QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'AGGRESSIONE SUBITA DA UNA GIOVANE STUDENTESSA


L'assessore Nadia Monti, ha risposto in sede di Question time, alle domande d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI) e della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito all'aggressione subita da una giovane studentessa

Domanda del c...

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L'assessore Nadia Monti, ha risposto in sede di Question time, alle domande d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI) e della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito all'aggressione subita da una giovane studentessa

Domanda del consigliere Carella

"In merito alla aggressione avente finalità sessuali, subita da una giovanissima studentessa bolognese che si stava recando a scuola, iniziata a bordo di un mezzo di trasporto pubblico, e proseguita in strada lungo il tragitto che la ragazza doveva percorrere per arrivare alla scuola, da parte di due giovani, oltre a esprimere solidarietà alla ragazza vittima della aggressione e ai complimenti ai componenti della PM che hanno arrestato i due autori del gesto criminale, si chiede in specifico se e cosa è a conoscenza dell'Amministrazione su quanto accaduto sul mezzo pubblico, ovvero come mai pare, dalla lettura della cronaca, che nessuno si sia accorto di niente o nel caso, come mai nessuno abbia avvertito una qualche autorità rispetto a quello che stava accadendo. Inoltre si chiede se non ritenga che i cittadini sui mezzi di trasporto pubblico non debbano essere posti in condizione di maggior sicurezza, magari dotando i mezzi stessi di telecamere (ovviamente segnalate) a scopo dissuasivo".

Domanda della consigliera Borgonzoni

"Visto l'articolo di stampa relativo a quanto accaduto ad una ragazza che si stava recando a scuola in autobus e tenuto conto che nel 2007 tra Amministrazione comunale, TPER e Forze dell'ordine in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica è stato stipulato un apposito disciplinare riguardante le misure e gli interventi da realizzare per garantire la sicurezza del personale e degli utenti a bordo dei mezzi pubblici dell'allora ATC il cui principio di fondo alla base di questo disciplinare é così riassumibile: i mezzi di trasporto pubblico costituiscono parte integrante del territorio urbano e quindi rientrano nel piano di controllo coordinato del territorio. Si chiede al signor sindaco di conoscere quali siano le azioni che l'Amministrazione voglia intraprendere per rendere più sicuri sia i percorsi che avvengono a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale urbano sia i percorsi pedonali/urbani che - proprio nel caso specifico - sono risultati estremamente insicuri da vivere".

Risposta dell'assessore Monti:

"La questione ha molte sfaccettature, a mio avviso sono due i punti da affrontare principalmente: da un lato l'assistenza alle vittime più in generale e poi il tema della dissuasione e della prevenzione che tra l'altro era stato già ampiamente discusso. Dico questo perché affronto prima il tema dell'assistenza alla vittima: il Comune da anni offre supporto, assistenza non solo grazie alla "Fondazione emiliano-romagnola vittime dei reati" di cui siamo socio fondatore e che negli otto anni di vita ha aiutato oltre 200 vittime dando un contributo economico per un'assistenza legale, per un supporto psicologico, per accompagnare la vittima in un percorso che la potesse aiutare e risollevare e quindi io sui questo le posso già confermare consigliere Carella che mi attiverò per contattare questa ragazza, lo abbiamo già fatto in altre occasioni, attraverso la Squadra mobile per avere i riferimenti delle persone che vengono aggredite, si inizia un percorso che prevede una valutazione e un colloquio con la persona e con i familiari, non è detto che venga accordato il contributo che il Comune offre attraverso la Fondazione ma anche attraverso altri strumenti che adesso le dirò quindi avvieremo questo contatto, ci confronteremo con i familiari capiremo anche se è necessario un supporto legale giuridico oltre che naturalmente un'assistenza psicologica, consapevoli del gravissimo danno che questa ragazza ha subito. Tutto il territorio metropolitano, già attraverso l'ambulatorio ostetrico-ginecologico dell'Ospedale Maggiore piuttosto che il Pronto Soccorso pediatrico dell'Azienda ospedaliera universitaria nei casi di minori, si occupa di assistenza alle vittime, assistenza sanitaria, assistenza medico-legale, gli interventi sociali (se necessari) oltre che il sostegno, in questo caso per vittime di violenza, abusi, maltrattamenti su minori. Dal 2002 il Dipartimento Cure primarie del Centro specialistico "Il faro", che si avvale di un'equipe specializzata, quindi parliamo di psicologi, di assistenti sociali, ginecologi, educatori, pediatri che offrono un contributo molto importante, tra l'altro il Comune è anche capofila di un progetto che ha ottenuto anche un finanziamento dalla Presidenza del Consiglio proprio sulla violenza contro le donne. Questo progetto che noi abbiamo seguito già da due anni si chiama "In rete" e ha l'obiettivo di mettere in contatto tutte le associazioni, come la casa delle Donne, che sono operative sul nostro territorio per assistere queste persone che sono vittime di violenza e aggressioni e per rafforzare e rendere quindi un luogo di coordinamento e partecipazione e di collegamento con tutte le attività che vengono svolte in ambito sanitario locale e in ambito associativo.
Faccio presente che il Comune di Bologna si sta facendo promotore assieme alle Forze dell'ordine e alle associazioni e i servizi sanitari di un Protocollo d'intesa per la promozione di strategie condivise sulla prevenzione e l'instaurarsi di stabili attività tra associazioni per assicurare un livello di informazione, diffondere la cultura dei diritti della persona e il rispetto tra generi, a garantire un'adeguata protezione e assistenza alle vittime di violenza. Possiamo dire che le attività di supporto e assistenza non solo sono ben strutturate, il problema è riuscire a comunicarle adeguatamente perché non tutte le vittime sono a conoscenza degli strumenti, dei servizi, della stessa Fondazione che le supporta e le aiuta, quindi uno degli obiettivo che ci siamo dati come soci della Fondazione è quello di sottoscrivere un protocollo con le forze dell'ordine in modo che ogni qual volta che c'è la denuncia venga informata che esiste una rete, esiste l'ente locale che le aiuta, che fornisce un contributo, occorre comunicare ecco perché stiamo valutando con le Forze dell'ordine il modo per comunicare nella maniera più efficace l'esistenza di questi servizi.
C'è un secondo ordine di problema che riguarda il fenomeno del bullismo perché in effetti questa ragazza è stata aggredita da due bulli ventenni, in questo caso come Comune, oltre al fatto che le attività educative e che stiamo svolgendo con le scuole in quest'ottica di prevenzione sono monitorate costantemente dalla Polizia Municipale che in questo svolge un'attività di contrasto negli istituti scolastici. Per quanto riguarda invece le azioni che l'Amministrazione intraprende per rendere più sicuri i percorsi a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale e non solo: TPER e le Forze dell'ordine in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica hanno stipulato un apposito disciplinare riguardante le misure e gli interventi da realizzare per garantire la sicurezza del personale e degli utenti a bordo dei mezzi pubblici dell'allora ATC. Il principio di fondo alla base di questo disciplinare é alla base di quanto da voi riportato nella domanda: cosa è stato fatto? Tante iniziative sono state fatte, sono già tutte in campo quindi non stiamo parlando di proposte o di idee, in primo luogo, si sono attivate da parte della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Municipale attività dedicate di controllo coordinato, quindi con svolgimento di servizio soprattutto in borghese a bordo degli autobus; in secondo luogo, l’allora ATC ha realizzato, un progetto completo di controllo telematico, su praticamente tutti gli autobus del servizio urbano, che consente ad oggi, di localizzare in tempo reale dove l'autobus si trova, il terzo intervento che é stato in buona parte realizzato, che riguarda l'installazione di telecamere a bordo degli autobus, con una evidente funzione di prevenzione di atti criminosi e nello stesso tempo utile anche per le indagini a seguito di eventuali episodi di violenza, quindi non solo telecamere puntate sull'autista ma anche puntate all'interno del mezzo di trasporto. Questo è sottoscritto e disciplinato da questo documento. Infine sono state messe in campo delle azioni di formazione sugli autisti dei mezzi di trasporto. L'ultima considerazione che faccio ha a che fare con il tema degli assistenti civici che come sapete è stato uno dei primi ad essere affrontati per quanto riguarda presidi davanti alle scuole, anche nei percorsi dei mezzi di trasporto, tutte richieste che sono pervenute al Comune dai Quarteri con cui abbiamo condiviso le zone e i luoghi di maggiore criticità. Quindi questo tema è stato già affrontato in sede di confronto con i quartieri ed i nuclei territoriali che come sappiamo gestiranno le squadre degli assistenti civici, quindi ulteriori considerazioni: io ricordo che il potenziamento del Corpo, che vede l’assunzione di ulteriori forze e risorse umane, aiuterà e permetterà di implementare positivamente le azioni di specifico contrasto già positivamente sperimentate e consolidate nel corso degli anni. Per quanto riguarda ulteriori valutazioni mi farò carico di condividerle con Tper".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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