QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA RIDUZIONE DI ALCUNE LINEE DI BUS DA PARTE DI TPER


L'assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Andrea Colombo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini e Massimo Bugani.

La domanda d'attualità del consigliere Tomassini (FI-Pdl):

"Chiede al Sindaco di sapere se...

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L'assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Andrea Colombo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini e Massimo Bugani.

La domanda d'attualità del consigliere Tomassini (FI-Pdl):

"Chiede al Sindaco di sapere se sia a conoscenza del taglio di linee e corse dei mezzi di ATC nei giorni festivi e di conoscerne le motivazioni".

La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S):

"Viste le notizie apparse sulla stampa in merito alla soppressione di alcune linee di bus da parte di TPER, pone la seguente domanda d'attualità per sapere qual è il giudizio dell'Assessore su questa decisione e quali ricadute potrà avere sul servizio".

La risposta dell'assessore Colombo:

"Colgo l'occasione anche per augurare al consiglio un buon anno nuovo visto che è la prima seduta in cui ci ritroviamo. I due temi posti dai consiglieri riguardano l'efficienza del servizio di trasporto pubblico rispetto alle esigenze dei cittadini bolognesi, sia in un caso specifico come la notte di Capodanno, sia in termini generali rispetto invece in particolare al tema di alcune linee nei giorni festivi. Per quanto riguarda la domanda del consigliere Tomassini, credo sia importante sottolineare come negli ultimi due anni grazie ad un forte investimento da parte dell'Amministrazione comunale, sotto la regia e la guida dell'assessore Ronchi, il Capodanno bolognese in piazza abbia senza dubbio ritrovato una sua centralità nella serie di eventi di aggregazione sociale e culturale della città come non accadeva oggettivamente da tempo nel senso che la piazza è ritornata finalmente ad essere un luogo attrattivo per tanti bolognesi, famiglie, giovani, persone straniere, in condizioni sicuramente di maggiore sicurezza ed ordine rispetto al passato ed anche con un'offerta culturale che, pur con un forte mantenimento di costi, ha puntato molto sull'attrattività della piazza, di Bologna nei confronti di persone che nella nostra città vivono ma anche dall'esterno.
Questo ha comportato negli ultimi due anni rispetto al passato un significativo aumento in effetti delle persone che l'ultimo dell'anno decidono di passare il passaggio al nuovo anno in piazza maggiore.
Da questo punto di vista non c'è dubbio che l'esperienza, in particolare di quest'anno, in cui ancor più si è registrata questa forte partecipazione popolare al Capodanno in piazza, richieda una progressiva messa a regime di tutto il sistema organizzativo e con l'assessore Ronchi siamo assolutamente impegnati a migliorare anche quegli aspetti che si sono dimostrati sopratutto quest'anno come necessitanti di ulteriori miglioramenti e affinamenti. Da questo punto di vista sicuramente, per quanto riguarda il Capodanno 2014, ci sarà modo di migliorare il servizio di trasporto pubblico, sia quello di linea, tramite l'opportuna interlocuzione con Tper - che peraltro già in altre occasioni come il concerto in ricordo di Lucio Dalla ha permesso di evitare ogni polemica e sopratutto di offrire un servizio oltre quello ordinario notturno ai bolognesi che erano accorsi in piazza - sia il trasporto non di linea tramite anche qui i necessari contatti con le centrali radiotaxi che possano essere massimamente coinvolte nell'offrire un servizio ad alta intensità nella notte di Capodanno. Quindi da questo punto di vista ci sono tutte le condizioni per tenere conto che sopratutto dopo l'anno scorso, questo Capodanno ha rappresentato - crediamo definitivamente - la svolta verso il ritorno dei bolognesi in piazza e quindi una volta che è stata adeguata l'offerta anche culturale, sociale e che si è verificato, che c'è una risposta da parte della città, sarà possibile anche sui servizi di trasporto pubblico affinare definitivamente la necessaria organizzazione.
Riguardo invece la domanda del consigliere Bugani che si riferisce ad un articolo di giornale online sulle corse della linea 33 durante i festivi, va ricordato innanzitutto il quadro entro cui ci muoviamo più volte ricordato all'interno di quest'area che è quello del contratto di servizio del trasporto pubblico locale che prevedeva per lo scorso 1 agosto l'entrata in vigore di rilevanti aumenti tariffari per l'utenza. Ricorderete che la proposta che la Giunta si sentì di avanzare nelle sue negoziazioni con Tper fu quella di non adempiere a quella clausola contrattuale di adeguamento Istat solo ed esclusivamente a biglietti e abbonamenti bus, ma bensì di ridurre l'impatto di quell'adeguamento all'indice inflattivo tramite un mix di tre azioni: 1) efficientamento interno all'azienda, 2) alcuni aumenti tariffari ma di misura ben inferiore che un'applicazione acritica del contratto avrebbe comportato e 3) una manovra di rimodulazione dei servizi col minimo impatto possibile sull'utenza. Il mix di queste tre azioni permise in particolare di ottenere, a nostro avviso, un risultato molto importante, cioé quello di ritoccare soltanto di dieci centesimi il biglietto di corsa semplice da un euro e venti a un euro e trenta con il contestuale aumento della durata da 60 a 75 minuti e sopratutto permise di tenere bloccati i prezzi degli abbinamenti che riteniamo un segnale fondamentale nell'ottica di favorire una sempre maggiore fidelizzazione all'uso del trasporto pubblico. La contropartita - se così poso dire - per non avere aumentato di più il biglietto e per non avere aumentato gli abbonamenti, è rappresentata da un piano di rimodulazione e riorganizzazione dei servizi che è entrato in vigore lo scorso primo novembre. Questo piano di rimodulazione e riorganizzazione dei servizi ha previsto una serie di razionalizzazioni che puntano sopratutto ma non esclusivamente a due obiettivi. Primo eliminare eventuali sovrapposizioni e duplicazioni di linea e secondo a tenere conto nell'entità e densità delle corse dell'effettiva utenza registrata. Da questo punto di vista alcune operazioni importanti sono state già messe in campo senza particolare impatto sull'utenza - almeno a quanto risulta a noi e a Tper. Sotto il primo obiettivo è stata razionalizzata la linea 30, 17, le navette A e B, in sostanza è stata soppressa la linea 17 ed è stata sostituita da un prolungamento della linea 30, come era già stato positivamente sperimentato durante i TDays, diciamo che si è stabilizzata la misura durante tutta la settimana.
Questo ad esempio ha permesso di disimpegnare una cifra corrispondente a oltre 400 000 euro con disguidi quasi nulli per l'utenza. Penso ci sia stato un po' di disorientamento iniziale nonostante fosse stata convocata un'assemblea pubblica tenuta presso il quartiere Navile e - mi permetto di dire - forse un po' di disagio emotivo a pensare che la linea 17 non esiste più ma nella sostanza poco è cambiato nelle abitudini dei cittadini. Per avere un'idea, oltre 400 000 euro sono la cifra necessaria a tenere bloccati gli aumenti sugli abbonamenti mensili quindi con una rimodulazione di modesto impatto sui cittadini, quasi nullo, siamo in realtà riusciti a far si che quelle decine di migliaia di abbonamenti che ogni anno vengono acquistati rimanessero allo stesso prezzo dell'anno scorso, mi sembra di ricordare che la cifra esatta è attorno ai 480 000 euro.
Questo proprio per spiegare dal punto di vista pratico cosa vuol dire efficientamento, rimodulazione e quali sono i margini e gli obiettivi che si riescono a ricavare e a raggiungere.Un'altra misura invece riguarda alcuni ritocchi alla frequenza di alcune linee. Questo è avvenuto in particolare sulle circolari, 32, 33, 38, 39 In particolare colgo l'occasione per fare il punto della situazione in aula. La 38 -39 ha avuto un ritocco delle frequenze che in realtà ha tenuto conto solo di due fattori, uno del fatto che siano tra le linee meno utilizzate della città e secondo hanno un giro talmente tortuoso che in realtà la tabella oraria non veniva mai rispettata. Da questo punto di vista abbiamo ritenuto fosse utile innalzare di circa 5 minuti la frequenza, che può apparire un peggioramento del servizio ma che, da un lato tiene conto di quanto queste linee sono utilizzate - e in tempio di spending review e di scarse risorse finanziarie è purtroppo inevitabile fare anche queste riflessioni - dall'altro lato ha consentito però di regolarizzare il servizio che non rispettava mai gli orari esposti da tabella oraria alle fermate. Un'altra operazione e vengo infine alla sua domanda ha riguardato le circolari ed in particolare la linea 32-33 nei giorni festivi già tenuto conto di un'utenza sicuramente più bassa la linea 32 non è attiva, rimane la linea 33 attiva sui viali e quindi c'è già storicamente una riduzione del servizio che tiene conto della riduzione del servizio che viene fatto. L'ulteriore misura che è stata concordata con Tper e che è stata implementata a partire sempre da novembre e quindi in realtà son già circa due mesi che la cosa esisteva e devo dire che non abbiamo avuto finora - tranne quest'articolo che lei cita - particolari segnalazioni, riguarda una diminuzione della frequenza in alcune fasce orarie limitate della domenica, tra le ore 16 e le ore 20. Quindi è stata una modulazione assolutamente selettiva su una linea che oggettivamente non poteva essere soppressa perché è l'unica attualmente esistente sui Viali ma si è tenuto conto che sull'arco delle ore di servizio tra le 16 e le 20 sulla base della rilevazione dei passeggeri in salita e discesa compita da Tper e SRM erano le fasce orarie con minore utenza rispetto a un'utenza già ridotta in generale la domenica che aveva portato anni e anni fa a una sospensione della linea 32. Quindi è assolutamente comprensibile il disagio che alcuni cittadini possono patire rispetto al fatto che da una frequenza di circa 15 minuti si sia passati a una frequenza di circa 20 minuti perché è evidente che se capita di arrivare un minuto dopo c'è da aspettare un quarto d'ora, è chiaro che la tecnica ci insegna che da l punto di vista trasportistico non bisogna considerare ne' l'estremo positivo ne' quello negativo, ma di prendere la mediano, diciamo che in media l'attesa è la metà della frequenza, di dieci minuti che considerando un servizio urbano, un servizio di una linea con tutto il rispetto non portante e considerando tutte le altre osservazioni la frequenza di dieci minuti ci sembra ragionevole nel contesto generale che richiamavo sull'operazione che si è fatta a Bologna e sul contesto generale di livello nazionale che vede - come noto - aziende di trasporto pubblico fallite o in fallimento o tagli del 25 % lineari delle corse come è avvenuto ad esempio a Torino.
Da un lato noi garantiamo che sia una misura ragionevole nel contesto complessivo, dall'altro lato comprendiamo che queste piccole modifiche comunque per un servizio che complessivamente funziona e per una città che giustamente sia aspetta sempre il massimo dalla sua amministrazione, dalla sua azienda di trasporto pubblico può essere percepito come un piccolo peggioramenteo del servizio a fronte però - e per questo lo riteniamo sostenibile - del vantaggio che ha portato su una platea molto più ampia di utenti dal punto di vista paritario e a fronte dellecondizioni generali di contesot che ricordavo".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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