QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA RECENTE SCOSSA SISMICA FRA BOLOGNA E FIRENZE


L'assessore alla Protezione civile, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sulla recente scossa sismica sull'Appennino.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
"A seguito dell'evento sismico,...

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L'assessore alla Protezione civile, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sulla recente scossa sismica sull'Appennino.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
"A seguito dell'evento sismico, avvertito fortemente anche in città, chiede all'Amministrazione se risultano nella stessa eventuali danneggiamenti e nel caso quali.
Inoltre, chiede quali siano le procedure di controllo che vengono attuate e in quali tempi e chi siano i responsabili del procedimento.
Infine, chiede quali siano i riferimenti comunali per i cittadini che abbiano dei problemi da segnalare o per i quali chiedere aiuto, e quali siano le informazioni e con quali modalità vengano diffuse su questi temi e se non si pensi debbano essere impostate più efficacemente, magari predisponendo una rete informativa di base e diffusa".

Risposta dell'assessore Malagoli
Gentile consigliere Carella,
Lo sciame sismico, seguito alle scosse principali, costituito da 19 scosse avvenute tra le ore 19,14 del 17 febbraio e le ore 4,48 del 18 febbraio, tutte con valori di magnitudo andanti da 2 a 2.5, non sono state pressoché avvertite se non, come diceva lei, ai piani più alti degli stabili.
Dalle informazioni assunte presso il Centro Operativo Regionale dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile in data 18 febbraio, verso le ore 16,20 circa, è emerso che la popolazione non ha telefonato e gli stessi Vigili del Fuoco, sempre per Bologna, hanno ricevuto delle semplici telefonate di richiesta di informazioni circa quanto percepito, ma nessuna richiesta di intervento per danni.
La stessa Centrale Radio Operativa della Polizia Municipale, con la quale il Responsabile di Protezione Civile del Comune di Bologna era in contatto, al momento dell'accadimento non ha ricevuto particolari telefonate o segnalazioni di danni e, alle ore 16,30 del 18 febbraio, la Centrale stessa confermava di non avere nulla agli atti in merito a danni od incidenti la cui causa possa risalire alle scosse telluriche avvenute la sera precedente, in particolare a quella di magnitudo 3.9.
Si aggiunge che, limitatamente al territorio di Bologna, non sono stati avvertiti, come li definisce la stampa, i "boati" che precedono nell'immediato la scossa tellurica, così come è avvenuto nei territori prossimi all'epicentro.

In merito alle procedure di controllo, va ricordato che il rischio sismico non è prevedibile, per cui l'organizzazione dei soccorsi e dei controlli necessari per il loro coordinamento è concomitante con l'evento; nell'ipotesi di accadimento, a livello locale e provinciale, si potranno attivare, tenuto conto della gravità, il Centro Operativo Comunale oppure il Centro Operativo Misto e, comunque il Centro Coordinamento Soccorsi a cura della locale Prefettura, fino a cessata emergenza. A tali organismi spetterà decidere la tipologia del controllo ed il modus operandi dello stesso. Il Centro Coordinamento Soccorsi fungerà da punto di riferimento - informativo ed operativo - territoriale per il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio cosicché, quest'ultimo, potrà decidere di intervenire creando un organismo di coordinamento, meglio conosciuto come DICOMAC - Direzione Comando e Controllo. Questa ultima ipotesi viene presa in considerazione quando l'evento accaduto, in base alla Legge 225 del 1992, viene classificato di tipo "C", ovvero di interesse nazionale, così come avvenuto, ad esempio, per il terremoto del maggio 2012.

Posto ciò, si rappresenta quanto segue:
a) controllo di primo intervento e verifica immediata a seguito della scossa tellurica. Senza entrare in dettagli di natura tecnica, si tratta di un controllo diretto ad individuare le situazioni critiche in cui le persone - ed anche gli animali -, causa crolli od altre situazioni pericolose, debbono essere immediatamente salvati, ovvero messi in sicurezza, trasportati via dal luogo in cui si trovano. E', ad esempio, il caso in cui la persona sia rimasta sotto le macerie. Chiaramente in tale ipotesi, per il controllo, saranno impiegate le Forze di Polizia tradizionali e Locali, i Vigili del Fuoco, i Volontari di Protezione Civile che supporteranno le forze predette, così come il 118, per quanto concerne gli aspetti sanitari;

b) in seconda battuta, i controlli riguarderanno la città in quanto tale per cui dovranno essere compiuti da tecnici esperti ed abilitati, gestiti - in caso di creazione del COC - dalla Funzione Tecnico Scientifica e Pianificazione del COC ovvero, più semplicemente, in relazione alla struttura organizzativa in essere, dal Responsabile del Dipartimento Cura e Qualità del Territorio in quanto composto dai Settori Infrastrutture e Manutenzione, Edilizia Pubblica e Manutenzione Strade. Tale Responsabile opererà d'intesa con il Responsabile della U.I. Protezione Civile.
Tali tecnici avranno il compito di verificare, anche con l'ausilio dei Vigili del Fuoco, l'agibilità degli edifici pubblici e privati, la percorribilità delle strade ovvero, in ultima analisi, l'individuazione dell'area posta a rischio nella propria staticità. Non meno importante è il controllo da compiersi con il Settore Sociale ed Anagrafico, ad opera dei Volontari della Protezione Civile e Polizia Locale, consistente nel censimento delle persone che necessitano di una immediata assistenza. A tali controlli si dovranno aggiungere gli accertamenti tesi a verificare la situazione in cui versano le fonti di approvvigionamento dell'acqua, gas, luce, telefonia ecc.

Come può evincersi da quanto precede, la quantità e la natura dei controlli dipenderà dalla tipologia dell'accadimento anche per predisporre ciò che necessita per il passaggio dell'emergenza verso la fase del post-emergenza. Circa la responsabilità dei procedimenti, fermo restando la responsabilità generale del Sindaco quale Autorità locale di Protezione Civile e dei responsabili della Protezione Civile e Polizia Municipale, si aggiungeranno tutti coloro che si trovano ai vertici dei settori, strutture ed uffici coinvolti.

In merito ai riferimenti comunali i cittadini, a livello territoriale comunale, potranno chiedere, segnalando l'accadimento e le loro necessità, ai Vigili del Fuoco, alla Centrale Operativa di Bologna Soccorso - 118 - o, più facilmente telefonando al numero di emergenza europeo "112" il quale ha il compito di interessare velocemente chi riterrà di competenza. Naturalmente, a livello locale, si potrà telefonare alla Centrale Radio Operativa della Polizia Municipale operativa, come le predette centrali, h 24.

In merito alle informazioni, come riportato nel vigente Piano Comunale di Protezione Civile edizione 2010, al fine di non sfociare in situazioni di allarmismo sociale con ciò che ne conseguirebbe, pregiudicando, oltretutto, la stessa azione di soccorso, le informazioni sono fornite agli organi di stampa e canali televisivi tramite l'ufficio stampa, qualora si tratti di un evento consistente, così da permettere alla popolazione di conoscere l'evoluzione della situazione in modo puntuale ed ufficiale.

Attualmente è allo studio con i servizi e gli uffici che gestiscono Iperbole ed i Canali Social, l'utilizzo di questi strumenti, in particolare di Twitter, per avvicinare il più possibile la popolazione in caso di emergenza. Si stanno prendendo contatti, inoltre, con aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni per valutare l'ipotesi e la conseguente fattibilità della comunicazione più immediata ai cittadini tramite fax, internet, sms, e quant'altro possa essere utile. E' chiaro che le situazioni di terremoto sono situazioni, prima di tutto che ci auguriamo non debbano esserci, ma nel momento in cui dovessero succedere il programma è quello pubblicato sul sito del Comune di Bologna che riguarda Piani operativi della Protezione civile. C'è una catena di comando che va dalla Protezione civile nazionale fino alla Protezione civile cittadina passando attraverso la Prefettura che coordina come organo di Governo tutte le emergenze"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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