QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PRESENZA ANIMALI DA COMPAGNIA NEGLI OSPEDALI
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella sulla possibilità di portare animali da compagnia in ospedale.
La domanda d'attualità del consigliere Carella:
"In merito a quanto app...
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L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella sulla possibilità di portare animali da compagnia in ospedale.
La domanda d'attualità del consigliere Carella:
"In merito a quanto apparso sulla stampa locale, sulla possibilità di portare animali da compagnia negli ospedali, decisa dalla Regione ER, essendo il Sindaco la massima autorità sanitaria sul Territorio, chiede all'Amministrazione che cosa ne sappia e pensi, ovvero come e quando è stata coinvolta nella decisione;
inoltre, chiede se questa facoltà potrà essere esercitata anche in altre strutture sanitarie che non siano ospedaliere e nel caso quali, e cosa intenda fare sull'argomento a informazione e a tutela dei propri cittadini".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"Purtroppo nel nostro paese si parla delle questioni prima che succedano e non se ne parla poi quando accadono. Ciò non toglie nulla alla sua domanda, le notizie di stampa dalle quali trae spunto la domanda di attualità anticipano le norme che la Regione Emilia-Romagna ha approvato in sede di Commissione consiliare, e si appresta a varare in Assemblea Legislativa per consentire, nel rispetto di regole ben precise, l’ingresso di cani e gatti nei luoghi di cura, pubblici e privati, su richiesta del paziente ricoverato. E' utile specificare come la previsione ad oggi di questa normativa è finalizzata a uniformare la situazione nelle diverse strutture sanitarie, dato che già alcune si erano dotate di regolamenti interni che consentivano in parte la presenza di animali nelle strutture.
Si è deciso di normare per uniformare questa possibilità e porre con chiarezza i limiti di questa possibilità, ad esempio, è uscito poco, ma tale possibilità dove si tratta non di stanze singole, ma di più persone in camera, deve passare dal consenso degli altri degenti presenti in camera. O ad esempio di ambiti sanitari dove non è pensabile la presenza di animali.
In attesa delle nuove norme, e della loro applicazione, è il caso di ricordare che l’Azienda USL di Bologna si è già dotata, con deliberazione n. 227 del 9/10/2013, anticipando di pochi mesi la discussine in sede legislativa, di un regolamento aziendale sull’accesso dei soli cani alle strutture aziendali, riservandosi di apportare tutti gli aggiornamenti e le integrazioni necessari quando le nuove norme in materia saranno definitivamente approvate.
Il regolamento attualmente in vigore riporta l’elenco delle strutture dell’Azienda, poliambulatori e strutture distrettuali, nelle quali è consentito l’ingresso ai cani. Per quanto riguarda Bologna, ad esempio, l'Ospedale Bellaria, l'Ospedale Maggiore, lo sportello unico distrettuale, l'ambulatorio "Nani" e i poliambulatori "Carpaccio", "Kersich", "Mengoli, "Montebello", "Saragozza", "Tiarini" e "Byron", quindi gran parte dei poliambulatori della città.
Il regolamento stabilisce, in particolare, che i cani accompagnati da padrone o detentore, a qualsiasi titolo, possono accedere negli spazi consentiti, limitatamente ad oggi agli uffici amministrativi, muniti di guinzaglio e museruola. L’accesso è vietato, invece, nei locali nei quali sono manipolati o somministrati cibi e bevande o si eseguono prestazioni sanitarie alla persona, compresi corridoi e sale di attesa dove transitano, o possono stazionare, pazienti ricoverati. E’ vietato utilizzare collari allungabili, per non creare disagi ad altri utenti, e far accomodare i cani su sedie, panche o poltrone destinate agli utenti. Presso le strutture aziendali è esposta una segnaletica che informa i cittadini sulle diverse possibilità e restrizioni per l’accesso dei cani negli spazi aziendali.
Com’è ovvio, all’interno delle strutture aziendali nelle quali hanno sede servizi veterinari è, invece, sempre consentito l’accesso ad ogni specie animale.
La approvazione definitiva delle nuove norme sull’ingresso di cani e gatti nei luoghi di cura richiederà, come già detto, la modifica e l’integrazione del regolamento aziendale esistente. Da quello che si evince, in termini estensivi.
Circa le strutture interessate, anche la legge in discussione, se approvata, consentirà di allargare anche a sedi di ambulatori e poliambulatori questa possibilità".
La domanda d'attualità del consigliere Carella:
"In merito a quanto apparso sulla stampa locale, sulla possibilità di portare animali da compagnia negli ospedali, decisa dalla Regione ER, essendo il Sindaco la massima autorità sanitaria sul Territorio, chiede all'Amministrazione che cosa ne sappia e pensi, ovvero come e quando è stata coinvolta nella decisione;
inoltre, chiede se questa facoltà potrà essere esercitata anche in altre strutture sanitarie che non siano ospedaliere e nel caso quali, e cosa intenda fare sull'argomento a informazione e a tutela dei propri cittadini".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"Purtroppo nel nostro paese si parla delle questioni prima che succedano e non se ne parla poi quando accadono. Ciò non toglie nulla alla sua domanda, le notizie di stampa dalle quali trae spunto la domanda di attualità anticipano le norme che la Regione Emilia-Romagna ha approvato in sede di Commissione consiliare, e si appresta a varare in Assemblea Legislativa per consentire, nel rispetto di regole ben precise, l’ingresso di cani e gatti nei luoghi di cura, pubblici e privati, su richiesta del paziente ricoverato. E' utile specificare come la previsione ad oggi di questa normativa è finalizzata a uniformare la situazione nelle diverse strutture sanitarie, dato che già alcune si erano dotate di regolamenti interni che consentivano in parte la presenza di animali nelle strutture.
Si è deciso di normare per uniformare questa possibilità e porre con chiarezza i limiti di questa possibilità, ad esempio, è uscito poco, ma tale possibilità dove si tratta non di stanze singole, ma di più persone in camera, deve passare dal consenso degli altri degenti presenti in camera. O ad esempio di ambiti sanitari dove non è pensabile la presenza di animali.
In attesa delle nuove norme, e della loro applicazione, è il caso di ricordare che l’Azienda USL di Bologna si è già dotata, con deliberazione n. 227 del 9/10/2013, anticipando di pochi mesi la discussine in sede legislativa, di un regolamento aziendale sull’accesso dei soli cani alle strutture aziendali, riservandosi di apportare tutti gli aggiornamenti e le integrazioni necessari quando le nuove norme in materia saranno definitivamente approvate.
Il regolamento attualmente in vigore riporta l’elenco delle strutture dell’Azienda, poliambulatori e strutture distrettuali, nelle quali è consentito l’ingresso ai cani. Per quanto riguarda Bologna, ad esempio, l'Ospedale Bellaria, l'Ospedale Maggiore, lo sportello unico distrettuale, l'ambulatorio "Nani" e i poliambulatori "Carpaccio", "Kersich", "Mengoli, "Montebello", "Saragozza", "Tiarini" e "Byron", quindi gran parte dei poliambulatori della città.
Il regolamento stabilisce, in particolare, che i cani accompagnati da padrone o detentore, a qualsiasi titolo, possono accedere negli spazi consentiti, limitatamente ad oggi agli uffici amministrativi, muniti di guinzaglio e museruola. L’accesso è vietato, invece, nei locali nei quali sono manipolati o somministrati cibi e bevande o si eseguono prestazioni sanitarie alla persona, compresi corridoi e sale di attesa dove transitano, o possono stazionare, pazienti ricoverati. E’ vietato utilizzare collari allungabili, per non creare disagi ad altri utenti, e far accomodare i cani su sedie, panche o poltrone destinate agli utenti. Presso le strutture aziendali è esposta una segnaletica che informa i cittadini sulle diverse possibilità e restrizioni per l’accesso dei cani negli spazi aziendali.
Com’è ovvio, all’interno delle strutture aziendali nelle quali hanno sede servizi veterinari è, invece, sempre consentito l’accesso ad ogni specie animale.
La approvazione definitiva delle nuove norme sull’ingresso di cani e gatti nei luoghi di cura richiederà, come già detto, la modifica e l’integrazione del regolamento aziendale esistente. Da quello che si evince, in termini estensivi.
Circa le strutture interessate, anche la legge in discussione, se approvata, consentirà di allargare anche a sedi di ambulatori e poliambulatori questa possibilità".
A cura di
Piazza Maggiore, 6