QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA SCELTA COMPIUTA DAL COMUNE DI SOGLIANO SUL RUBICONE IN MATERIA DI RIFIUTI


L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto oggi in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla scelta compiuta dal Comune di Sogliano sul Rubicone in materia di rifiuti.

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L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto oggi in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla scelta compiuta dal Comune di Sogliano sul Rubicone in materia di rifiuti.

La domanda della consigliera Borgonzoni:

"Visto l'articolo di stampa di seguito allegato - relativa al caso di Sogliano al Rubicone - chiede al Signor Sindaco e alla Giunta:
se non ritenga la scelta compiuta dal Comune di Sogliano al Rubicone, di sacrificare uno dei suoi calanchi a una discarica da cui oggi producono energia da biogas, sia stata una scelta lungimirante che oggi permette ai cittadini di Sogliano al Rubicone di godere di una serie di benefici che altri cittadini non hanno;
se l'esperienza compiuta da tale cittadina si può realizzare anche sotto forma diversa (non centrale biogas) nella nostra città oppure se ciò non è possibile ed in quest'ultimo caso si chiede di conoscerne i motivi ;
se l'Amministrazione ha intenzione di andare nella direzione "comune rifiuti zero" come già accade in altre realtà nazionali e non solo, con quali tempistiche e in che modo;
se non ritiene che per attivare e successivamente incentivare la raccolta nelle stazioni ecologiche dei rifiuti riciclabili si potrebbero valutare buoni sconto sulla tassa stessa dei rifiuti.

La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:

"Sull'esperienza del comune di Sogliano al Rubicone, credo che abbiano dato la priorità a questioni che non attengono all'ambiente, cosa che evidentemente occorrerebbe approfondire, conoscendo esattamente quale sia la situazione in quel Comune. Infatti, vorrei richiamare la questione delle discariche e in particolare quella dei calanchi, che sono stati in questa esperienza associati per ottenere la produzione di biogas.

Per quanto attiene alle discariche, c'è un decreto legge del 2006 con successive integrazioni e modificazioni che, recependo le Direttive europee in materia, dispone dei limiti molto severi allo smaltimento in discarica, che non dovrebbe più essere consentito per i danni d'inquinamento da esso indotto. Noi siamo in questa prospettiva, già ripresa dalla nostra regione che, a seguito di questo intervento legislativo, è l'ente preposto alla redazione e approvazione dei "Piani regionali di gestione dei rifiuti", quali strumenti di pianificazione di tutte le attività che riguardano il ciclo dei rifiuti stessi, previo parere dei Comuni. Ora, l'obiettivo, la linea di indirizzo è di andare verso l'eliminazione delle discariche, non la loro creazione. In questo senso si è mosso da tempo il Comune di Bologna e continuerà così. Quindi le discariche vanno a sparire e non a essere create, ancorché sia possibile la produzione di biogas.

Ancor più in particolare, poiché nell'esempio citato si tratta di una discarica in zona calanchiva, vorrei richiamare come a Bologna e nella provincia ci atteggiamo nei confronti di questa condizione territoriale.
I calanchi sono considerati degli elementi naturali e paesaggistici tutelati. Li tutela sia il quadro normativo del Piano Strutturale all'articolo 13 comma 2, sia il Piano strutturale provinciale. In particolare, recita il comma 2: "sui calanchi sono consentite esclusivamente le opere e le attività volte al miglioramento dell'assetto idrogeologico non in contrasto con eventuali aspetti naturalistici e paesaggistici e quelle volte alla conservazione di tali aspetti". La conservazione degli aspetti naturalistici e paesaggistici di questi che sono giudicati elementi morfologici che contribuiscono alla definizione delle particolarità paesaggistico ambientali della collina, si ritiene che sia preminente e prioritaria, per cui "è vietata qualsiasi forma di utilizzazione della vegetazione forestale insediatasi naturalmente, in quanto avente funzione protettiva e idrogeologica". Quindi c'è un'attribuzione di valore, e c'è un'indicazione precisa sulle tutele che vanno ad investire la vegetazione. Questo viene ripreso nel nostro Piano Strutturale quasi con gli stessi argomenti e parole, che si trovano anche nell'articolo 7.6 del PTCP dedicato a crinali, calanchi e dossi.
Queste sono le duplici motivazioni di natura ambientale riferite alla discarica da un lato, in quanto elemento profondamente inquinante i suoli, e per decenni, dall'altra i calanchi, come elemento da tutelare, caratteristico del nostro paesaggio collinare, per dire che la soluzione adottata da quel Comune no può essere presa in considerazione.

Lei allargava poi la sua domanda per avere indicazioni circa l'atteggiamento del Comune di Bologna verso la prospettiva "comune rifiuti zero".
A questo riguardo le devo dire che già il Piano di Sviluppo 2012 - 2016 del Comune dedicava ampio spazio alle strategie che l'amministrazione intende porre in essere per migliorare le performance cittadine. Queste si stanno già attuando a partire dalla raccolta differenziata di carta e plastica in centro storico di cui abbiamo parlato più volte, ma sono in corso la progettazione e la rivisitazione del sistema di raccolta in tutto il centro con isole interrate, ma anche la realizzazione di nuovo centri, le cosiddette stazioni ecologiche attrezzate, e progetti e accordi specifici con i grandi produttori di rifiuti mirati al recupero in aree specifiche, modulando il servizio di raccolta differenziata anche nelle aree periferiche e allargando il sistema del porta a porta.
Una mappa e un programma di azioni tutte in corso.

Si informa inoltre che il nuovo regolamento di applicazione della TARES, il tributo che sostituirà la TARSU che si sta emanando, prevede espressamente la corresponsione di riduzioni per tutte le frazioni di rifiuto che verranno conferite alla stazione ecologica attrezzata dai cittadini, ed è questa la ragione pre cui se ne apriranno di nuove: una in primavera al CAAB, un'altra è in progettazione su via ferrarese e si sta cercando una terza a coprire la zona sud orientale della città, così da avere una rete che nel complesso sarà costituita da 6 grandi stazioni ecologiche, dove potranno essere conferiti rifiuti che con un sistema dedicato saranno contabilizzati e sulla base di questo potrà essere riconosciuto uno sconto all'utente con l'importo corrispondente sulla TARES.

Oltre a questo delle stazioni ecologiche che è già in funzione, sono allo studio altri sistemi per fare in modo che il conferimento dei rifiuti trovi una compensazione nell'abbattimento del costo della tassa e che abbiano lo stesso carattere di pari opportunità per tutti i cittadini".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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