QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA NUOVA "PIAZZA MONUMENTALE"


L'assessore Patrizia Gabellini ha risposto questa mattina in sede di Question time alla domande d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI), in merito alla nuova "Piazza monumentale".

Domanda del consigliere Daniele Carella
"In...

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L'assessore Patrizia Gabellini ha risposto questa mattina in sede di Question time alla domande d'attualità del consigliere Daniele Carella (FI), in merito alla nuova "Piazza monumentale".

Domanda del consigliere Daniele Carella
"In merito alla nuova "Piazza Monumentale" realizzata tra la via Matteotti e la via Caracci, così come presentata sulla stampa locale, si chiede all'Amministrazione se corrisponde al vero il fatto che lo si sia fatto ponendo in essere delle barriere architettoniche e nel caso sia così, come sia stata possibile la cosa".

Risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:

"Innanzitutto devo chiarire qual è stato il mio ruolo, ancellare, rispetto al memoriale della Shoah, iniziativa di fatto promossa e gestita nella sua configurazione dalla Presidente del Consiglio comunale insieme al Presidente della Comunità ebraica. Io mi sono inserita quasi da tecnico, nel senso che dovendosi individuare un luogo ed essendoci su questo incertezza, ho proposto quella piazza. Quindi il mio ruolo si limita assolutamente a questo. L'idea è piaciuta e si è andati avanti.
Le ragioni per le quali ho indicato questo luogo sono semplici, esso si costituisce come un nuovo spazio urbano in posizione cruciale rispetto al centro e alla Bolognina. Un luogo quando nasce soffre sempre se non si pensa ad una sua identificazione. Il memoriale della Shoah per la sua rilevanza e per la sua capacità di raccogliere un ampio consenso - come lei stesso in questa occasione ha ribadito - è un modo grande per includere un nuovo luogo della città. Il mio contributo si limita a questo e quindi è pertinente la questione che lei pone, rispetto alla quale posso darle alcune risposte che hanno una loro rilevanza.
Questa piazza che è parte del progetto per la realizzazione della stazione Alta Velocità è stata oggetto di una conferenza dei servizi convocata dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione, quindi non una conferenza dei servizi nostra, nel luglio del 1997. Ed è li che si è chiusa la definizione delle caratteristiche della piazza, compresa anche l'idoneità a fare fronte all'accessibilità che riflette le regole di quel momento. Quindi abbiamo a che fare con la realizzazione, dopo anni, di opere avvenute con quel progetto. La realizzazione di quel progetto riflette le scelte regolamentari di quel momento, perché è indubbio che quella cosa sia stata fatta secondo norma. Questo è il punto che mi sembra importate sapere. Bisogna prendere atto che abbiamo questi scollamenti in alcuni casi eclatanti, tra il momento nel quale è stata concepita l'opera e il momento nel quale viene a realizzarsi, che appare a noi oggi a lei come a tutti i cittadini, nuova di zecca.
L'apertura sul ponte di Matteotti era già prevista. Lo scalino degradante è una soluzione architettonica che crea di fatto una impossibilità di accedere. I tecnici di Ferrovie hanno riconosciuto il problema e stanno lavorando per adeguare l'opera ai tempi nostri alle sensibilità ormai ampiamente riconosciute, sia per quanto riguarda l'apertura sul ponte sia per l'accesso da Carracci. Ci stanno lavorando perché c'è una questione che punta ad allargare l'accesso sul ponte e a rimuovere quello scalino. Il ponte è vincolato, a suo tempo quella soluzione fu contrattata e quella piazza è venuta fuori in questo modo perché doveva raccordare il ponte intoccabile con la via. Anche grazie alla sollecitazione che viene confido sul fatto che questa cosa possa andare buon fine, va ritoccato, non è un lavorone".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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