QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA FIERA DI "SANTA LUCIA"
L'assessore Nadia Monti, ha risposto oggi, in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (PDL) sulla Fiera di Santa Lucia.
La domanda del consigliere Tomassini:
"Visti gli articoli di stampa pubblicati i...
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L'assessore Nadia Monti, ha risposto oggi, in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (PDL) sulla Fiera di Santa Lucia.
La domanda del consigliere Tomassini:
"Visti gli articoli di stampa pubblicati in ordine all'azione giudiziaria intentata dai commercianti della fiera di "Santa Lucia", si chiede al Sindaco di sapere: come l'Amministrazione valuti le dichiarazioni della Soprintendenza; se la soluzione progettuale data dall'amministrazione ai commercianti sia in concreto realmente praticabile anche in ragione delle normative vigenti in materia di sicurezza ed igiene degli ambienti di lavoro.
Inoltre, vista la comunicazione data ai commercianti in ordine alle prescrizioni comunali ed ai provvedimenti che saranno adottati nei confronti dei trasgressori (definiti:" abusivi"), atteso il numero di agenti della Polizia Municipale comandato in loco per controllare e reprimere condotte non conformi, chiede di conoscere il motivo di tanto "allarme e spiegamento di forze" anche e soprattutto in rapporto a vere abusività ed illegalità presenti sul territorio da anni".
La risposta dell'assessore Monti:
"Gentile consigliere, a partire dall'edizione di quest'anno la Fiera di Santa Lucia ha una veste totalmente nuova, con l'approvazione da parte del Consiglio Comunale della delibera relativa al nuovo progetto di riqualificazione.
Le strutture da utilizzare sono state approvate dall'Amministrazione comunale con esclusivo riferimento all'inserimento nel contesto di pregio storico e architettonico e nulla imponendo o modificando rispetto alla normale gestione dell'attività che deve, ovviamente, avvenire da parte dei singoli operatori nel rispetto delle relative normative.
Preciso inoltre che le fiere, per loro stessa natura, sono manifestazioni temporanee, connesse a particolari ricorrenze, eventi o festività, pertanto le relative aree di svolgimento non sono identificabili come “aree mercatali”.
Non è quindi tra le prerogative in capo all'Amministrazione comunale gestire direttamente l'idoneità sotto il profilo igienico ed impiantistico, ma solo controllare che vengano rispettate. Per questo motivo la documentazione relativa agli impianti elettrici ed al corretto montaggio delle strutture deve essere prodotta dai privati gestori delle attività, così come indicato nei nuovi titoli rilasciati agli operatori in sostituzione dei precedenti. L'Amministrazione comunale ha sottoscritto una nuova convenzione con Co.Fi.Bo (Consorzio Fieristi Bolognesi), che prevede la revoca della precedente autorizzazione/concessione e la notifica a tutti gli operatori di una nota esplicativa. Scopo del progetto è stato quello di perseguire un adeguamento estetico e strutturale dei banchetti, peraltro vagliato dalla competente Sovrintendenza. Che la Soprintendente abbia avvallato il progetto poiché non abbia altre responsabilità è giusto, non le competono, quindi il progetto è stato avvallato dalla Sovrintendente, quindi è a quello che noi facciamo riferimento.
Sono stati rilasciati ad ogni operatore i nuovi titoli autorizzatori e concessori, esplicitando agli stessi le conseguenze di un'eventuale occupazione con strutture difformi. Co.Fi.Bo. ha presentato formale richiesta di iniziare il montaggio il 7 novembre, con termine previsto per giovedì 14, viste le criticità legate al posizionamento delle nuove strutture.
In virtù delle già note e previste segnalazioni di possibili montaggi di strutture difformi, effettuate da alcuni operatori in disaccordo con il progetto di riqualificazione, il settore Attività produttive e commercio ha sollecitato il comando della Polizia Municipale alla predisposizione di puntuali controlli tesi a disincentivare questi operatori, anche al fine di contribuire alla soluzione di eventuali esigenze legate all'allestimento della fiera, con eventuali e limitate revisioni del complessivo assetto dei posteggi, aggiungo, nel rispetto anche degli operatori che invece questo investimento hanno tenuto a farlo, hanno creduto nel progetto. In data 11 novembre alcuni degli ambulanti avevano presentato ricorso al TAR in merito a questi provvedimenti, sono pervenute notizie sul verificarsi di possibili episodi di tensione attesi, in particolare, durante la notte fra l'11 e il 12 novembre, da parte di una decina di operatori intenzionati a non uniformarsi a quanto approvato dalla Sovrintendenza, agendo un tentativo di allestire banchetti non conformi.
Per tale motivo, venivano impartite istruzioni al personale della Polizia Municipale affinché, in caso di intervento sul posto, provvedesse a:
· identificare i responsabili di allestimenti difformi dalle previsioni dell’autorizzazione, eseguendo i necessari rilievi fotografici delle strutture;
· informarli che l’installazione non a norma avrebbe comportato il deferimento alla locale Procura della Repubblica per violazione della Legge 42 del 2004 (Tutela dei beni architettonici), nonché la sanzione amministrativa ai sensi dell'art. 8 del Regolamento di occupazione di suolo pubblico per occupazione abusiva, con relativo sequestro dei materiali.
Il numero di agenti della Polizia Municipale impiegato in questa circostanza era evidentemente commisurato alla necessità di garantire l’intervento con tempestività e sicurezza, reprimendo correttamente condotte illecite. Il lamentato “spiegamento di forze" si concretizza nell’arco di alcuni limitati interventi, come meglio dettagliato:
- la sera del 11 novembre, alle ore 23 circa una pattuglia composta da tre agenti, inviata sul posto su richiesta della vigilanza privata, identificava un operatore intenzionato ad installare la propria struttura; ottenute le spiegazioni del caso, questi si allontanava lasciando il proprio materiale sul posto, per recuperarlo il giorno dopo, senza aver allestito alcun banchetto.
- il 12 novembre, alle ore 5 circa si presentava la medesima situazione con altro ambulante, anch'esso identificato da pattuglia con tre operatori; il commerciante si allontanava dal luogo senza lasciare alcun materiale in loco.
- la mattina del 12/11 e del 13/11 la zona veniva presidiata da un paio di pattuglie della Polizia Municipale, senza che si presentassero particolari problemi.
Lei non vedrà mai rincorrere degli ambulanti abusivi, anche perché faceva riferimento prima a via Indipendenza, alla zona T, spesso purtroppo sono causa anche di incidenti, spinte strattoni che provocano le persone che vengono rincorse della Polizia Municipale sono fonte di grave rischio per l'incolumità delle persone. Quindi è naturale che questi tipi di controlli a parte il fatto che sono costanti e regolare, abbiamo fatto diverse udienze conoscitive e commissioni su questa tema in cui ho anche riportato i dati dei sequestri di merce abusiva che viene fatto, ma non è questo iol tema perché ci stiamo riferendo alla situazione di Santa Lucia.
Io nella giornata di ieri mi sono premurata di far visita a questi operatori, che mi hanno confermato il giudizio positivo della stragrande maggioranza dei visitatori. Purtroppo mi è stato anche riferito di tutta una serie di azioni di disturbo messe in atto dai “dissidenti”, per le quali i colleghi sono stati costretti a chiamare, a loro volta, sia la Polizia Municipale che i Carabinieri. Io affermo che la si può chiamare intransigenza - abbiamo letto vari articoli in questi giorni - il punto è semplice però, due anni di lavoro, che tra l'altro hanno visto concludersi questa frase con l'approvazione all'unanimità da parte del consiglio comunale di questo progetto di riqualificazione, incontri, mediazioni ritengo che siano stati fatti tutti i passaggi più che adeguati per avviare un progetto di riqualificazione con tutti i necessari crismi. L’amministrazione ha sempre - e ribadisco sempre - ascoltato, e si è sempre confrontata con questi operatori che non hanno mai avuto l'obbligo, l'imposizione di scegliere o preferire una struttura rispetto a un'altra, una ditta che le producesse piuttosto che un'altra. Quindi se abbiamo cercato anche di andare incontro agli ambulanti, cedere al ricatto di una esigua minoranza di "dissidenti", comunque di persone che non hanno approvato questo progetto significa far passare il messaggio che comunque ci si muova, per quanto si ascolti e si medi, alla fine qualunque strada si scelga diventa impercorribile. Per quanto mi riguarda ciò è assurdo, io non sono disponibile a porgere il fianco a proteste che poi alla fine, come si è visto in questi giorni, sono più strumentali che di sostanza".
La domanda del consigliere Tomassini:
"Visti gli articoli di stampa pubblicati in ordine all'azione giudiziaria intentata dai commercianti della fiera di "Santa Lucia", si chiede al Sindaco di sapere: come l'Amministrazione valuti le dichiarazioni della Soprintendenza; se la soluzione progettuale data dall'amministrazione ai commercianti sia in concreto realmente praticabile anche in ragione delle normative vigenti in materia di sicurezza ed igiene degli ambienti di lavoro.
Inoltre, vista la comunicazione data ai commercianti in ordine alle prescrizioni comunali ed ai provvedimenti che saranno adottati nei confronti dei trasgressori (definiti:" abusivi"), atteso il numero di agenti della Polizia Municipale comandato in loco per controllare e reprimere condotte non conformi, chiede di conoscere il motivo di tanto "allarme e spiegamento di forze" anche e soprattutto in rapporto a vere abusività ed illegalità presenti sul territorio da anni".
La risposta dell'assessore Monti:
"Gentile consigliere, a partire dall'edizione di quest'anno la Fiera di Santa Lucia ha una veste totalmente nuova, con l'approvazione da parte del Consiglio Comunale della delibera relativa al nuovo progetto di riqualificazione.
Le strutture da utilizzare sono state approvate dall'Amministrazione comunale con esclusivo riferimento all'inserimento nel contesto di pregio storico e architettonico e nulla imponendo o modificando rispetto alla normale gestione dell'attività che deve, ovviamente, avvenire da parte dei singoli operatori nel rispetto delle relative normative.
Preciso inoltre che le fiere, per loro stessa natura, sono manifestazioni temporanee, connesse a particolari ricorrenze, eventi o festività, pertanto le relative aree di svolgimento non sono identificabili come “aree mercatali”.
Non è quindi tra le prerogative in capo all'Amministrazione comunale gestire direttamente l'idoneità sotto il profilo igienico ed impiantistico, ma solo controllare che vengano rispettate. Per questo motivo la documentazione relativa agli impianti elettrici ed al corretto montaggio delle strutture deve essere prodotta dai privati gestori delle attività, così come indicato nei nuovi titoli rilasciati agli operatori in sostituzione dei precedenti. L'Amministrazione comunale ha sottoscritto una nuova convenzione con Co.Fi.Bo (Consorzio Fieristi Bolognesi), che prevede la revoca della precedente autorizzazione/concessione e la notifica a tutti gli operatori di una nota esplicativa. Scopo del progetto è stato quello di perseguire un adeguamento estetico e strutturale dei banchetti, peraltro vagliato dalla competente Sovrintendenza. Che la Soprintendente abbia avvallato il progetto poiché non abbia altre responsabilità è giusto, non le competono, quindi il progetto è stato avvallato dalla Sovrintendente, quindi è a quello che noi facciamo riferimento.
Sono stati rilasciati ad ogni operatore i nuovi titoli autorizzatori e concessori, esplicitando agli stessi le conseguenze di un'eventuale occupazione con strutture difformi. Co.Fi.Bo. ha presentato formale richiesta di iniziare il montaggio il 7 novembre, con termine previsto per giovedì 14, viste le criticità legate al posizionamento delle nuove strutture.
In virtù delle già note e previste segnalazioni di possibili montaggi di strutture difformi, effettuate da alcuni operatori in disaccordo con il progetto di riqualificazione, il settore Attività produttive e commercio ha sollecitato il comando della Polizia Municipale alla predisposizione di puntuali controlli tesi a disincentivare questi operatori, anche al fine di contribuire alla soluzione di eventuali esigenze legate all'allestimento della fiera, con eventuali e limitate revisioni del complessivo assetto dei posteggi, aggiungo, nel rispetto anche degli operatori che invece questo investimento hanno tenuto a farlo, hanno creduto nel progetto. In data 11 novembre alcuni degli ambulanti avevano presentato ricorso al TAR in merito a questi provvedimenti, sono pervenute notizie sul verificarsi di possibili episodi di tensione attesi, in particolare, durante la notte fra l'11 e il 12 novembre, da parte di una decina di operatori intenzionati a non uniformarsi a quanto approvato dalla Sovrintendenza, agendo un tentativo di allestire banchetti non conformi.
Per tale motivo, venivano impartite istruzioni al personale della Polizia Municipale affinché, in caso di intervento sul posto, provvedesse a:
· identificare i responsabili di allestimenti difformi dalle previsioni dell’autorizzazione, eseguendo i necessari rilievi fotografici delle strutture;
· informarli che l’installazione non a norma avrebbe comportato il deferimento alla locale Procura della Repubblica per violazione della Legge 42 del 2004 (Tutela dei beni architettonici), nonché la sanzione amministrativa ai sensi dell'art. 8 del Regolamento di occupazione di suolo pubblico per occupazione abusiva, con relativo sequestro dei materiali.
Il numero di agenti della Polizia Municipale impiegato in questa circostanza era evidentemente commisurato alla necessità di garantire l’intervento con tempestività e sicurezza, reprimendo correttamente condotte illecite. Il lamentato “spiegamento di forze" si concretizza nell’arco di alcuni limitati interventi, come meglio dettagliato:
- la sera del 11 novembre, alle ore 23 circa una pattuglia composta da tre agenti, inviata sul posto su richiesta della vigilanza privata, identificava un operatore intenzionato ad installare la propria struttura; ottenute le spiegazioni del caso, questi si allontanava lasciando il proprio materiale sul posto, per recuperarlo il giorno dopo, senza aver allestito alcun banchetto.
- il 12 novembre, alle ore 5 circa si presentava la medesima situazione con altro ambulante, anch'esso identificato da pattuglia con tre operatori; il commerciante si allontanava dal luogo senza lasciare alcun materiale in loco.
- la mattina del 12/11 e del 13/11 la zona veniva presidiata da un paio di pattuglie della Polizia Municipale, senza che si presentassero particolari problemi.
Lei non vedrà mai rincorrere degli ambulanti abusivi, anche perché faceva riferimento prima a via Indipendenza, alla zona T, spesso purtroppo sono causa anche di incidenti, spinte strattoni che provocano le persone che vengono rincorse della Polizia Municipale sono fonte di grave rischio per l'incolumità delle persone. Quindi è naturale che questi tipi di controlli a parte il fatto che sono costanti e regolare, abbiamo fatto diverse udienze conoscitive e commissioni su questa tema in cui ho anche riportato i dati dei sequestri di merce abusiva che viene fatto, ma non è questo iol tema perché ci stiamo riferendo alla situazione di Santa Lucia.
Io nella giornata di ieri mi sono premurata di far visita a questi operatori, che mi hanno confermato il giudizio positivo della stragrande maggioranza dei visitatori. Purtroppo mi è stato anche riferito di tutta una serie di azioni di disturbo messe in atto dai “dissidenti”, per le quali i colleghi sono stati costretti a chiamare, a loro volta, sia la Polizia Municipale che i Carabinieri. Io affermo che la si può chiamare intransigenza - abbiamo letto vari articoli in questi giorni - il punto è semplice però, due anni di lavoro, che tra l'altro hanno visto concludersi questa frase con l'approvazione all'unanimità da parte del consiglio comunale di questo progetto di riqualificazione, incontri, mediazioni ritengo che siano stati fatti tutti i passaggi più che adeguati per avviare un progetto di riqualificazione con tutti i necessari crismi. L’amministrazione ha sempre - e ribadisco sempre - ascoltato, e si è sempre confrontata con questi operatori che non hanno mai avuto l'obbligo, l'imposizione di scegliere o preferire una struttura rispetto a un'altra, una ditta che le producesse piuttosto che un'altra. Quindi se abbiamo cercato anche di andare incontro agli ambulanti, cedere al ricatto di una esigua minoranza di "dissidenti", comunque di persone che non hanno approvato questo progetto significa far passare il messaggio che comunque ci si muova, per quanto si ascolti e si medi, alla fine qualunque strada si scelga diventa impercorribile. Per quanto mi riguarda ciò è assurdo, io non sono disponibile a porgere il fianco a proteste che poi alla fine, come si è visto in questi giorni, sono più strumentali che di sostanza".
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Piazza Maggiore, 6