Question Time, chiarimenti sulla nuova Carta dei Diritti della Bambina
L'assessora Susanna Zaccaria, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Partito Democratico) sulla Nuova Carta dei Diritti della Bambina.Domanda della consigliera Lembi"Visti...
Descrizione
L'assessora Susanna Zaccaria, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Partito Democratico) sulla Nuova Carta dei Diritti della Bambina.
Domanda della consigliera Lembi
"Visti gli articoli di stampa in merito alla Nuova Carta dei Diritti della Bambina, si invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico amministrativa circa questa Nuova Carta. Chiedo in particolare, di conoscere le ragioni che hanno portato l’Amministrazione alla sottoscrizione dell’atto e come intende diffonderne la conoscenza e promuoverne la concreta applicazione".
Risposta della assessora Zaccaria
"La consigliera Lembi ha già spiegato chi sono le promotrici di questa iniziativa, quindi non lo ripeto. Ci tengo a dire che è stata un'adesione che è stata ragionata e proposta non solo dal settore Pari opportunità, ma insieme alla vicesindaca, perché coinvolge molti aspetti relativi all'istruzione e all'educazione delle bambine. Leggere questa carta è molto semplice, è composta solo da nove articoli, scritti con un linguaggio davvero diretto e semplice, nella migliore accezione di questo termine, perché Fidapa aderisce anche ad una federazione internazionale, quindi questa Carta è diffusa anche in altri Paesi dove la discriminazione nei confronti delle bambine opera anche ad altri livelli rispetto a quanto accade in Italia, quindi sappiamo che nel mondo non tutte le bambine hanno gli stessi diritti di accesso all'istruzione rispetto ai coetanei maschi, sappiamo che ci sono pratiche culturali di cui in realtà ci occupiamo anche noi, perché le relative comunità vivono anche nel nostro Paese, mi riferisco alle mutilazioni genitali femminili o ai matrimoni forzati, tematiche che sono lontane culturalmente, ma non così lontane fisicamente anche da tante bambine che abitano nel nostro Paese. Se guardate bene ai contenuti della Carta, ci sono delle azioni specifiche che riguardano anche il nostro territorio, mi riferisco agli ultimi articoli, sulla necessità di ragionare per dati disaggregati per genere ed età, che è molto utile quando si lavora in ambiti di contrasto alle discriminazioni e anche sul fatto che le bambine non siano bersaglio né strumento di pubblicità per determinati prodotti o per immagini lesive della loro dignità. Sappiamo benissimo quanto si ragioni sul corpo femminile e sull'immagine delle donne nei media e nella pubblicità e prima si iniziano a fare questi ragionamenti anche in riferimento all'età meglio è. Tutto questo per dire che i principi contenuti in questa Carta sono completamente coerenti rispetto alle nostre linee programmatiche e alle azioni che l'Amministrazione comunale mette già in campo. Sono diverse le azioni di sensibilizzazione, ne cito una per tutte "Il filo dei diritti", una rassegna che facciamo ogni anno che coinvolge le scuole e inizia proprio l'11 ottobre che è la Giornata internazionale per i diritti delle bambine e delle ragazze. Quindi non è un cambio di rotta, anzi è un'adesione che agisce proprio in conformità sia alle linee di mandato, sia ad azioni che mettiamo in campo. Certamente focalizzare su questi singoli ambiti, che così bene sono illustrati e semplificati all'interno della Carta, può essere molto utile per unire azioni che, come vediamo continuamente, occupano settori diversi come Pari opportunità, Educazione e istruzione, Antidiscriminazione, quindi sono diversi gli ambiti in cui questa Carta ci consente di operare. Per questo motivo la Giunta ha unanimemente deciso di aderire".
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