QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PRESENZA DI MINORI STRANIERI IN CITTÀ


L'assessore Amelia Frascaroli ha risposto alle domande d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito alla presenza di minori stranieri in città

Domanda della consigliera Borgonzoni

"Visto l'articolo di stampa relativo...

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L'assessore Amelia Frascaroli ha risposto alle domande d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito alla presenza di minori stranieri in città

Domanda della consigliera Borgonzoni

"Visto l'articolo di stampa relativo alla presenza molto alta di minori stranieri in città si chiede al signor Sindaco quali siano le motivazioni che hanno indotto il Signor Sindaco a denunciare la presenza di minori stranieri in città e quali azioni si vogliono mettere in campo su tale vicenda. Si chiede altresì di sapere se il Signor Sindaco si è fatto portatore di tale "emergenza" presso il Premier Renzi"

Risposta dell'assessore Frascaroli

"Da qualche tempo in città ma più in generale a livello regionale e anche nazionale, i servizi sociali locali registrano un ingresso anomalo di minorenni provenienti dall'Albania che pur non manifestando evidenti stati di bisogno e pregiudizio, chiedono di essere accolti dal sistema di protezione cittadino.
Spesso questi minorenni giungono in Italia accompagnati dai propri genitori o da parenti o sedicenti tali che dopo averli accompagnati presso gli Uffici Pubblici o delle stesse Forze dell'ordine, si dileguano o comunque si dichiarano non disposti a farsi carico di questi ragazzi.
Molti minori risentono dell'immigrazione forzata e vengono esposti a loro volta a incriminazione ove rendano false dichiarazioni sul loro stato di bisogno o abbandono.

Nel corso di un tavolo di lavoro costituito per meglio studiare il fenomeno, l'Assessore Frascaroli ha rappresentato al dott. Pastore, Procuratore per i Minori, al dottor Giovannini, Procura Ordinaria, ai rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, della Prefettura, della Questura, a al Garante Regionale all'Infanzia e l'adolescenza, i dati rilevati in collaborazione con Asp Irides, che evidenziano la peculiarità delle presenze dei minori albanesi.
Gli obblighi di legge impongono all'Ente Locale, per mezzo dei servizi di protezione all'infanzia di garantire la tutela ai minori che si presentano soli, ma di fatto le caratteristiche del fenomeno suggeriscono piuttosto un utilizzo strumentale da parte dei familiari che decidono il trasferimento del minore verso l'Italia per ottenere benefici non corrispondenti ad un reale stato di bisogno nel paese di origine.
La preoccupazione è accentuata dalla necessità, invece, di poter garantire accoglienza ai minori che provengono da paesi soprattutto del continente Africano e del Medio Oriente,teatro di conflitti e violenze generalizzate.

Il tavolo si è riproposto, con la collaborazione di tutti i partecipanti di
affrontare congiuntamente, ciascuno per quanto di competenza, le azioni di contenimento del fenomeno la cui natura non può essere intesa in chiave esclusivamente sociale.
Risulta indispensabile la responsabilizzazione degli adulti di riferimento, passibili di conseguenze civili e penali, laddove si configurino ipotesi di abbandono di minori o di favoreggiamento della immigrazione clandestina. In questo senso si è condiviso di affrontare molto severamente tali inadempienze, segnalando pertanto tutte le condotte di questo tipo, rendendosi i genitori e i parenti protagonisti di condotte penalmente rilevanti, sino ad arrivare alla truffa, oltrechè pregiudizievoli anche in materia di responsabilità genitoriale.
Si sono altresì presi accordi con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per accelerare le fasi del rimpatrio assistito e per informare il paese di provenienza di quanto sta accadendo, al fine di prendere i provvedimenti più opportuni, non ultimo attivare anche in quei territori azioni a tutela dei minorenni".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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