QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA PISCINA DELLO STADIO


L'assessore allo Sport, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Scarano (Lega N) sulla ristrutturazione della piscina dello stadio.

Domanda d'attualità della consigliera Scarano:

"La stampa riporta la notizi...

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L'assessore allo Sport, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Scarano (Lega N) sulla ristrutturazione della piscina dello stadio.

Domanda d'attualità della consigliera Scarano:

"La stampa riporta la notizia della spaventosa lunghezza dei tempi di ristrutturazione della piscina dello Stadio che avrebbe dovuto essere consegnata già da tempo; a questo proposito, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
se non ritengano piuttosto obsoleto e alquanto degradato il patrimonio sportivo comunale e se non ritengano che si dovrebbe dare una accelerazione ai lavori della piscina olimpionica;
se sia vero quanto riportato dalla stampa, in relazione ai fondi trovati dall'assessore Rizzo Nervo, visto che nel piano degli investimenti è scritto che, nel corso del 2014, sono stanziati 400 mila euro per ricorso al mutuo e altrettanti per economie e non sono declinati, nello specifico, le destinazioni degli stessi e se i fondi trovati siano ulteriori rispetto a quelli ivi iscritti a bilancio".

Risposta dell'assessore Rizzo Nervo:

"Rispondo alla sua domanda articolata sia rispetto al fatto che numerosi impianti siano obsoleti e abbiano bisogno di interventi manutentivi sia nello specifico della piscina Carmen Longo che in generale sul piano di investimento nello sport.
Il patrimonio sportivo comunale, soprattutto alcuni impianti, non gode effettivamente di uno stato manutentivo eccellente. Questo non perché vi siano state necessariamente delle cattive manutenzioni, ma perché l'intero patrimonio sportivo d'impiantistica comunale è stato pensato e realizzato tutto nello stesso periodo e oggi, dopo un po' di anni, comincia a mostrare segni a volte evidenti di difficoltà. Va però ricordato che i contratti di concessione e gestioni, prevedono a carico del concessionario la manutenzione ordinaria, come definito nell'allegato al Regolamento degli impianti sportivi, che, se correttamente eseguita, annulla quasi totalmente gli interventi di manutenzione straordinaria, ovviamente non interrompendo quello che dicevo prima, il degrado naturale delle strutture.
Anche le concessioni in uso prevedono una serie di interventi di riparazione di entità inferiore e anche questi se eseguiti puntualmente riuscirebbero a salvaguardare le strutture.
L'Amministrazione comunale comunque cerca di intervenire mediante il Settore edilizia pubblica e manutenzione in modo da mantenere sempre la piena sicurezza dei luoghi, oltre ad aver messo a disposizione risorse per progetti di manutenzione straordinaria.
Va inoltre segnalato che molti impianti sportivi sono oggetto di continui atti vandalici che producono spesso danni significativi alla struttura. Rispetto a questo, stiamo elaborando assieme alla Consulta dello sport e al gruppo della COS che si sta occupando di impianti sportivi un rafforzamento, che poi dovrà essere tradotto nel Regolamento sugli impianti sportivi e quindi sottoposto al vaglio del Consiglio comunale, del controllo sulla effettiva realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria da parte dei gestori, oltre alla realizzazione di una sorta di libretto dell'impianto che non ripresenti ogni volta che si fa un bando la necessità di ripartire da zero, senza poter valutare se è stato gestito bene o male. Credo che sarebbe necessario anche individuare anche strumenti di valorizzazione e penalizzazione dei gestori in base alla capacità o meno di manutenzione degli impianti in modo corretto. Ci stiamo lavorando e ne parleremo presto in Consiglio.

Per quanto concerne la piscina Carmen Longo, i lavori di ristrutturazione e completamento della piscina a copertura mobile sono iniziati il primo luglio 2013, dopo aver reperito le risorse e affidato i lavori che porteranno alla riapertura della piscina. La vicenda della piscina a mio parere, nel momento in cui è stata fatta la scelta di ristrutturare quella piscina e non di costruirne una nuova, forse è stata oggetto di una sottovalutazione, visto che sono passati dieci anni con la piscina chiusa e la mole di investimenti con i quali si poteva forse immaginare più di una piscina nuova. Ma non voglio introdurre elementi di polemica, ma chiarire il contesto.

La fine dei lavori è prevista contrattualmente per il 5 giugno 2015 ed è prevista anche una penale in capo al soggetto realizzatore dell'opera, in caso di prolungamento dei lavori oltre questa data. Terminati i lavori, per la riapertura dell'impianto sono contrattualmente previsti alcuni mesi per le operazioni di collaudo e consegna. Il contratto è stato stipulato il 20 maggio 2013 con l'ATI (Associazione Temporanea d'Impresa) costituita da Gianni Benvenuto Spa di Cernobbio e COGEI Costruzioni Srl di Bologna.
In merito alla durata dei lavori, detto che il progettista ne fa un'approfondita valutazione in fase di elaborazione del progetto, si segnala che l'impresa appaltatrice con il cronoprogramma che ha presentato per la stipula del contratto ne ha confermato la previsione che dicevo prima.
Va ricordato che la gestione e l'organizzazione del cantiere e quindi la programmazione dei lavori, sebbene debbano essere preventivamente concordate e approvate dalla Direzione dei lavori, avendo essa le funzioni di controllo dello stato di avanzamento e del rispetto dei tempi pattuiti, è in capo all'impresa.

Il capitolato speciale d'appalto e quindi il contratto, non contemplano a oggi un premio di accelerazione in caso di consegna anticipata. Premio che avrebbe comportato dei costi aggiuntivi per l'Amministrazione comunale e che sarebbe stato eventualmente da prevedere in fase di elaborazione dei progetti esecutivi, prima di dare avvio alle procedure di gara. Per completezza, si segnala che solo in pochi casi questa forma di incentivo è stata prevista in passato e per un cantiere complesso come quello in oggetto si è ritenuto opportuno di escluderla. Si devono tenere presenti alcune problematiche e criticità che il cantiere ha affrontato e con le quali deve coesistere: dalle limitazioni e interferenze imposte dalle attività dello stadio - il campionato di calcio del Bologna, i concerti e altre attività- e della piscina coperta da 25 metri a fianco, agli aspetti logistici legati alla particolarità della zona, ai temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ai numerosi enti che si sono espressi sul progetto e sono preposti al controllo: la Sovrintendenza, la Commissione qualità artitettonica, l'Asl, l'Arpa, Hera, Enel e il Coni. Proprio la natura stessa dell'intervento intorno ad una piscina prevedono l'espressione di pareri da parte di tutti questi soggetti, che devono dare la validazione rispetto alla struttura sportiva, come il Coni, sia quelli che devono vagliare e garantire la salubrità delle acque secondo le previsioni Asl e Arpa. Anche per questo era abbastanza inutile immaginare di spendere una cifra sulla clausola di accelerazione dei lavori.

Per quanto riguarda il piano di investimenti, ora non ho presente a quale mia dichiarazione faccia riferimento, ma chiarisco ulteriormente dicendo che in esso è previsto ciò che fin dall'inizio avevo prospettato: cioè investire in manutenzione straordinaria, 1 milione di euro all'anno per gli impianti sportivi e la loro messa a norma. Oltre a prevedere nel piano degli investimento questa cifra annuale, è stato approvato e aggiudicato l'intervento di importo complessivo di 1 milione che prevede interventi in 14 centri sportivi, finanziato mediante operazione di mutuo contratto nel 2012 - quindi è il milione del 2012- ed è stato inoltre approvato e aggiudicato un intervento d'importo complessivo di 500 mila euro che prevede interventi in altri 8 impianti sportivi e in 5 palestre scolastiche, finanziato mediante l'operazione di mutuo 2013. Per il 2013 sono 500 mila euro perché abbiamo approvato il Bilancio in fase avanzata dell'anno e quindi abbiamo valutato che non saremmo riusciti a progettare e impegnare l'intero milione. I 500.000 euro mancanti nel 2013 verranno recuperati nei successivi tre anni d'esercizio. Entrambi i cantieri avranno inizio ad aprile 2014.

E' inoltre previsto all'interno del Piano di investimenti 2014 un ulteriore intervento da finanziarsi per 500 mila euro mediante operazione di mutuo da contrarre e per altri 500 mila euro mediante altri finanziamenti. Quindi il milione del 2014. Il progetto in fase di redazione riguarderà principalmente interventi di manutenzione straordinaria impiantistici, idrici, termici, elettrici, anche per mettere a norma i nostri impianti, non tutti lo sono, e interventi per l'eliminazione di criticità in modo da garantire piena agibilità degli impianti sportivi oltre a ulteriori interventi ritenuti necessari.
Questo è il quadro degli investimenti: un milione di euro all'anno, 1,5 milioni già assegnati con i cantieri che partiranno nell'aprile 2014.

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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