sull'annullamento della rassegna estiva all'Arena Orfeonica:
Domanda del consigliere Marco Piazza:
"Si legge sulla stampa d...
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L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sull'annullamento della rassegna estiva all'Arena Orfeonica:
Domanda del consigliere Marco Piazza:
"Si legge sulla stampa dell'annullamento della tradizionale rassegna Nuova Arena Orfeonica che si tiene dal 2003 nel cortile di via Broccaindosso 50 a cura dell'associazione Orfeonica Neva Fanti.
Si legge la dichiarazione della presidente del quartiere Milena Naldi: "Mi rattrista, l’associazione è molto seria, con noi hanno in convenzione la gestione del cortile ma i regolamenti non dipendono dal quartiere"
L’associazione Orfeonica riunisce gli abitanti di via Broccaindosso e tra le altre iniziative, dichiara la Fanti, “tengono costantemente puliti muri e portici: questa è l’unica via del centro senza graffiti”.
La presidente Neva Fanti imputa la causa dell'annullamento della rassegna al nuovo regolamento acustico e ai costi delle perizie: "ma è possibile che non si possano prevedere agevolazioni per le associazioni di cittadini? Non possiamo nemmeno utilizzare i periti di Palazzo D’Accursio, e il cortile è comunale"
Si chiede alla giunta: il suo punto di vista sulla vicenda; se sono a conoscenza di altre iniziative a cui i promotori hanno rinunciato per l'impossibilità di affrontare i nuovi adempimenti richiesti dal nuovo regolamento; cosa ne pensa la Giunta dell'implicita proposta della presidente Neva Fanti di supportare i nuovi adempimenti (tra cui le perizie) attraverso il personale comunale, come contributo non economico dell'Amministrazione a lodevoli iniziative come questa".
Risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:
"Ho avuto modo di raccogliere tutti gli elementi per cercare di capire questa situazione. A me risulta che quest'anno si siano sommati vari fattori per cui le risorse economiche a disposizione di questa associazione, le cui molteplici attività sono indubbiamente virtuose, orti, pulizia, gestione dell'arena, stiamo parlando di un soggetto che interessa molto mantenere attivo, sono venute a mancare. Già da due anni non sono inseriti in bolognaestate, dal quale ricevevano 3.000 euro, ed altri 3.000 euro sono venuti a mancare da parte della Fondazione Del Monte. La Fondazione, pur essendo interessata a sostenere l'associazione, non ha potuto finanziarla per mancanza della pratica di impatto acustico, nonostante quest'ultima fosse una pratica che è sempre stata in vigore, perché il regolamento per le attività rumorose non ha modificato nulla rispetto a questo. Sono poi venuti a mancare anche finanziamenti da parte dei privati, i ristoranti di via Broccaindosso. A causa di questo insieme di fattori l'associazione si è trovata in serie difficoltà e per poter accedere ai fondi della Fondazione Del Monte avrebbe dovuto fare questa pratica acustica, il cui costo da tecnico abilitato è dell'ordine dei 400-500 euro circa.
La situazione è giunta alla ribalta delle cronache, sia ieri che oggi. I giornali hanno individuato una responsabilità totale a carico della burocrazia e del nuovo regolamento delle attività rumorose, mentre il regolamento prevede l'obbligo di presentare una documentazione di impatto acustico esattamente come avveniva prima, quando le autorizzazioni alle manifestazioni erano rilasciate ai sensi della delibera del 200 numero 45 della Regione Emilia-Romagna. Quindi da questo punto di vista non è stata introdotta una richiesta inedita. Il regolamento non ha aggiunto oneri rispetto al 2012 e al 2011. Ha invece introdotto al possibilità che le manifestazioni non problematiche siano esentate dal presentare tutti gli anni la documentazione e quindi se ci fosse stata avrebbero potuto riproporla. In aggiunta ha introdotto l'autocertificazione della documentazione eliminando l'obbligatorietà del parere Arpa che è oneroso per il proponente. Se vi ricordate quando abbiamo approvato il regolamento per le attività rumorose temporanee avevamo anche sottolineato una semplificazione delle procedure, ma qui non avevamo un precedente. L'unico elemento introdotto che può portare un maggior onere riguarda l'obbligo di monitoraggi, ma è un'altra questione.
Quindi non ci sono nuove disposizioni rispetto al passato e non risultano nemmeno altri episodi, come lei mi chiedeva, che ci facciano dire che il regolamento sulle attività rumorose ha generato problemi che prima non c'erano, probabilmente per la ragiona che le ho detto, che non ci sono state innovazioni, ma semplicemente il regolamento chiede quello che prima chiedeva la legge regionale.
Per quel che riguarda i possibili aiuti all'associazione, innanzitutto sottolineo che questa gode della gratuità dell'uso dello spazio pubblico. Non può invece, come chiesto dal consigliere, essere il Comune a farsi carico di questo atto di certificazione. L'impiego del personale del Comune non può che avvenire su attività o compiti istituzionali di carattere pubblico. Quindi la redazione di documentazione ed elaborati tecnici da parte del personale del Comune deve essere a supporto delle nostre attività, o di altri soggetti per conto del Comune. Ci troviamo inoltre in condizioni di particolare carenza di personale specializzato e l'Ambiente in questo momento è subissato di attività.
Però, vista la situazione, non escludo che se ne possa parlare ancora, e vedere come ovviare a questo inconveniente che, ripeto, non è stato determinato dal regolamento, ma da un concorso di fattori che hanno reso evidente il fatto che oggi questo certificato viene richiesto per poter accedere ad altri finanziamenti".
Domanda del consigliere Marco Piazza:
"Si legge sulla stampa dell'annullamento della tradizionale rassegna Nuova Arena Orfeonica che si tiene dal 2003 nel cortile di via Broccaindosso 50 a cura dell'associazione Orfeonica Neva Fanti.
Si legge la dichiarazione della presidente del quartiere Milena Naldi: "Mi rattrista, l’associazione è molto seria, con noi hanno in convenzione la gestione del cortile ma i regolamenti non dipendono dal quartiere"
L’associazione Orfeonica riunisce gli abitanti di via Broccaindosso e tra le altre iniziative, dichiara la Fanti, “tengono costantemente puliti muri e portici: questa è l’unica via del centro senza graffiti”.
La presidente Neva Fanti imputa la causa dell'annullamento della rassegna al nuovo regolamento acustico e ai costi delle perizie: "ma è possibile che non si possano prevedere agevolazioni per le associazioni di cittadini? Non possiamo nemmeno utilizzare i periti di Palazzo D’Accursio, e il cortile è comunale"
Si chiede alla giunta: il suo punto di vista sulla vicenda; se sono a conoscenza di altre iniziative a cui i promotori hanno rinunciato per l'impossibilità di affrontare i nuovi adempimenti richiesti dal nuovo regolamento; cosa ne pensa la Giunta dell'implicita proposta della presidente Neva Fanti di supportare i nuovi adempimenti (tra cui le perizie) attraverso il personale comunale, come contributo non economico dell'Amministrazione a lodevoli iniziative come questa".
Risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:
"Ho avuto modo di raccogliere tutti gli elementi per cercare di capire questa situazione. A me risulta che quest'anno si siano sommati vari fattori per cui le risorse economiche a disposizione di questa associazione, le cui molteplici attività sono indubbiamente virtuose, orti, pulizia, gestione dell'arena, stiamo parlando di un soggetto che interessa molto mantenere attivo, sono venute a mancare. Già da due anni non sono inseriti in bolognaestate, dal quale ricevevano 3.000 euro, ed altri 3.000 euro sono venuti a mancare da parte della Fondazione Del Monte. La Fondazione, pur essendo interessata a sostenere l'associazione, non ha potuto finanziarla per mancanza della pratica di impatto acustico, nonostante quest'ultima fosse una pratica che è sempre stata in vigore, perché il regolamento per le attività rumorose non ha modificato nulla rispetto a questo. Sono poi venuti a mancare anche finanziamenti da parte dei privati, i ristoranti di via Broccaindosso. A causa di questo insieme di fattori l'associazione si è trovata in serie difficoltà e per poter accedere ai fondi della Fondazione Del Monte avrebbe dovuto fare questa pratica acustica, il cui costo da tecnico abilitato è dell'ordine dei 400-500 euro circa.
La situazione è giunta alla ribalta delle cronache, sia ieri che oggi. I giornali hanno individuato una responsabilità totale a carico della burocrazia e del nuovo regolamento delle attività rumorose, mentre il regolamento prevede l'obbligo di presentare una documentazione di impatto acustico esattamente come avveniva prima, quando le autorizzazioni alle manifestazioni erano rilasciate ai sensi della delibera del 200 numero 45 della Regione Emilia-Romagna. Quindi da questo punto di vista non è stata introdotta una richiesta inedita. Il regolamento non ha aggiunto oneri rispetto al 2012 e al 2011. Ha invece introdotto al possibilità che le manifestazioni non problematiche siano esentate dal presentare tutti gli anni la documentazione e quindi se ci fosse stata avrebbero potuto riproporla. In aggiunta ha introdotto l'autocertificazione della documentazione eliminando l'obbligatorietà del parere Arpa che è oneroso per il proponente. Se vi ricordate quando abbiamo approvato il regolamento per le attività rumorose temporanee avevamo anche sottolineato una semplificazione delle procedure, ma qui non avevamo un precedente. L'unico elemento introdotto che può portare un maggior onere riguarda l'obbligo di monitoraggi, ma è un'altra questione.
Quindi non ci sono nuove disposizioni rispetto al passato e non risultano nemmeno altri episodi, come lei mi chiedeva, che ci facciano dire che il regolamento sulle attività rumorose ha generato problemi che prima non c'erano, probabilmente per la ragiona che le ho detto, che non ci sono state innovazioni, ma semplicemente il regolamento chiede quello che prima chiedeva la legge regionale.
Per quel che riguarda i possibili aiuti all'associazione, innanzitutto sottolineo che questa gode della gratuità dell'uso dello spazio pubblico. Non può invece, come chiesto dal consigliere, essere il Comune a farsi carico di questo atto di certificazione. L'impiego del personale del Comune non può che avvenire su attività o compiti istituzionali di carattere pubblico. Quindi la redazione di documentazione ed elaborati tecnici da parte del personale del Comune deve essere a supporto delle nostre attività, o di altri soggetti per conto del Comune. Ci troviamo inoltre in condizioni di particolare carenza di personale specializzato e l'Ambiente in questo momento è subissato di attività.
Però, vista la situazione, non escludo che se ne possa parlare ancora, e vedere come ovviare a questo inconveniente che, ripeto, non è stato determinato dal regolamento, ma da un concorso di fattori che hanno reso evidente il fatto che oggi questo certificato viene richiesto per poter accedere ad altri finanziamenti".
A cura di
Piazza Maggiore, 6