QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA NUOVA SEDE DEL CONSOLATO DEL REGNO DEL MAROCCO


L'assessore Nadia Monti, ha risposto in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito alla nuova sede del consolato del Regno del Marocco.

Domanda d'attualità della consigliera Cocconcel...

Descrizione

L'assessore Nadia Monti, ha risposto in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito alla nuova sede del consolato del Regno del Marocco.

Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Considerato che nel dispositivo della delibera del Consiglio Comunale di Bologna n. 236 del 30.06.2014 non è contemplata la realizzazione di due moschee all'interno della sede dell'erigendo consolato del Regno del Marocco ed alla luce del fatto incontestabile che la viabilità della zona ne verrà fortemente modificata in quanto costituita da strade strette in assenza totale di parcheggi, in un luogo dove si prevederà l'afflusso di circa 114mila utenti chiedo alla Giunta:
1- se preveda la riqualificazione della zona con la costruzione di parcheggi e/o servizi che attualmente mancano completamente come da dichiarazioni dell'Assessore Monti (Carlino Bologna 30.04.2015)
2- se si preveda un potenziamento del servizio fornito da TPER con corse aggiuntive e/o quant'altro;
3- come valuti il progetto di realizzare due moschee all'interno della nuova sede del Consolato del Regno del Marocco, peraltro non contemplato nel dispositivo della delibera e quale sia il parere del Sindaco in merito
4- come il Sindaco e l'Assessore di competenza vorranno affrontare il problema della sicurezza nella zona circostante il suddetto Consolato onde evitare la formazione di tendopoli, bivacchi e "suk" arabi".

Risposta dell'assessore Monti
"La settimana scorsa, il 28 aprile, c'è stato un incontro con la cittadinanza, un incontro aperto, mi dispiace che lei non ci fosse consigliera perché in tutte le cose che abbiamo affrontato c'erano anche i quesiti che lei ha posto.
L'esigenza di questo trasferimento da via del carrozaio a via Caduti di Amola nasce proprio per risolvere tutte le problematiche che si stavano verificando e ai disagi dovuti anche ai tempi di attesa perché la struttura non era adeguata ad accogliere el tipologie di servizi che un consolato offre. C'è stato un investimento importante da parte del Governo del Marocco che ha investito nella riqualificazione e nella ristrutturazione di un intero stabile, un complesso immobiliare in Borgo Panigale che fungerà da sede - uffici, perché ricordo la destinazione d'uso è quella - che renderà più idonea e sicura l'intera accoglienza e avrà anche gli spazi adeguati ad accogliere le persone senza creare disservizi alla collettività. Così nasce questo progetto che, ricordo, è stato totalmente finanziato dal Governo marocchino, ci sono stati importanti investimenti che hanno coinvolto direttamente uno studio di progettazione bolognese diverse imprese bolognesi che sono oggi all'opera e stanno intervenendo per la riqualificazione di tutta quell'area, ci sarà un potenziamento degli impianti di illuminazione e di videosorveglianza, questo è sempre un investimento che effettuerà il consolato, come tra l'altro , lo stesso console ha esposto alla cittadinanza nel corso di quell'incontro che le citavo su.
Per quanto riguarda l’errata definizione di moschea, cito esattamente il testo, al fine di far comprendere meglio che in questo caso si rischia seriamente, anzi sicuramente, di definire ciò che realmente prenderà forma con un nome sbagliato o darne una connotazione errata.
Nella relazione tecnica che è stata legata ala richiesta di permesso di costruire il progettista asserisce che “Il Consolato è un luogo frequentato principalmente da Musulmani. Nasce l’esigenza di creare un piccolo luogo di preghiera per rispondere a questa specifica esigenza. Un luogo piccolo (affluenza massima 13 persone) … che renda possibile la preghiera, o almeno sostare in un luogo silenzioso, durante i minuti di attesa del disbrigo delle pratiche”, perché quella è la funzione di un consolato, visto che parliamo appunto di uffici.
La struttura, ricadente in Ambito “Consolidato di qualificazione diffusa specializzato” secondo la classificazione del PSC, non è attrezzatura di tipo religioso, né il Consolato del Marocco risulta essere un'associazione di culto, pertanto l’uso richiesto e rilasciato, ossia quello prevalente, è (3a) – art. 30 R.U.E. -, ricadente nella funzione direzionale.
Tra l'altro l’oggetto di una deroga, sulla quale si è espresso il Consiglio Comunale ai sensi dell’articolo 96 del Rue, non attiene all’uso, che é ammesso nell’Ambito e non è oggetto di valutazione, bensì all’aumento di superficie di cui si è detto.
Tutti i miglioramenti e gli efficientamenti sono tuttora in discussione tra il Consolato e le istituzioni così come le aziende di trasporto locali, così come il sistema ferroviario locale per il potenziamento di linee, così come il potenziamento delle indicazioni stradali, delle informazioni sia nei luoghi di interscambio (stazione e autostazione), dei punti principali dove ci sarà l'esigenza di comunicare al meglio il trasferimento.
Stiamo avviando una serie di confronti con il consolato per capire come migliorare al meglio i servizi, creare meno disservizi alla collettività, offrire delle opportunità anche commerciali alla popolazione bolognese. Ricordo che l'anno scorso i fatturati dell'export delle imprese bolognesi che hanno rapporti commerciali con il Marocco ha superato i 34 milioni di euro. Sono oltre 200 le imprese bolognesi che hanno stabili rapporti commerciali con il Marocco, abbiamo cittadini bolognese che hanno interesse perché le informazioni e le richieste che arrivano al consolato sulle potenzialità e le possibili collaborazioni che possono nascere ci sono, esistono. le informazioni che vengono richieste sono anche in aumento anche perché esiste e siamo all'interno di importanti trattati di collaborazione, peraltro recepiti anche dalla Regione Emilia-Romagna, su cui ci saranno ulteriori sviluppi anche culturali.
Ricordo intanto che si tratta di una sede del consolato di uno stato del Nord Africa che nel 2008 ha siglato con noi e ha ottenuto uno statuto di partenariato speciale con l'Unione europea (“advanced status”), in seguito alle riforme intraprese a livello politico, sociale ed economico, e per quanto riguarda invece i parcheggi, perché in relazione all'intervento previsto i parcheggi pertinenziali in relazione al RUE, vengono realizzati in misura pari al 50% delal superficie utile, mentre la relativa quota di parcheggi utili non risulta dovuta, in quanto è stata applicata l'esenzione fiscale prevista per tutte le sedi consolari, questo dato dalla convenzione di Vienna ne dava la possibilità ratificata con la legge 804..
Nelle immediate vicinanze del nuovo edificio, sede del consolato, sono in via di ultimazione, in virtù dell'atto d'obbligo sottoscritto nel 2007, poi integrato, circa 1700 metri quadri di parcheggi pubblici, quindi corrispondono a 40 stalli auto e 20 moto, però ai fini della relativa apertura di questi spazi, occorrerà acquisire il nulla osta da parte dell'ente preposto dello Stato del Marocco.
Io concludo dicendo che è nostra intenzione favorire ogni tipo di integrazione e di offerta di servizi, di attività, impianti che possano ottimizzare quell'area che, ricordo, essere oggi lasciata al grezzo, e tale sarebbe probabilmente rimasta, e che sarà nostra intenzione, trovando ampie forme di collaborazione diretta con lo stesso consolato, per avviare tutte le possibilità che gli stessi cittadini bolognesi stanno chiedendo agli uffici e alle sedi e creare le condizioni migliori di accessibilità di quell'area che per noi rappresenta anche un ulteriore possibile sviluppo territoriale".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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