QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA SCUOLA DELL'INFANZIA DI VIA DELLE TOVAGLIE
L'assessore Riccardo Malagoli, ha risposto in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord) in merito alla scuola dell'infanzia di via delle Tovaglie.
La domanda del consigliere Bernardini
"Vist...
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L'assessore Riccardo Malagoli, ha risposto in sede di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord) in merito alla scuola dell'infanzia di via delle Tovaglie.
La domanda del consigliere Bernardini
"Visto l'articolo di stampa relativo alla protesta messa in atto da alcuni genitori, si chiede al signor Sindaco quali siano gli intendimenti della Giunta al fine di risolvere la questione che ha provocato la protesta pacifica messa in atto da alcuni genitori dei bambini iscritti alla scuola materna, se ritenga sia il caso di avviare una mappatura dei giochi presenti nei parchi pubblici ma anche nelle scuole al fine di verificarne lo stato di usura".
La risposta dell'assessore Malagoli
"Gentile consigliere Bernardini,
in relazione alla sua domanda di attualità sulla Scuole dell'Infanzia di via Tovaglie, le espongo quanto segue.
In data 29 maggio 2009 è stato stipulato un accordo quadro di carattere patrimoniale fra il Comune di Bologna e la Provincia di Bologna, relativo al complesso monastico di San Procolo, di proprietà della Provincia, in base al quale il soggetto risultato aggiudicatario a seguito dell'asta pubblica per l'alienazione del complesso avrebbe dovuto realizzare, all'interno del medesimo, una struttura edilizia atta ad ospitare servizi per l'infanzia, in sostituzione dei servizi attualmente ubicati in via provvisoria e temporanea nell'edificio.
A seguito dell’esperimento della gara da parte della Provincia di Bologna per l’alienazione del bene, il Comune, utilizzatore degli spazi del complesso destinato a servizi educativi, ha sottoscritto, con la nuova proprietà, un contratto di locazione teso a normare l'utilizzo degli spazi attualmente occupati e l'utilizzo del nuovo complesso da realizzare - Contratto di locazione attuale sede provvisoria e successivo nuovo plesso scolastico redatto il 4 agosto 2011.
La progettazione del nuovo complesso è avvenuta di concerto con gli uffici comunali e nel rispetto dei limiti previsti dal RUE ed elencati nella nota del 7 giugno 2010 P.G. 143228 del Dipartimento Qualità della Città di Bologna – Settore Urbanistica.
I lavori sono regolarmente iniziati e saranno ultimati nei tempi previsti dal citato contratto di locazione. Nel frattempo la proprietà, come previsto dagli accordi, ha attrezzato alcuni spazi all'interno del complesso monastico, adiacenti agli spazi già utilizzati dal Comune di Bologna come sede dei servizi educativi, per ospitare le sezioni di scuola materna, originariamente collocate negli immobili da demolire per permettere la realizzazione di una nuova struttura edilizia, destinata ad ospitare servizi per l'infanzia.
Nel novembre 2013, l’ASL, su incarico della Procura della Repubblica, eseguiva una visita ispettiva ai nidi ed alla scuola dell’infanzia di via Tovaglie, redigendo un verbale con prescrizioni, alle quali l’Amministrazione, di concerto con la proprietà, dava riscontro, segnalando poi all’Asl i provvedimenti adottati che consistevano in alcuni interventi di carattere gestionale e organizzativo ed alcuni interventi edilizi quali:
ripristino dei tratti dissestati del pavimento del porticato, restituendo continuità al fondo;
fornitura e posa di elementi in plastica, tipo “New Jersey”, a spigoli arrotondati in prossimità dei basamenti sbrecciati delle colonne del porticato, a protezione di eventuali cadute dei bambini;
rimozione dei tappeti all’interno dei chiostri e limitazione dell’attività esterna dei bambini ai porticati dei chiostri. E’ risultato infatti impossibile garantire che il deflusso delle acque e di quanto dalle stesse trasportato avvenisse senza contaminare i tappeti o le pavimentazioni dei chiostri. Un intervento di realizzazione di una nuova rete di scolo dovrebbe, infatti, essere autorizzato dalla Soprintendenza, nell’ambito di un progetto più generale con costi e tempi rilevanti ed incompatibili con le esigenze evidenziate dall’ASL.
Nell’impossibilità di adeguare alle prescrizioni dell’ASL, in tempi compatibili con la continuità del servizio, le aree esterne disponibili all’interno dei chiostri, il Comune di Bologna e la proprietà, inoltre, stanno valutando soluzioni alternative di localizzazione dell’attività di scuola e nidi d’infanzia che migliorino le condizioni di fruizione dei servizi aumentando la compatibilità con le attività del vicino cantiere.
Tale attività istruttoria viene concordata con la proprietà.
L’ASL si è espressa favorevolmente in merito all’insieme dei provvedimenti che legittimano l’utilizzo delle strutture scolastiche, ritenendo sufficiente per le attività esterne di scuola dell'infanzia e nidi, in via temporanea, fino alla fine del corrente anno scolastico, l’area a disposizione all’interno dei porticati a corona dei chiostri.
Pur non essendo assolutamente i giochi, intesi come strutture, parte in causa ma le aree destinate alle attività all'aperto, sono comunque a precisare che nell'ambito del patrimonio oggetto di appalto di servizio per la manutenzione del verde pubblico, sono ormai 10 anni che i beni in gestione sono censiti, georeferenziati e trasposti su specifiche planimetrie collegate ad un data base attraverso il quale transitano tutti i flussi informativi legati alla manutenzione: monitoraggi, richieste di intervento, ordini a misura, consuntivazioni.
E' grazie a questi strumenti informatici di assoluta avanguardia e alle prestazioni contrattualmente previste, come per esempio il monitoraggio predittivo e costante, che si può avere un quadro preciso della situazione dei beni oggetto di manutenzione, comprese le strutture ludiche.
Dall'ultimo rilievo, risalente al febbraio 2014, all'interno del verde pubblico comunale di Bologna risultano presenti 1.282 strutture ludiche, di cui 813 in aree verdi ad uso pubblico, parchi e giardini, e 469 in aree scolastiche, ad uso dei soli frequentatori delle scuole.
Per quanto riguarda le strutture che attualmente risultano transennate a causa di ammaloramenti o atti vandalici, sono al momento segnalati complessivamente una dozzina di giochi, messi in sicurezza con transennature in modo da impedirne la fruizione.
Il numero dei giochi interdetti all'uso ha quindi un'incidenza sul totale pari all'1%, è chiaro che tale numero può variare, sopratutto in ragione degli atti vandalici che specie all'interno di parchi e giardini vengono perpetrati con disarmante regolarità.
Vale in ogni caso la pena segnalare che la riparazione delle strutture ludiche attualmente non utilizzabili è comunque programmata, in fase di esecuzione o in attesa della fornitura del materiale necessario al ricambio, per provvedere ai ripristini entro le date di scadenza fissate".
La domanda del consigliere Bernardini
"Visto l'articolo di stampa relativo alla protesta messa in atto da alcuni genitori, si chiede al signor Sindaco quali siano gli intendimenti della Giunta al fine di risolvere la questione che ha provocato la protesta pacifica messa in atto da alcuni genitori dei bambini iscritti alla scuola materna, se ritenga sia il caso di avviare una mappatura dei giochi presenti nei parchi pubblici ma anche nelle scuole al fine di verificarne lo stato di usura".
La risposta dell'assessore Malagoli
"Gentile consigliere Bernardini,
in relazione alla sua domanda di attualità sulla Scuole dell'Infanzia di via Tovaglie, le espongo quanto segue.
In data 29 maggio 2009 è stato stipulato un accordo quadro di carattere patrimoniale fra il Comune di Bologna e la Provincia di Bologna, relativo al complesso monastico di San Procolo, di proprietà della Provincia, in base al quale il soggetto risultato aggiudicatario a seguito dell'asta pubblica per l'alienazione del complesso avrebbe dovuto realizzare, all'interno del medesimo, una struttura edilizia atta ad ospitare servizi per l'infanzia, in sostituzione dei servizi attualmente ubicati in via provvisoria e temporanea nell'edificio.
A seguito dell’esperimento della gara da parte della Provincia di Bologna per l’alienazione del bene, il Comune, utilizzatore degli spazi del complesso destinato a servizi educativi, ha sottoscritto, con la nuova proprietà, un contratto di locazione teso a normare l'utilizzo degli spazi attualmente occupati e l'utilizzo del nuovo complesso da realizzare - Contratto di locazione attuale sede provvisoria e successivo nuovo plesso scolastico redatto il 4 agosto 2011.
La progettazione del nuovo complesso è avvenuta di concerto con gli uffici comunali e nel rispetto dei limiti previsti dal RUE ed elencati nella nota del 7 giugno 2010 P.G. 143228 del Dipartimento Qualità della Città di Bologna – Settore Urbanistica.
I lavori sono regolarmente iniziati e saranno ultimati nei tempi previsti dal citato contratto di locazione. Nel frattempo la proprietà, come previsto dagli accordi, ha attrezzato alcuni spazi all'interno del complesso monastico, adiacenti agli spazi già utilizzati dal Comune di Bologna come sede dei servizi educativi, per ospitare le sezioni di scuola materna, originariamente collocate negli immobili da demolire per permettere la realizzazione di una nuova struttura edilizia, destinata ad ospitare servizi per l'infanzia.
Nel novembre 2013, l’ASL, su incarico della Procura della Repubblica, eseguiva una visita ispettiva ai nidi ed alla scuola dell’infanzia di via Tovaglie, redigendo un verbale con prescrizioni, alle quali l’Amministrazione, di concerto con la proprietà, dava riscontro, segnalando poi all’Asl i provvedimenti adottati che consistevano in alcuni interventi di carattere gestionale e organizzativo ed alcuni interventi edilizi quali:
ripristino dei tratti dissestati del pavimento del porticato, restituendo continuità al fondo;
fornitura e posa di elementi in plastica, tipo “New Jersey”, a spigoli arrotondati in prossimità dei basamenti sbrecciati delle colonne del porticato, a protezione di eventuali cadute dei bambini;
rimozione dei tappeti all’interno dei chiostri e limitazione dell’attività esterna dei bambini ai porticati dei chiostri. E’ risultato infatti impossibile garantire che il deflusso delle acque e di quanto dalle stesse trasportato avvenisse senza contaminare i tappeti o le pavimentazioni dei chiostri. Un intervento di realizzazione di una nuova rete di scolo dovrebbe, infatti, essere autorizzato dalla Soprintendenza, nell’ambito di un progetto più generale con costi e tempi rilevanti ed incompatibili con le esigenze evidenziate dall’ASL.
Nell’impossibilità di adeguare alle prescrizioni dell’ASL, in tempi compatibili con la continuità del servizio, le aree esterne disponibili all’interno dei chiostri, il Comune di Bologna e la proprietà, inoltre, stanno valutando soluzioni alternative di localizzazione dell’attività di scuola e nidi d’infanzia che migliorino le condizioni di fruizione dei servizi aumentando la compatibilità con le attività del vicino cantiere.
Tale attività istruttoria viene concordata con la proprietà.
L’ASL si è espressa favorevolmente in merito all’insieme dei provvedimenti che legittimano l’utilizzo delle strutture scolastiche, ritenendo sufficiente per le attività esterne di scuola dell'infanzia e nidi, in via temporanea, fino alla fine del corrente anno scolastico, l’area a disposizione all’interno dei porticati a corona dei chiostri.
Pur non essendo assolutamente i giochi, intesi come strutture, parte in causa ma le aree destinate alle attività all'aperto, sono comunque a precisare che nell'ambito del patrimonio oggetto di appalto di servizio per la manutenzione del verde pubblico, sono ormai 10 anni che i beni in gestione sono censiti, georeferenziati e trasposti su specifiche planimetrie collegate ad un data base attraverso il quale transitano tutti i flussi informativi legati alla manutenzione: monitoraggi, richieste di intervento, ordini a misura, consuntivazioni.
E' grazie a questi strumenti informatici di assoluta avanguardia e alle prestazioni contrattualmente previste, come per esempio il monitoraggio predittivo e costante, che si può avere un quadro preciso della situazione dei beni oggetto di manutenzione, comprese le strutture ludiche.
Dall'ultimo rilievo, risalente al febbraio 2014, all'interno del verde pubblico comunale di Bologna risultano presenti 1.282 strutture ludiche, di cui 813 in aree verdi ad uso pubblico, parchi e giardini, e 469 in aree scolastiche, ad uso dei soli frequentatori delle scuole.
Per quanto riguarda le strutture che attualmente risultano transennate a causa di ammaloramenti o atti vandalici, sono al momento segnalati complessivamente una dozzina di giochi, messi in sicurezza con transennature in modo da impedirne la fruizione.
Il numero dei giochi interdetti all'uso ha quindi un'incidenza sul totale pari all'1%, è chiaro che tale numero può variare, sopratutto in ragione degli atti vandalici che specie all'interno di parchi e giardini vengono perpetrati con disarmante regolarità.
Vale in ogni caso la pena segnalare che la riparazione delle strutture ludiche attualmente non utilizzabili è comunque programmata, in fase di esecuzione o in attesa della fornitura del materiale necessario al ricambio, per provvedere ai ripristini entro le date di scadenza fissate".
A cura di
Piazza Maggiore, 6