QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PREVENZIONE DELL'UTILIZZO DI DROGA ED ALCOL IN GIOVANE ETÀ
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega N) sulla prevenzione dell'utilizzo di droga ed alcol in giovane età.
Domanda d'attualità della consigliera Scarano:
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Descrizione
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega N) sulla prevenzione dell'utilizzo di droga ed alcol in giovane età.
Domanda d'attualità della consigliera Scarano:
"Visto il lancio di agenzia - Dire del 6 marzo ore 17,22 - relativo ad un aumento di utilizzo di droga ed alcol in età giovane, si chiede al Sindaco, alla luce dell'allarme che in questi giorni stanno lanciando sia gli addetti ai lavori sia il procuratore aggiunto Valter Giovannini, se ritenga sia il caso di intervenire con una possente e lunga campagna mediatica che illustri in modo efficace ma al contempo inducendo a riflettere, i danni che il consumo di alcol e droga comporta;
se ritenga che il lancio di un progetto a seguito di accordo con l'ASL possa sensibilizzare sul tema i ragazzi della scuola dell'obbligo".
Risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"Le vicende di cronaca che sono state portate all'attenzione dai quotidiani circa l'evoluzione sempre più ad alto rischio intorno alle abitudini al consumo di alcol e droghe, ci preoccupano da un lato, ma ci confortano nella convinzione di dover mettere in campo azioni che rappresentino una risposta, per quanto ovviamente parziale, a questo problema su cui vi è una sottovalutazione generale. Troppo spesso, e mi è capitato anche personalmente in questi due anno di lavoro di incrociare opinioni rispetto all'intervento dell'Amministrazione comunale assieme alle altre istituzioni, come interventi tesi in qualche modo a limitare la libertà delle persone e dei nostri giovani. L'idea è che quando il Comune, piuttosto che altre istituzioni, intervengono, agiscano quasi in un'ottica di stato etico o in una forma di moralismo da bacchettoni.
Io ribadisco che mi prenderò volentieri del bacchettone anche in futuro, se si tratta di limitare gli effetti devastanti dell'uso incontrollato e pericoloso di alcol e droga soprattutto da parte dei nostri giovani.
Per quanto riguarda la sua domanda nello specifico, cioè se abbiamo intenzione di mettere in campo un'azione di carattere mediatico rispetto ai rischi dell'uso e abuso di alcol e su cosa il Comune sta facendo, mi permetto di segnalare che non vi sono al momento evidenze a nessun livello, italiano e internazionale, che dimostrino che le campagne di informazione mediatiche incidano in maniera significativa sulle abitudini alimentari e tanto meno sul consumo di alcol, in particolare per quanto riguarda i giovani.
Noi più volte abbiamo pensato, all'interno della programmazione che è fatta con risorse purtroppo limitate, di immaginare anche azioni di comunicazione più classica, con materiali cartacei o sfruttando i mezzi del web. In realtà, confrontandoci anche con esperti del settore, c'è stato segnalato come campagne mirate in questo senso sul consumo di alcol, siano destinate, in Italia e non solo, a scontrarsi con gli interessi di un mercato molto forte che vive anche e soprattutto sulla vendita di alcolici, che ha una potenza e capacità in termini di comunicazione assolutamente impareggiabile e quindi è difficile che sia quello il piano di una competizione che porti al successo nel segnalare ai ragazzi la pericolosità di un uso scorretto ed eccessivo di alcol.
Per quanto riguarda ciò che il Comune sta facendo in alternativa, ma non crediamo in maniera ameno efficace, ancorché con mezzi ridotti di cui dispone, come detto in altra sede in occasione di varie udienze conoscitive, il Comune ha aderito ormai da molto tempo, assieme alla Regione e all'Azienda Asl, e all'interno della rete Città Sane della quale è uno dei comuni fondatori, al progetto ministeriale Guadagnare salute sui corretti stili di vita. La campagna è basata su quattro grandi messaggi: estrema moderazione nel consumo di alcol, no al fumo, mangiare sano e fare movimento. E' costituita da materiale informativo destinato a diversi target, ma soprattutto è una sorta di linea guida per le istituzioni che possono adattare alle proprie specifiche esigenze territoriali, anche utilizzando e adattando i messaggi già predisposti dal Ministero.
A supporto del programma Guadagnare salute, il Centro Nazionale di prevenzione e controllo delle malattie ha attivato inoltre alcuni progetti specifici per l'adozione di un uso moderato e responsabile dell'alcol.
Oltre a questo, il Comune è impegnato nel progetto Guida la notte, in attività di sensibilizzazione e promozione della salute e per l'adozione di corretti stili di vita in modo più capillare e diffuso possibile sul territorio, ancorché, confermo, non con una presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, proprio per le limitate risorse di cui disponiamo. Entriamo nelle scuole dal secondo anno delle scuole secondarie di primo grado al quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado, entriamo nei locali del divertimento notturno e abbiamo appena allargato la nostra rete di interlocutori che oggi, oltre ad Arci, Ascom e Confesercenti, ha aperto collaborazioni anche con locali affiliati a AICS.
Siamo all'interno di due gruppi di lavoro regionali che si occupano di incidentalità alcol e droga correlata e di allerta rapido su eventuali sostanze in circolazione che possono causare gravi danni alla salute degli assuntori.
Tutto questo, compatibilmente alle risorse economiche disponibili, grazie ad una rete di attori competenti che, quando istituzionali, prestano la loro attività e professionalità a titolo gratuito. Mi riferisco cioè agli interventi integrati tra Comune, Asl Spazio giovani, Sert, Università con il laboratorio di Tossicologia forense, alcuni professionisti di Scienza della formazione, all'ex Provveditorato agli studi, ad alcune associazioni del terzo settore specializzate in materia oltre a contatti e collaborazioni proficue con le Forze dell'ordine.
Nell'ambito di questa attività, educatori, psicologi, medici e poliziotti, parlano sia con i giovani, sia con i gestori dei locali, spiegano loro i rischi ai quali vanno incontro e, naturalmente, dopo la parte educativa, quando è inevitabile, intervengono con le relative sanzioni.
Siamo convinti che anche dal punto di vista strettamente comunicativo una serata in un locale di una nostra equipe valga mille passaggi televisivi e diecimila locandine, grazie al fatto che innescherà un passa parola di particolare efficacia. Il passa parola è oggi considerato il media più efficace in assoluto, sia tra i giovani che tra i gestori dei locali. Stessa cosa per un passaggio all'interno di una scuola, specie tra gli 11 e i 16 anni, peraltro sottolineo che la modalità che utilizziamo è quella cosiddetta peer to peer, che procede formando anche i ragazzi, in modo che siano interlocutori privilegiati dei loro coetanei, una modalità di comunicazione di efficacia molto maggiore di quanto possa essere quella che cala dall'alto, perché proviene dai propri compagni di banco e di vita.
La nostra attenzione è quindi alta e spazia dalla formazione degli insegnanti e dei genitori, alla co-costruzione degli interventi notturni con gli operatori di settori, tra i quali i lavoratori addetti alla distribuzione e alla vendita delle bevande alcoliche all'interno delle discoteche e dei pub. Nella consapevolezza che i fattori maggiormente in grado di influenzare il risultato di un'azione, soprattutto tra i giovani, vertono attorno a elementi come la qualità dell'informazione, le modalità di informazione, la capacità di suscitare interesse e curiosità, lo sviluppo di capacità critiche e di abilità nella gestione del bere e soprattutto il coinvolgimento in una scelta partecipata di condotta che difficilmente, crediamo, una campagna di comunicazione calata dall'alto potrebbe dare.
Ciononostante, ribadisco l'impegno, che anche in sede di bilancio spero confermerete attraverso le risorse destinate a queste azioni, l'impegno determinato del Comune a creare la condizioni perché vi sia un'informazione corretta e responsabile sui rischi dell'uso e l'abuso di alcol e droghe".
Domanda d'attualità della consigliera Scarano:
"Visto il lancio di agenzia - Dire del 6 marzo ore 17,22 - relativo ad un aumento di utilizzo di droga ed alcol in età giovane, si chiede al Sindaco, alla luce dell'allarme che in questi giorni stanno lanciando sia gli addetti ai lavori sia il procuratore aggiunto Valter Giovannini, se ritenga sia il caso di intervenire con una possente e lunga campagna mediatica che illustri in modo efficace ma al contempo inducendo a riflettere, i danni che il consumo di alcol e droga comporta;
se ritenga che il lancio di un progetto a seguito di accordo con l'ASL possa sensibilizzare sul tema i ragazzi della scuola dell'obbligo".
Risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"Le vicende di cronaca che sono state portate all'attenzione dai quotidiani circa l'evoluzione sempre più ad alto rischio intorno alle abitudini al consumo di alcol e droghe, ci preoccupano da un lato, ma ci confortano nella convinzione di dover mettere in campo azioni che rappresentino una risposta, per quanto ovviamente parziale, a questo problema su cui vi è una sottovalutazione generale. Troppo spesso, e mi è capitato anche personalmente in questi due anno di lavoro di incrociare opinioni rispetto all'intervento dell'Amministrazione comunale assieme alle altre istituzioni, come interventi tesi in qualche modo a limitare la libertà delle persone e dei nostri giovani. L'idea è che quando il Comune, piuttosto che altre istituzioni, intervengono, agiscano quasi in un'ottica di stato etico o in una forma di moralismo da bacchettoni.
Io ribadisco che mi prenderò volentieri del bacchettone anche in futuro, se si tratta di limitare gli effetti devastanti dell'uso incontrollato e pericoloso di alcol e droga soprattutto da parte dei nostri giovani.
Per quanto riguarda la sua domanda nello specifico, cioè se abbiamo intenzione di mettere in campo un'azione di carattere mediatico rispetto ai rischi dell'uso e abuso di alcol e su cosa il Comune sta facendo, mi permetto di segnalare che non vi sono al momento evidenze a nessun livello, italiano e internazionale, che dimostrino che le campagne di informazione mediatiche incidano in maniera significativa sulle abitudini alimentari e tanto meno sul consumo di alcol, in particolare per quanto riguarda i giovani.
Noi più volte abbiamo pensato, all'interno della programmazione che è fatta con risorse purtroppo limitate, di immaginare anche azioni di comunicazione più classica, con materiali cartacei o sfruttando i mezzi del web. In realtà, confrontandoci anche con esperti del settore, c'è stato segnalato come campagne mirate in questo senso sul consumo di alcol, siano destinate, in Italia e non solo, a scontrarsi con gli interessi di un mercato molto forte che vive anche e soprattutto sulla vendita di alcolici, che ha una potenza e capacità in termini di comunicazione assolutamente impareggiabile e quindi è difficile che sia quello il piano di una competizione che porti al successo nel segnalare ai ragazzi la pericolosità di un uso scorretto ed eccessivo di alcol.
Per quanto riguarda ciò che il Comune sta facendo in alternativa, ma non crediamo in maniera ameno efficace, ancorché con mezzi ridotti di cui dispone, come detto in altra sede in occasione di varie udienze conoscitive, il Comune ha aderito ormai da molto tempo, assieme alla Regione e all'Azienda Asl, e all'interno della rete Città Sane della quale è uno dei comuni fondatori, al progetto ministeriale Guadagnare salute sui corretti stili di vita. La campagna è basata su quattro grandi messaggi: estrema moderazione nel consumo di alcol, no al fumo, mangiare sano e fare movimento. E' costituita da materiale informativo destinato a diversi target, ma soprattutto è una sorta di linea guida per le istituzioni che possono adattare alle proprie specifiche esigenze territoriali, anche utilizzando e adattando i messaggi già predisposti dal Ministero.
A supporto del programma Guadagnare salute, il Centro Nazionale di prevenzione e controllo delle malattie ha attivato inoltre alcuni progetti specifici per l'adozione di un uso moderato e responsabile dell'alcol.
Oltre a questo, il Comune è impegnato nel progetto Guida la notte, in attività di sensibilizzazione e promozione della salute e per l'adozione di corretti stili di vita in modo più capillare e diffuso possibile sul territorio, ancorché, confermo, non con una presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, proprio per le limitate risorse di cui disponiamo. Entriamo nelle scuole dal secondo anno delle scuole secondarie di primo grado al quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado, entriamo nei locali del divertimento notturno e abbiamo appena allargato la nostra rete di interlocutori che oggi, oltre ad Arci, Ascom e Confesercenti, ha aperto collaborazioni anche con locali affiliati a AICS.
Siamo all'interno di due gruppi di lavoro regionali che si occupano di incidentalità alcol e droga correlata e di allerta rapido su eventuali sostanze in circolazione che possono causare gravi danni alla salute degli assuntori.
Tutto questo, compatibilmente alle risorse economiche disponibili, grazie ad una rete di attori competenti che, quando istituzionali, prestano la loro attività e professionalità a titolo gratuito. Mi riferisco cioè agli interventi integrati tra Comune, Asl Spazio giovani, Sert, Università con il laboratorio di Tossicologia forense, alcuni professionisti di Scienza della formazione, all'ex Provveditorato agli studi, ad alcune associazioni del terzo settore specializzate in materia oltre a contatti e collaborazioni proficue con le Forze dell'ordine.
Nell'ambito di questa attività, educatori, psicologi, medici e poliziotti, parlano sia con i giovani, sia con i gestori dei locali, spiegano loro i rischi ai quali vanno incontro e, naturalmente, dopo la parte educativa, quando è inevitabile, intervengono con le relative sanzioni.
Siamo convinti che anche dal punto di vista strettamente comunicativo una serata in un locale di una nostra equipe valga mille passaggi televisivi e diecimila locandine, grazie al fatto che innescherà un passa parola di particolare efficacia. Il passa parola è oggi considerato il media più efficace in assoluto, sia tra i giovani che tra i gestori dei locali. Stessa cosa per un passaggio all'interno di una scuola, specie tra gli 11 e i 16 anni, peraltro sottolineo che la modalità che utilizziamo è quella cosiddetta peer to peer, che procede formando anche i ragazzi, in modo che siano interlocutori privilegiati dei loro coetanei, una modalità di comunicazione di efficacia molto maggiore di quanto possa essere quella che cala dall'alto, perché proviene dai propri compagni di banco e di vita.
La nostra attenzione è quindi alta e spazia dalla formazione degli insegnanti e dei genitori, alla co-costruzione degli interventi notturni con gli operatori di settori, tra i quali i lavoratori addetti alla distribuzione e alla vendita delle bevande alcoliche all'interno delle discoteche e dei pub. Nella consapevolezza che i fattori maggiormente in grado di influenzare il risultato di un'azione, soprattutto tra i giovani, vertono attorno a elementi come la qualità dell'informazione, le modalità di informazione, la capacità di suscitare interesse e curiosità, lo sviluppo di capacità critiche e di abilità nella gestione del bere e soprattutto il coinvolgimento in una scelta partecipata di condotta che difficilmente, crediamo, una campagna di comunicazione calata dall'alto potrebbe dare.
Ciononostante, ribadisco l'impegno, che anche in sede di bilancio spero confermerete attraverso le risorse destinate a queste azioni, l'impegno determinato del Comune a creare la condizioni perché vi sia un'informazione corretta e responsabile sui rischi dell'uso e l'abuso di alcol e droghe".
A cura di
Piazza Maggiore, 6