QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA MODIFICHE ALLA VIABILITÀ IN VIA TOSCANA
L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sulle modifiche alla viabilità in via Toscana e laterali.
Domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito alla "rivolu...
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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sulle modifiche alla viabilità in via Toscana e laterali.
Domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito alla "rivoluzione" del sistema viario a sud della via Toscana, nella zona afferente la Stazione di San Ruffillo, così come viene illustrata sulla stampa locale, il Resto del Carlino Bologna del 12 aprile, sottolineato che allo scrivente non risulta che della questione si sia mai dibattuto nell'ambito della competente commissione, chiede all' Amministrazione cosa si intende quando si afferma che la cosa viene realizzata anche 'per migliorare la sicurezza stradale' (testuale),ovvero quali e quanti sarebbero gli episodi di insicurezza stradale accaduti nella zona a cui si fa riferimento.
Specifico che nell'ambito della presente domanda mi interessa approfondire il concetto di sicurezza/insicurezza stradale a cui ci si riferisce e non l'elenco degli episodi, che mi potrà essere fornito in un secondo tempo, ovvero nei 15 giorni previsti per rispondere a una interpellanza a risposta scritta.
Inoltre, chiede se quanto è stato predisposto, rientra nel vigente PGTU oppure no.
Infine, chiede se quanto viene palesato sulla stampa, potrà subire delle modificazioni in un immediato futuro".
Risposta dell'assessore Colombo
"Via Toscana rientra in effetti tra le cosiddette localizzazioni ad alto rischio individuate dal Piano Direttore della Sicurezza Stradale, in quanto caratterizzata da incidentalità particolarmente elevata, si parla in particolare, nell'ultimo triennio disponibile di analisi dati 2009-2011 di 81 incidenti con 102 feriti e 3 deceduti.
L'incidentalità su via Toscana si caratterizza per essere diffusa, distribuita lungo tutto l’itinerario, con recidività in alcuni punti, e con coinvolgimento sia degli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti, anziani, disabili), sia dei conducenti dei veicoli motorizzati.
Questa incidentalità, che è stata ovviamente rilevata dalla Polizia municipale, è di varia natura. Le cause più rilevanti sono il mancato rispetto delle regole di precedenza, l'uso improprio delle corsie preferenziali e infine la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti pedonali.
I fattori di rischio più evidenti amplificati dall'elevata esposizione sono dati da: presenza rarefatta di attraversamenti pedonali, lunghezza di attraversamento e assenza di protezioni particolari per i pedoni tranne la semaforizzazione ove presente, a questo si aggiunge numerose immissioni di strade laterali regolate a sola precedenza e con svolte a sinistra consentite e non protette in alcun modo e infine la velocità di percorrenza veicolare anche oltre il limite consentito che l'ampiezza della strada consente e induce.
Abbiamo avuto modo, nonostante i tempi stretti, di estrarre alcuni dati in merito alla casistica delle tipologie di incidente da cui emerge che, fra le circa dieci cause che si sono verificate sul numero totale di 81 incidenti, la maggior parte di essi si concentrano su tre casi, prima di tutto il cosiddetto scontro frontale/laterale che è tipicamente proprio l'incidente che avviene per il conflitto delle svolte a sinistra sulla strada principale quando queste svolte di fatto non sono protette, in assenza di semafori, la seconda causa prevalente è l'investimento di pedone a testimonianza della insicurezza degli attraversamenti pedonali esistenti in particolare per la loro lunghezza, ovvero l'insicurezza è data dal fatto che essendo troppo distanti tra loro vi sono molti attraversamenti fuori dalle strisce e in terzo luogo la causa più ricorrente è quella del tamponamento che evidenzia il mancato rispetto delle distanze di sicurezza e normalmente anche il mancato rispetto dei limiti di velocità. Questo è il quadro dell'incidentalità e delle relative cause.
Il progetto attualmente in corso d'opera si basa fondamentalmente sulla riorganizzazione del canale stradale della via Toscana, peraltro in continuità con quanto già avvenuto negli anni precedenti lungo via Murri, per limitare o meglio governare i punti di conflitto fra veicoli in corrispondenza delle intersezioni stradali, e nella revisione e protezione degli attraversamenti pedonali, per offrire agli utenti possibilità di attraversamento più frequenti e sicuri.
A intervento ultimato si otterrà un aumento della permeabilità pedonale tra i due lati stradali della via Toscana (infatti gli attuali attraversamenti pedonali risultano infatti a distanze eccessive rispetto a quanto prescritto dalle normative vigenti) e la riduzione dei punti di conflitto sulle intersezioni (principali fattori di rischio individuati dall'analisi dell'incidentalità). A questo scopo tutti gli attraversamenti pedonali, esistenti e di nuova istituzione, saranno semaforizzati o protetti da isole salvagente e meglio illuminati, al fine di offrire protezione con strumenti diversi ma in ogni caso non lasciare nessuna striscia pedonale sguarnita di protezione sia essa fisica o semaforica, inoltre le strade laterali saranno riorganizzate in modo che le immissioni su via Toscana siano concentrate su intersezioni dotate di semaforo, anche questa ultima soluzione viene adottata a favore della sicurezza stradale su via Toscana ma indirettamente sulle svolte che dalle laterali vengono su via Toscana ed è chiaro che questa soluzione di far si che, non solo tutti gli attraversamenti pedonali sulla via Toscana siano protetti, ma anche tutte le svolte in sinistra su via Toscana siano protette tramite semforizzazione, comporta la revisione degli schemi circolatori delle strade laterali e quindi anche della zona nei pressi della stazione di San Ruffillo.
I sensi unici adottati sono da intendersi funzionali alla sicurezza stradale globale di via Toscana ma anche dei veicoli che si immettano dalle laterali anche se, comprensibilmente ed inevitabilmente, comportano qualche effetto conseguente, mi riferisco in particolare al fatto che è innegabile che la modifica dei sensi di marcia comporta qualche allungamento di percorso così come l'installazione di nuovi semafori può comportare una minore fluidità del traffico ma questi interventi vengono giustificati dal miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale in quanto queste soluzioni permettono di rispiondere a quelle specifiche cause di incidentalità che abbiamo visto, le prime due abbiamo detto essere gli investimenti di pedoni ( e per questo abbiamo detto che tutti gli attraversamenti pedonali saranno protetti) seconda causa di incidentalità, lo scontro frontale/laterale tipicamente indotto dal conflitto su via Toscana e chi svolta a sinistra dalle laterali, la cui risposta è la riorganizzazione dei sensi unici in modo tale da convogliare tutti i veicoli che si immettono sulla via principale su incroci semaforizzati. Concludo dicendo che non si esclude ovviamente la possibilità di poter operare in futuro ulteriori interventi migliorativi, coerenti con lo spirito e gli obiettivi indicati".
Domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito alla "rivoluzione" del sistema viario a sud della via Toscana, nella zona afferente la Stazione di San Ruffillo, così come viene illustrata sulla stampa locale, il Resto del Carlino Bologna del 12 aprile, sottolineato che allo scrivente non risulta che della questione si sia mai dibattuto nell'ambito della competente commissione, chiede all' Amministrazione cosa si intende quando si afferma che la cosa viene realizzata anche 'per migliorare la sicurezza stradale' (testuale),ovvero quali e quanti sarebbero gli episodi di insicurezza stradale accaduti nella zona a cui si fa riferimento.
Specifico che nell'ambito della presente domanda mi interessa approfondire il concetto di sicurezza/insicurezza stradale a cui ci si riferisce e non l'elenco degli episodi, che mi potrà essere fornito in un secondo tempo, ovvero nei 15 giorni previsti per rispondere a una interpellanza a risposta scritta.
Inoltre, chiede se quanto è stato predisposto, rientra nel vigente PGTU oppure no.
Infine, chiede se quanto viene palesato sulla stampa, potrà subire delle modificazioni in un immediato futuro".
Risposta dell'assessore Colombo
"Via Toscana rientra in effetti tra le cosiddette localizzazioni ad alto rischio individuate dal Piano Direttore della Sicurezza Stradale, in quanto caratterizzata da incidentalità particolarmente elevata, si parla in particolare, nell'ultimo triennio disponibile di analisi dati 2009-2011 di 81 incidenti con 102 feriti e 3 deceduti.
L'incidentalità su via Toscana si caratterizza per essere diffusa, distribuita lungo tutto l’itinerario, con recidività in alcuni punti, e con coinvolgimento sia degli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti, anziani, disabili), sia dei conducenti dei veicoli motorizzati.
Questa incidentalità, che è stata ovviamente rilevata dalla Polizia municipale, è di varia natura. Le cause più rilevanti sono il mancato rispetto delle regole di precedenza, l'uso improprio delle corsie preferenziali e infine la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti pedonali.
I fattori di rischio più evidenti amplificati dall'elevata esposizione sono dati da: presenza rarefatta di attraversamenti pedonali, lunghezza di attraversamento e assenza di protezioni particolari per i pedoni tranne la semaforizzazione ove presente, a questo si aggiunge numerose immissioni di strade laterali regolate a sola precedenza e con svolte a sinistra consentite e non protette in alcun modo e infine la velocità di percorrenza veicolare anche oltre il limite consentito che l'ampiezza della strada consente e induce.
Abbiamo avuto modo, nonostante i tempi stretti, di estrarre alcuni dati in merito alla casistica delle tipologie di incidente da cui emerge che, fra le circa dieci cause che si sono verificate sul numero totale di 81 incidenti, la maggior parte di essi si concentrano su tre casi, prima di tutto il cosiddetto scontro frontale/laterale che è tipicamente proprio l'incidente che avviene per il conflitto delle svolte a sinistra sulla strada principale quando queste svolte di fatto non sono protette, in assenza di semafori, la seconda causa prevalente è l'investimento di pedone a testimonianza della insicurezza degli attraversamenti pedonali esistenti in particolare per la loro lunghezza, ovvero l'insicurezza è data dal fatto che essendo troppo distanti tra loro vi sono molti attraversamenti fuori dalle strisce e in terzo luogo la causa più ricorrente è quella del tamponamento che evidenzia il mancato rispetto delle distanze di sicurezza e normalmente anche il mancato rispetto dei limiti di velocità. Questo è il quadro dell'incidentalità e delle relative cause.
Il progetto attualmente in corso d'opera si basa fondamentalmente sulla riorganizzazione del canale stradale della via Toscana, peraltro in continuità con quanto già avvenuto negli anni precedenti lungo via Murri, per limitare o meglio governare i punti di conflitto fra veicoli in corrispondenza delle intersezioni stradali, e nella revisione e protezione degli attraversamenti pedonali, per offrire agli utenti possibilità di attraversamento più frequenti e sicuri.
A intervento ultimato si otterrà un aumento della permeabilità pedonale tra i due lati stradali della via Toscana (infatti gli attuali attraversamenti pedonali risultano infatti a distanze eccessive rispetto a quanto prescritto dalle normative vigenti) e la riduzione dei punti di conflitto sulle intersezioni (principali fattori di rischio individuati dall'analisi dell'incidentalità). A questo scopo tutti gli attraversamenti pedonali, esistenti e di nuova istituzione, saranno semaforizzati o protetti da isole salvagente e meglio illuminati, al fine di offrire protezione con strumenti diversi ma in ogni caso non lasciare nessuna striscia pedonale sguarnita di protezione sia essa fisica o semaforica, inoltre le strade laterali saranno riorganizzate in modo che le immissioni su via Toscana siano concentrate su intersezioni dotate di semaforo, anche questa ultima soluzione viene adottata a favore della sicurezza stradale su via Toscana ma indirettamente sulle svolte che dalle laterali vengono su via Toscana ed è chiaro che questa soluzione di far si che, non solo tutti gli attraversamenti pedonali sulla via Toscana siano protetti, ma anche tutte le svolte in sinistra su via Toscana siano protette tramite semforizzazione, comporta la revisione degli schemi circolatori delle strade laterali e quindi anche della zona nei pressi della stazione di San Ruffillo.
I sensi unici adottati sono da intendersi funzionali alla sicurezza stradale globale di via Toscana ma anche dei veicoli che si immettano dalle laterali anche se, comprensibilmente ed inevitabilmente, comportano qualche effetto conseguente, mi riferisco in particolare al fatto che è innegabile che la modifica dei sensi di marcia comporta qualche allungamento di percorso così come l'installazione di nuovi semafori può comportare una minore fluidità del traffico ma questi interventi vengono giustificati dal miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale in quanto queste soluzioni permettono di rispiondere a quelle specifiche cause di incidentalità che abbiamo visto, le prime due abbiamo detto essere gli investimenti di pedoni ( e per questo abbiamo detto che tutti gli attraversamenti pedonali saranno protetti) seconda causa di incidentalità, lo scontro frontale/laterale tipicamente indotto dal conflitto su via Toscana e chi svolta a sinistra dalle laterali, la cui risposta è la riorganizzazione dei sensi unici in modo tale da convogliare tutti i veicoli che si immettono sulla via principale su incroci semaforizzati. Concludo dicendo che non si esclude ovviamente la possibilità di poter operare in futuro ulteriori interventi migliorativi, coerenti con lo spirito e gli obiettivi indicati".
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Piazza Maggiore, 6