QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'ABBATTIMENTO ALBERI IN ZONA SAN MAMOLO
L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto oggi in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sull'abbattimento di alcuni alberi in via Valverde.
La domanda d'attualità della co...
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L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto oggi in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sull'abbattimento di alcuni alberi in via Valverde.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La stampa riporta la voce allarmata del comitato di via Mezzacosta per l'abbattimento di alberature ad alto fusto, peraltro autorizzate dall'Amministrazione comunale. A questo proposito e visto che, in un passato abbastanza recente, abbiamo fatto una udienza conoscitiva sul Verde pubblico, in cui abbiamo auspicato la ripiantumazione di alberi a bassa allergenicità, si chiede al signor Sindaco e alla Giunta, di sapere la motivazione dell'abbattimento degli alberi e se sia prevista una loro riallocazione; se abbiano intenzione di attuare - nel corso del mandato consigliare - una seria pianificazione del verde pubblico a Bologna e un censimento degli alberi, attraverso un sistema di monitoraggio e valutazione dello stato dell'albero seguendolo nelle varie fasi della sua esistenza, per prevenire malattie e situazioni che conducano all'abbattimento.".
La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
"Premetto che i tre riferimenti che lei ha fatto, a piazza Minghetti, viale Oriani e via Orfeo sono uno diverso dall'altro e mi sembra che vada sottolineato. Oggi la città ha una sensibilità sulle questioni ambientali che porta a mettere tutto assieme e io credo però che il nostro compito, nostro e vostro, di noi che amministriamo, sia quello di capire quali sono le fattispecie.
Rispetto alla questione che riguarda in particolare via Mezzacosta, ripordo qual'è la successione della vicenda che, sottolineo, riguarda degli esemplari in via Valverde 14 che non fanno parte del patrimonio pubblico, questo è già un altro elemento di specificità che non è irrilevante. La richiesta di abbattimento è stata presentata all'Amministrazione comunale così come previsto, a fronte di condizioni vegetative e fitosanitarie delle piante, per ottenere l'autorizzazione.
La cronistoria:
il 10 settembre 2012 è pervenuta al Settore ambiente e verde urbano la segnalazione di una caduta a schianto di un albero che era avvenuta il 3 settembre. L'albero era ubicato a monte subito dopo il cancello della strada che conduce a villa Ghigi. Da un aprima ricognizione effettuata consultando i dati catastali è risultato che l'albero schiantato insisteva su un mappale intestato alla Santa Sede, con sede nella Città del Vaticano, rappresentata a livello locale da Don Ottorino Rizzi, direttore dell'Istituto Santa Cristina di cui è presidente il vescovo di Imola Tommaso Ghirelli. Si è pure effettuato un accertamento sia sul mappale in oggetto che su quello posto sul lato opposto della strada, in gestione al consorzio dei condomini rappresentato dall'amministratore Cristiano Accorsi dello studio Giudice & Accorsi, dove erano presenti diversi alberi di medie e alte dimensioni.
In data 26 settembre con una nota protocollata , l'unità Verde e tutela del suolo ha invitato Don Ottorino Rizzi, direttore dell'Istituto Santa Cristina e il dottor Cristiano Accorsi dello studio Giudice & Accorsi, quindi i legali rappresentanti delle due proprietà interessate, a effettuare una verifica sullo stato di conservazione delle piante ubicate sul fronte strada di via Valverde. A fronte di questa nota monsignor Tommaso Ghirelli richiedeva, con nota protocollata, l'abbattimento di quattro esemplari arborei: una Magnolia grandiflora dal tronco di cm 33; un Alianthus altissima tronco cm 67; una seconda Alianthus altissima, tronco cm 71 e una terza dal tronco di cm 80. Nei giorni successivi, a fronte della segnalazione di un gruppo di cittadini inerente presunti abbattimenti non autorizzati, una pattuglia della Polizia municipale è intervenuta sul posto e ha verificato che al momento del sopralluogo non era in atto nessun taglio degli alberi ma soltanto la pulizia del cortile dalle foglie. Peraltro noi abbiamo il verbale della PM con allegate le foto sia di questo primo sopralluogo, sia di quello successivo.
Il 10 gennaio 2013, il tecnico dell'Unità verde e tutela del suolo, dottor Ulrico Tomba, a seguito di ulteriori sollecitazioni del comitato ha eseguito un sopralluogo - quindi è intervenuta l'Amministrazione - , durante il quale non è stato rilevato nessun abuso sul verde, in quanto non sono state abbattute alberature tutelate, ma solo otto grandi arbusti di Lauroceraso. Giaceva a terra un albero marcio caduto il cui ceppo misura cm 20, con tutta probabilità non si trattava di albero tutelato (forse un acero americano, sottoposto a tutela solo se il tronco supera i 40 cm di diametro) e comunque già in uno stato di deterioramento.
Il 14 gennaio 2013, con un'altra nota, l'Unità verde e tutela ha rilasciato l'autorizzazione all'abbattimento delle alberatura di cui sopra, le quattro che ho identificato prima, per le quali la proprietà aveva presentato regolare istanza, a fronte delle loro precarie condizioni fitovegetative e sanitarie, prescrivendo, come previsto dal regolamento del verde la loro sostituzione attraverso la messa a dimora di altrettanti alberi entro sei mesi dalla dat adi abbattimento delle piante ammalorate. Questo è l'atto ufficiale di risposta a una richiesta formale.
Il 23 gennaio 2013 è stato eseguito dalla Polizia municipale il secondo intervento documentato da un rapporto con una serie numerosa di foto con tutte le piante che sono state trovate abbattuto. Gli agenti hanno preso atto di quanto già visto il 10 gennaio dal tecnico dell'amministrazione (possiamo fornire il verbale).
Sulla conoscenza che abbiamo del patrimonio verde, lei ha fatto riferimento al censimento, vorrei specificare in cosa consiste e quali sono gli elementi che vengono tenuti con esso monitorati. Il censimento risale al 2003 e viene continuamente aggiornato e già conta 100 mila alberi di cui 18.500 sono nelle vie cittadine. Ogni esemplare è già stato referenziato, contraddistinto da un codice numerico, le targhette che vedete sui tronchi, e riportato in una planimetria collegata a uno specifico database gestionale che registra tutte le attività che vengono svolte sotto il profilo manutentivo per ogni albero. In particolare la scheda di ogni albero riguarda: l'ubicazione, la specie botanica, la forma di allevamento, l'altezza, la circonferenza del tronco, l'altezza dell'impalcato, la distanza degli edifici, l'accessibilità, la presenta di tutoraggi, di impianti di irrigazione, di protezioni, lo stato vegetativo generale e se si tratta di pianta monumentale. Dalla consultazione dei dati archiviati nel database è possibile risalire a tutte le attività fatte: messa a dimora, potature, altri interventi colturali, indagini strumentali, dal 2003 ad oggi.
Per concludere, l'ultima domanda riguarda gli eventi imponderabili, la malattia e l'attacco di agenti patogeni (batteri, funghi e virus). Come capita alle persone, anche se monitorati gli alberi possono presentare improvvisamente una situazione patogena, come è il caso dell'albero di piazza Minghetti che dovremo curare con interventi straordinari.
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La stampa riporta la voce allarmata del comitato di via Mezzacosta per l'abbattimento di alberature ad alto fusto, peraltro autorizzate dall'Amministrazione comunale. A questo proposito e visto che, in un passato abbastanza recente, abbiamo fatto una udienza conoscitiva sul Verde pubblico, in cui abbiamo auspicato la ripiantumazione di alberi a bassa allergenicità, si chiede al signor Sindaco e alla Giunta, di sapere la motivazione dell'abbattimento degli alberi e se sia prevista una loro riallocazione; se abbiano intenzione di attuare - nel corso del mandato consigliare - una seria pianificazione del verde pubblico a Bologna e un censimento degli alberi, attraverso un sistema di monitoraggio e valutazione dello stato dell'albero seguendolo nelle varie fasi della sua esistenza, per prevenire malattie e situazioni che conducano all'abbattimento.".
La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
"Premetto che i tre riferimenti che lei ha fatto, a piazza Minghetti, viale Oriani e via Orfeo sono uno diverso dall'altro e mi sembra che vada sottolineato. Oggi la città ha una sensibilità sulle questioni ambientali che porta a mettere tutto assieme e io credo però che il nostro compito, nostro e vostro, di noi che amministriamo, sia quello di capire quali sono le fattispecie.
Rispetto alla questione che riguarda in particolare via Mezzacosta, ripordo qual'è la successione della vicenda che, sottolineo, riguarda degli esemplari in via Valverde 14 che non fanno parte del patrimonio pubblico, questo è già un altro elemento di specificità che non è irrilevante. La richiesta di abbattimento è stata presentata all'Amministrazione comunale così come previsto, a fronte di condizioni vegetative e fitosanitarie delle piante, per ottenere l'autorizzazione.
La cronistoria:
il 10 settembre 2012 è pervenuta al Settore ambiente e verde urbano la segnalazione di una caduta a schianto di un albero che era avvenuta il 3 settembre. L'albero era ubicato a monte subito dopo il cancello della strada che conduce a villa Ghigi. Da un aprima ricognizione effettuata consultando i dati catastali è risultato che l'albero schiantato insisteva su un mappale intestato alla Santa Sede, con sede nella Città del Vaticano, rappresentata a livello locale da Don Ottorino Rizzi, direttore dell'Istituto Santa Cristina di cui è presidente il vescovo di Imola Tommaso Ghirelli. Si è pure effettuato un accertamento sia sul mappale in oggetto che su quello posto sul lato opposto della strada, in gestione al consorzio dei condomini rappresentato dall'amministratore Cristiano Accorsi dello studio Giudice & Accorsi, dove erano presenti diversi alberi di medie e alte dimensioni.
In data 26 settembre con una nota protocollata , l'unità Verde e tutela del suolo ha invitato Don Ottorino Rizzi, direttore dell'Istituto Santa Cristina e il dottor Cristiano Accorsi dello studio Giudice & Accorsi, quindi i legali rappresentanti delle due proprietà interessate, a effettuare una verifica sullo stato di conservazione delle piante ubicate sul fronte strada di via Valverde. A fronte di questa nota monsignor Tommaso Ghirelli richiedeva, con nota protocollata, l'abbattimento di quattro esemplari arborei: una Magnolia grandiflora dal tronco di cm 33; un Alianthus altissima tronco cm 67; una seconda Alianthus altissima, tronco cm 71 e una terza dal tronco di cm 80. Nei giorni successivi, a fronte della segnalazione di un gruppo di cittadini inerente presunti abbattimenti non autorizzati, una pattuglia della Polizia municipale è intervenuta sul posto e ha verificato che al momento del sopralluogo non era in atto nessun taglio degli alberi ma soltanto la pulizia del cortile dalle foglie. Peraltro noi abbiamo il verbale della PM con allegate le foto sia di questo primo sopralluogo, sia di quello successivo.
Il 10 gennaio 2013, il tecnico dell'Unità verde e tutela del suolo, dottor Ulrico Tomba, a seguito di ulteriori sollecitazioni del comitato ha eseguito un sopralluogo - quindi è intervenuta l'Amministrazione - , durante il quale non è stato rilevato nessun abuso sul verde, in quanto non sono state abbattute alberature tutelate, ma solo otto grandi arbusti di Lauroceraso. Giaceva a terra un albero marcio caduto il cui ceppo misura cm 20, con tutta probabilità non si trattava di albero tutelato (forse un acero americano, sottoposto a tutela solo se il tronco supera i 40 cm di diametro) e comunque già in uno stato di deterioramento.
Il 14 gennaio 2013, con un'altra nota, l'Unità verde e tutela ha rilasciato l'autorizzazione all'abbattimento delle alberatura di cui sopra, le quattro che ho identificato prima, per le quali la proprietà aveva presentato regolare istanza, a fronte delle loro precarie condizioni fitovegetative e sanitarie, prescrivendo, come previsto dal regolamento del verde la loro sostituzione attraverso la messa a dimora di altrettanti alberi entro sei mesi dalla dat adi abbattimento delle piante ammalorate. Questo è l'atto ufficiale di risposta a una richiesta formale.
Il 23 gennaio 2013 è stato eseguito dalla Polizia municipale il secondo intervento documentato da un rapporto con una serie numerosa di foto con tutte le piante che sono state trovate abbattuto. Gli agenti hanno preso atto di quanto già visto il 10 gennaio dal tecnico dell'amministrazione (possiamo fornire il verbale).
Sulla conoscenza che abbiamo del patrimonio verde, lei ha fatto riferimento al censimento, vorrei specificare in cosa consiste e quali sono gli elementi che vengono tenuti con esso monitorati. Il censimento risale al 2003 e viene continuamente aggiornato e già conta 100 mila alberi di cui 18.500 sono nelle vie cittadine. Ogni esemplare è già stato referenziato, contraddistinto da un codice numerico, le targhette che vedete sui tronchi, e riportato in una planimetria collegata a uno specifico database gestionale che registra tutte le attività che vengono svolte sotto il profilo manutentivo per ogni albero. In particolare la scheda di ogni albero riguarda: l'ubicazione, la specie botanica, la forma di allevamento, l'altezza, la circonferenza del tronco, l'altezza dell'impalcato, la distanza degli edifici, l'accessibilità, la presenta di tutoraggi, di impianti di irrigazione, di protezioni, lo stato vegetativo generale e se si tratta di pianta monumentale. Dalla consultazione dei dati archiviati nel database è possibile risalire a tutte le attività fatte: messa a dimora, potature, altri interventi colturali, indagini strumentali, dal 2003 ad oggi.
Per concludere, l'ultima domanda riguarda gli eventi imponderabili, la malattia e l'attacco di agenti patogeni (batteri, funghi e virus). Come capita alle persone, anche se monitorati gli alberi possono presentare improvvisamente una situazione patogena, come è il caso dell'albero di piazza Minghetti che dovremo curare con interventi straordinari.
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
A cura di
Piazza Maggiore, 6