QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA NUOVA SEDE DEL CONSOLATO DEL MAROCCO


L'assessore all'Urbanistica, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (LegaN) sulla nuova sede del Consolato del Marocco. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Colombo.

Domanda d'attualit?...

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L'assessore all'Urbanistica, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (LegaN) sulla nuova sede del Consolato del Marocco. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Colombo.

Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Pone la seguente domanda d'attualità alla luce degli articoli di stampa relativamente alla costruzione del consolato del Marocco, per conoscere il parere politico del Sindaco in merito ad una ristrutturazione edilizia che diventa aumento di superficie anche in contrasto art 63 e 22 del RUE".

Risposta dell'assessore Gabellini, letta in aula dall'assessore Colombo

"In data 19/12/2013 è stata presentata richiesta di Permesso di Costruire in deroga agli strumenti urbanistici. Gli interventi oggetti di deroga erano i seguenti:
1) Nuova costruzione di una guardiola e “bussola” di ingresso/uscita dall’edificio al piano terra
2) Aumenti di Superficie utile entro sagoma per mq 209,84 circa
3) Nuova costruzione di Volume su lastrico, ovvero un modesto vano di sbarco al piano lastrico per manutenzione impianti pari a mc 4,84
4) Minor distanza dal confine di proprietà a sud.
La necessità di deroga per l’aumento di superficie utile era legata al fatto che l’edificio risultava al grezzo e quindi “non esistente” secondo la definizione del RUE al momento vigente. Tale disposizione, peraltro, è stata superata con la variante del RUE attualmente in iter.
In data 30/06/2014, con P.G. 128366/2014, il Consiglio ha deliberato di concedere nulla osta per gli oggetti della deroga.
L’interesse pubblico generale per il quale si è ammessa la deroga attiene al fatto che trattasi di sede del Consolato di uno stato del nord Africa che, nell'ottobre 2008, è stato il primo del Mediterraneo a ottenere uno statuto di partenariato speciale con l'Unione europea (“advanced status”), in seguito alle riforme intraprese a livello politico, sociale ed economico.
Il Permesso di Costruire è stato rilasciato in data 23/12/2014. Negli elaborati di progetto vengono individuati due locali di:
mq 33,51 con destinazione piccola moschea riservata agli utenti del Consolato, mq 33,63 con destinazione piccola moschea riservata agli addetti del Consolato, dimensioni modeste se rapportate alla superficie totale del Consolato, pari a mq 2173 ca.
Nella relazione tecnica allegata alla richiesta del Permesso di Costruire il tecnico progettista asserisce che:
“Il Consolato è un luogo frequentato principalmente da Musulmani. Nasce l’esigenza di creare un piccolo luogo di preghiera per rispondere a questa specifica esigenza. Un luogo piccolo (affluenza massima 13 persone) …. che renda possibile pregare, o almeno sostare in un luogo silenzioso, durante i minuti di attesa”.
La struttura, ricadente in Ambito “Consolidato di qualificazione diffusa specializzato” secondo la classificazione del PSC, non è attrezzatura di tipo religioso, né il Consolato del Marocco risulta essere un’associazione di culto, pertanto l’uso richiesto e rilasciato, ossia quello prevalente, è (3a) – art. 30 R.U.E. -, ricadente nella funzione direzionale.
Si evidenzia, peraltro, che l’oggetto della deroga, sulla quale si è espresso il Consiglio Comunale ai sensi dell’articolo 96 del Rue, non attiene all’uso, che è ammesso nell’Ambito e non è oggetto di valutazione, bensì all’aumento di superficie di cui si è detto. Aggiungo infine che le moschee a Bologna di cui l’Amministrazione comunale è a conoscenza sono 13".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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