QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA LOCAZIONE DI NEGOZI DI PROPRIETÀ COMUNALE
La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla locazione di negozi di proprietà comunale.
La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):
"Vis...
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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla locazione di negozi di proprietà comunale.
La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):
"Visto l'articolo di stampa relativo agli introiti derivanti dalla locazione di negozi di proprietà comunale, si chiede al Sindaco e alla Giunta se è intenzione dell'amministrazione applicare un moderato aumento di prezzo del canone di locazione per gli esercizi commerciali posti in Via dell'archiginnasio, Piazza Re Enzo considerato che vi sono alcuni contratti in prossimità di scadenza".
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Grazie consigliera, perché mi dà motivo per precisare anche alcuni dati che non erano del tutto corretti nell'articolo di stampa cui lei faceva riferimento nella sua domanda.
Innanzitutto alcuni dati elencati nell'articolo non riportano i corretti dati all'attualità: si rammenta infatti che i canoni subiscono annualmente un incremento dovuto all'aggiornamento ISTAT al100% .
In secondo luogo occorre chiarire che i canoni sono di norma determinati secondo valori locativi unitari di mercato della zona, applicati alla superficie ragguagliata: tale superficie si ottiene moltiplicando le superfici reali con coefficienti di ragguaglio in relazione alle diverse destinazioni e alle diverse caratteristiche dei locali (locale principale, retro, soppalco, cantina, area esterna, etc.) e, qualora la superficie ragguagliata superi i mq.100, si opera una riduzione del 10% della superficie stessa.
Ciò premesso, con riferimento ai casi citati nell'articolo, si riportano i dati corretti:
Bar Vittorio
superficie reale mq.149,14 - superficie ragguagliata mq.65
canone annuo Euro 29.250 (con incremento biennale di Euro 3.250) - canone unitario attuale Euro 450/mq/anno
Bar La Linea
superficie reale mq.206,89 - superficie ragguagliata mq.97,84
canone attuale Euro 60.582,48/anno - canone unitario attuale Euro 619,20/mq/anno
Libreria Giannino Stoppani
superficie reale mq.230,40 - superficie ragguagliata mq.140,28
canone attuale Euro 67.064,76/anno - canone unitario attuale Euro 478,08/mq/anno
Montblanc
superficie reale mq.122,80 - superficie ragguagliata mq.78,21
canone attuale Euro 44.190/anno - canone unitario attuale Euro 565,02/mq/anno
Raggi Profumerie
superficie reale mq.49,88 - superficie ragguagliata mq.34,54
canone attuale Euro 24.417,12/anno - canone unitario attuale Euro 706,92/mq/anno
Malè
superficie reale mq.63,71 - superficie ragguagliata mq.43,80
canone attuale Euro 34.542,84/anno - canone unitario attuale Euro 788,65/mq/anno
Tabaccheria Pascal
superficie reale mq.106,80 - superficie ragguagliata mq.62,01
canone attuale Euro 33.669,96/anno - canone unitario attuale Euro 542,98/mq/anno
Per quanto riguarda invece il merito della questione relativamente ai canoni si precisa che i canoni unitari attualmente corrisposti per gli spazi del "Pavaglione" e "Palazzo Re Enzo - Palazzo del Podestà" si attestano tra un minimo di Euro 370-395/mq/anno (per i casi di apposizione di vincolo di attività da parte della Soprintendenza, ovvero laddove vi sono dei vincoli) ad un massimo di Euro 826-831/mq/anno.
Tali valori unitari sono superiori al valore unitario medio riportato dalla pubblicazione Osservatorio Immobiliare di Bologna (Fiaip edizione 2012 - report relativo al 2° semestre 2011) per negozi di elevato interesse in tale zona, che variano secondo questo osservatorio immobiliare, da un minimo di Euro 300,/mq/anno ad un massimo di Euro 500/mq/anno.
Si precisa inoltre che sono pervenute al Settore da parte di alcuni concessionari richieste di ridefinizione dei canoni. Cioè, molti dei negozi che si collocano in quelle zone e che non vorremmo veramente vedere chiudere, hanno chiesto una riduzione del canone, perché non riescono più, con la crisi economica, a sostenere i canoni che sono stati definiti secondo quei criteri di congruità che ho appena indicato. Nessuna di queste richieste di riduzione è stata accolta. Però ci tengo a sottolineare questa situazione di difficoltà, che abbiamo avuto richieste di riduzione.
Infine, una precisazione sui rinnovi contrattuali. I contratti di concessione vengono disdettati nei tempi contrattualmente previsti, chiedendo al concessionario di manifestare l'interesse al rinnovo. Se il concessionario manifesta questo interesse al rinnovo, questo rinnovo viene eseguito dopo un sopralluogo per la verifica dello stato dei luoghi e viene fatta una nuova stima. Quindi, oltre all'adeguamento ISTAT di cui ho detto prima, se per caso si procede al rinnovo, qualora il concessionario sia interessato al rinnovo, si fa una nuova stima. Se il concessionario accetta le condizioni contrattuali, canone compreso, si procede alla sottoscrizione del nuovo contratto, in caso contrario si va ad asta, e quindi al massimo rialzo".
La consigliera Borgonzoni si è dichiarata insoddisfatta.
La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):
"Visto l'articolo di stampa relativo agli introiti derivanti dalla locazione di negozi di proprietà comunale, si chiede al Sindaco e alla Giunta se è intenzione dell'amministrazione applicare un moderato aumento di prezzo del canone di locazione per gli esercizi commerciali posti in Via dell'archiginnasio, Piazza Re Enzo considerato che vi sono alcuni contratti in prossimità di scadenza".
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Grazie consigliera, perché mi dà motivo per precisare anche alcuni dati che non erano del tutto corretti nell'articolo di stampa cui lei faceva riferimento nella sua domanda.
Innanzitutto alcuni dati elencati nell'articolo non riportano i corretti dati all'attualità: si rammenta infatti che i canoni subiscono annualmente un incremento dovuto all'aggiornamento ISTAT al100% .
In secondo luogo occorre chiarire che i canoni sono di norma determinati secondo valori locativi unitari di mercato della zona, applicati alla superficie ragguagliata: tale superficie si ottiene moltiplicando le superfici reali con coefficienti di ragguaglio in relazione alle diverse destinazioni e alle diverse caratteristiche dei locali (locale principale, retro, soppalco, cantina, area esterna, etc.) e, qualora la superficie ragguagliata superi i mq.100, si opera una riduzione del 10% della superficie stessa.
Ciò premesso, con riferimento ai casi citati nell'articolo, si riportano i dati corretti:
Bar Vittorio
superficie reale mq.149,14 - superficie ragguagliata mq.65
canone annuo Euro 29.250 (con incremento biennale di Euro 3.250) - canone unitario attuale Euro 450/mq/anno
Bar La Linea
superficie reale mq.206,89 - superficie ragguagliata mq.97,84
canone attuale Euro 60.582,48/anno - canone unitario attuale Euro 619,20/mq/anno
Libreria Giannino Stoppani
superficie reale mq.230,40 - superficie ragguagliata mq.140,28
canone attuale Euro 67.064,76/anno - canone unitario attuale Euro 478,08/mq/anno
Montblanc
superficie reale mq.122,80 - superficie ragguagliata mq.78,21
canone attuale Euro 44.190/anno - canone unitario attuale Euro 565,02/mq/anno
Raggi Profumerie
superficie reale mq.49,88 - superficie ragguagliata mq.34,54
canone attuale Euro 24.417,12/anno - canone unitario attuale Euro 706,92/mq/anno
Malè
superficie reale mq.63,71 - superficie ragguagliata mq.43,80
canone attuale Euro 34.542,84/anno - canone unitario attuale Euro 788,65/mq/anno
Tabaccheria Pascal
superficie reale mq.106,80 - superficie ragguagliata mq.62,01
canone attuale Euro 33.669,96/anno - canone unitario attuale Euro 542,98/mq/anno
Per quanto riguarda invece il merito della questione relativamente ai canoni si precisa che i canoni unitari attualmente corrisposti per gli spazi del "Pavaglione" e "Palazzo Re Enzo - Palazzo del Podestà" si attestano tra un minimo di Euro 370-395/mq/anno (per i casi di apposizione di vincolo di attività da parte della Soprintendenza, ovvero laddove vi sono dei vincoli) ad un massimo di Euro 826-831/mq/anno.
Tali valori unitari sono superiori al valore unitario medio riportato dalla pubblicazione Osservatorio Immobiliare di Bologna (Fiaip edizione 2012 - report relativo al 2° semestre 2011) per negozi di elevato interesse in tale zona, che variano secondo questo osservatorio immobiliare, da un minimo di Euro 300,/mq/anno ad un massimo di Euro 500/mq/anno.
Si precisa inoltre che sono pervenute al Settore da parte di alcuni concessionari richieste di ridefinizione dei canoni. Cioè, molti dei negozi che si collocano in quelle zone e che non vorremmo veramente vedere chiudere, hanno chiesto una riduzione del canone, perché non riescono più, con la crisi economica, a sostenere i canoni che sono stati definiti secondo quei criteri di congruità che ho appena indicato. Nessuna di queste richieste di riduzione è stata accolta. Però ci tengo a sottolineare questa situazione di difficoltà, che abbiamo avuto richieste di riduzione.
Infine, una precisazione sui rinnovi contrattuali. I contratti di concessione vengono disdettati nei tempi contrattualmente previsti, chiedendo al concessionario di manifestare l'interesse al rinnovo. Se il concessionario manifesta questo interesse al rinnovo, questo rinnovo viene eseguito dopo un sopralluogo per la verifica dello stato dei luoghi e viene fatta una nuova stima. Quindi, oltre all'adeguamento ISTAT di cui ho detto prima, se per caso si procede al rinnovo, qualora il concessionario sia interessato al rinnovo, si fa una nuova stima. Se il concessionario accetta le condizioni contrattuali, canone compreso, si procede alla sottoscrizione del nuovo contratto, in caso contrario si va ad asta, e quindi al massimo rialzo".
La consigliera Borgonzoni si è dichiarata insoddisfatta.
A cura di
Piazza Maggiore, 6