QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA DISGRAZIA ACCADUTA A UNA FAMIGLIA DI CONCITTADINI DI ORIGINE KOSOVARA
L'assessore ai Servizi sociali Amelia Frascaroli, ha risposto nella seduta odierna di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Carella (Pdl-Fi) e Borgonzoni (Lega nord) sulla disgrazia accaduta in una famiglia di origine kosovara.
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Descrizione
L'assessore ai Servizi sociali Amelia Frascaroli, ha risposto nella seduta odierna di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Carella (Pdl-Fi) e Borgonzoni (Lega nord) sulla disgrazia accaduta in una famiglia di origine kosovara.
La domanda d'attualità del consigliere Carella:
"A seguito della disgrazia accaduta a una famiglia di concittadini di origine kosovara, preso atto della descrizione della loro situazione abitativa, presentata sulla stampa locale e letto anche che venivano seguiti dai servizi sociali, che apparentemente erano/sono perfettamente a conoscenza di quanto accadeva e come, chiedo all'Amministrazione come sia stato possibile che si sia composta una situazione simile e in quanto tempo ciò è accaduto, ovvero, la convivenza di 15 persone in spazi inadeguati e come era/è la quotidianità di questa famiglia sotto i vari aspetti , alimentari, sanitari, scolastici e quanto di altro possa illustrarla. Chiedo quante siano le situazioni similari in essere sul nostro territorio, conosciute e seguite dai servizi sociali e che cosa si intenda fare in materia. Inoltre, lette le dichiarazioni dell'assessore sulla questione delle "regole", chiedo se le sue considerazioni sono da intendersi come spalmabili a tutti e chi è o sarà l'organismo preposto a stabilire quali siano i casi nei quali le regole possono essere disattese e quali quelli in cui non sarà permesso farlo".
La domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:
"La stampa riporta la notizia della neonata morta in una casa Acer; accanto a questa terribile notizia si leggono le affermazioni dell'assessore Frascaroli che sostiene di non meravigliarsi del sovraffollamento in questo periodo di crisi; a questo proposito chiedo al Sindaco e alla Giunta
1) se non ritengano che queste affermazioni, pur piene di pietas e rivelatrici di una grande sensibilità personale, siano fuori luogo se dette da un Assessore che dovrebbe conoscere almeno le disposizioni regolamentari che non consentono, in nessun modo, che si possa vivere in una casa sovraffollata;
2) se l'assessore Frascaroli conosca le disposizioni comunali a tutela delle condizioni igieniche e di vivibilità all'interno delle abitazioni, che pretendono un minimo di mq per ogni persona e sanzionano i casi in cui non vi siano le condizioni igieniche regolamentari;
3) se non ritengano che la politica dovrebbe adoperarsi per evitare situazioni come quella creatasi nella casa Acer dove è mancata la piccola, dato che le condizioni igieniche e di vivibilità devono essere rispettate da tutti e rappresentano un diritto al buon vivere e che non sia affatto corretto leggere affermazioni come quella che, in ogni caso, la situazione qui, pur se invivibile e precaria, è sempre migliore che a casa loro;
4) se non ritengano gravemente scorretto considerare una situazione intollerabile come quella vissuta dalla famiglia Kosovara sia giudicata "possibile" perchè la loro misura di vivibilità è diversa dalla nostra!
5) se non ritengano che sia altrettanto scorretto sostenere che non bisogna applicare con rigidità le norme (in questo caso igieniche) quando vi siano situazioni che questa Amministrazione non è in grado di superare nè di fronteggiare: queste affermazioni sono gravi se fatte da un personaggio che rappresenta le istituzioni e sarebbero gravi anche se le ascoltassi al Bar dello Sport!
6) quali siano le intenzioni che questa Amministrazione abbia per evitare che si creino situazioni analoghe, a parte il monitoraggio che ognuno di noi è in grado di fare anche senza avere strumenti di governo dell'ente".
La risposta d'attualità dell'assessore Frascaroli:
"Rispondo alle vostre domande di attualità in accordo con l'Assessore Malagoli.
Dalla nota di Acer si evince che il nucleo familiare ha ricevuto l'assegnazione dell'appartamento Erp dal 2000. L'alloggio risponde allo standard abitativo per la composizione del nucleo che in quell'anno risultava essere già di 7 persone (2 genitori e 5 figli). Il nucleo si è successivamente modificato negli anni con la nascita di un altro figlio nel 2013 e l'accoglimento di 3 nipoti appartenenti al nucleo originario. Il nucleo si è così modificato, secondo le previsioni dell'art. 24 della Legge Regionale 24/2011 e successive modificazioni. Tale legge, e i regolamenti attuativi, normano la gestione dell'edilizia resideziale pubblica fino all'entrata in vigore della nuova legge.
Passando ai temi sociali rispetto, al nucleo in questione, posso darvi alcune notizie circa il fatto che sono seguiti e che su di loro sono stati attivati i servizi a loro necessari già da tempo. I genitori entrambi con permesso di soggiorno e passaporto sono seguiti. La moglie ha in attivo una borsa lavoro per progetto di reinserimento lavorativo (attualmente sospesa per gravidanza/parto), mentre il marito per sopraggiunta invalidità attualmente non lavora. I figli che sono già maggiorenni hanno progetti di formazione e inserimento lavorativo, già dal 2011. Poi c'è la presa in carico di un altro maggiorenne all'USSM con progetto di messa alla prova con termine ad aprile 2014. Ci sono borse lavoro in corso con esiti molto positivi. Attualmente uno di loro è impegnato in attività di volontariato presso l’associazione "mani tese" e ha già attivato un rinnovo presso stessa risorsa. Da gennaio 2014 c'è l'attivazione percorso di volontariato presso COOP "AUSILIO PER LA SPESA", dove i ragazzi sono volontari e non utenti. E sono inseriti in diverse attività socio- educative.
Per quanto riguarda i figli minorenni posso comunicarvi che la ragazza del 2000 ha conseguito la licenza media nell’ anno scolastico 2012/2013. Frequenta il Progetto Antidispersione (Provincia) con attivazione di operatore specializzato di CSAPSA2, monitorato sia dal C.I.P. che e dal SET(Servizi Educativi Territoriali). Frequenta anche un centro socio - educativo del Q.re Porto-Saragozza. Per ognuno c'è un prgetto molto circostanziato e preciso.
Complessivamente le persone regolarmente residenti nell'abitazione di via Tanari 4, erano 11 (comprese le gemelline figlie di Ibrahim), di cui 6 minorenni e 5 maggiorenni. E ci sono de domicili regolarmente registrati.
Gli interventi del Servizio Sociale Territoriale (SST) e Servizi educativi Territoriali (SET) sono sempre stati in ordine al sostegno nell'inserimento lavorativo e sostegno economico. Il rapporti tra la famiglia, SST e SET sono di stretta collaborazione nella realizzazione e nelle finalità dei progetti attivati, chiara e condivisa. Obiettivo l’inserimento lavorativo e la regolarizzazione per gli adulti, per procedere ad una separazione dal nucleo originario ed a una autonoma gestione familiare nella misura in cui man mano si verificano el condizioni. Il SST e il SET non hanno mai rilevato alcun problema di carenze genitoriali, i ragazzi minorenni sono sempre stati seguiti dai genitori adeguatamente dal punto di vista affettivo, scolastico e sanitario. La casa è sempre apparsa in ordine, pulita e ben organizzata nonostante il numero delle persone.
Tutti i membri della famiglia in carico al SST hanno regolare iscrizione al SSN o regolare tesserino. I minori sono seguiti con regolarità dalla Pediatria di Comunità. Gli adulti seguono situazioni attinenti la loro salute tramite SSN e il medico di base o tramite Sokos.
Infine altra informazione che posso comunicare da parte di Acer è che sul territorio comunale le situazioni di nuclei numerosi, rapportate alla dimensione dell'alloggio e rilevate dall'anagrafe Acer risultano essere 51 pari allo 0,41% dei circa 12.300 nuclei familiari che sono gestiti, di cui 23 risultano in carico ai servizi sociali.
Aggiungo una nota mia personale alle considerazioni della consigliera Borgonzoni, giusta per altro rispetto al sovraffollamento, mi assumo la responsabilità di avere detto l'altro giorno che le regole sono al servizio dell'uomo e non l'uomo a servizio delle regole, che non vuol dire che non ci devono essere, ma dobbiamo essere capaci anche di rapportare il sistema delle regole alle situazioni contingenti ed agire di conseguenza. In questo percorso vedete tutto un cammino che sfocerà ovviamente nel superamento anche del sovraffollamento nella misura in cui i nuclei famigliari li assemblati saranno in grado progressivamente di acquistare autonomia, percorso che si sta materialmente costruendo, e non "se si farà". Rispetto ai tempi mi rifaccio anche alla posizione di Acer stessa nelle parole del sui presidente Claudio Felicani che sostiene che i regolamenti di Acer prevedono che i nuclei originari possano aumentare e in ogni casi di questi tempi le regole sono una cosa, ma la realtà è un'altra, bisogna essere molto cauti e non prendere decisioni avventate rispetto alla vita delle persone. Il tema è accompagnarle e ovviamente esercitare i necessari controlli, ma questi sono in atto, rispetto a situazioni che si potrebbero verificare di eventuali subaffitti o irregolarità, o di sfruttamento. Un conto è questo quadro, che non è in questa situazione, e un conto è in base alla regola del sovraffollamento sbattere in strada delle persone in un momento come questo, cosa che né Amministrazione comunale né Acer hanno intenzione di fare".
La domanda d'attualità del consigliere Carella:
"A seguito della disgrazia accaduta a una famiglia di concittadini di origine kosovara, preso atto della descrizione della loro situazione abitativa, presentata sulla stampa locale e letto anche che venivano seguiti dai servizi sociali, che apparentemente erano/sono perfettamente a conoscenza di quanto accadeva e come, chiedo all'Amministrazione come sia stato possibile che si sia composta una situazione simile e in quanto tempo ciò è accaduto, ovvero, la convivenza di 15 persone in spazi inadeguati e come era/è la quotidianità di questa famiglia sotto i vari aspetti , alimentari, sanitari, scolastici e quanto di altro possa illustrarla. Chiedo quante siano le situazioni similari in essere sul nostro territorio, conosciute e seguite dai servizi sociali e che cosa si intenda fare in materia. Inoltre, lette le dichiarazioni dell'assessore sulla questione delle "regole", chiedo se le sue considerazioni sono da intendersi come spalmabili a tutti e chi è o sarà l'organismo preposto a stabilire quali siano i casi nei quali le regole possono essere disattese e quali quelli in cui non sarà permesso farlo".
La domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:
"La stampa riporta la notizia della neonata morta in una casa Acer; accanto a questa terribile notizia si leggono le affermazioni dell'assessore Frascaroli che sostiene di non meravigliarsi del sovraffollamento in questo periodo di crisi; a questo proposito chiedo al Sindaco e alla Giunta
1) se non ritengano che queste affermazioni, pur piene di pietas e rivelatrici di una grande sensibilità personale, siano fuori luogo se dette da un Assessore che dovrebbe conoscere almeno le disposizioni regolamentari che non consentono, in nessun modo, che si possa vivere in una casa sovraffollata;
2) se l'assessore Frascaroli conosca le disposizioni comunali a tutela delle condizioni igieniche e di vivibilità all'interno delle abitazioni, che pretendono un minimo di mq per ogni persona e sanzionano i casi in cui non vi siano le condizioni igieniche regolamentari;
3) se non ritengano che la politica dovrebbe adoperarsi per evitare situazioni come quella creatasi nella casa Acer dove è mancata la piccola, dato che le condizioni igieniche e di vivibilità devono essere rispettate da tutti e rappresentano un diritto al buon vivere e che non sia affatto corretto leggere affermazioni come quella che, in ogni caso, la situazione qui, pur se invivibile e precaria, è sempre migliore che a casa loro;
4) se non ritengano gravemente scorretto considerare una situazione intollerabile come quella vissuta dalla famiglia Kosovara sia giudicata "possibile" perchè la loro misura di vivibilità è diversa dalla nostra!
5) se non ritengano che sia altrettanto scorretto sostenere che non bisogna applicare con rigidità le norme (in questo caso igieniche) quando vi siano situazioni che questa Amministrazione non è in grado di superare nè di fronteggiare: queste affermazioni sono gravi se fatte da un personaggio che rappresenta le istituzioni e sarebbero gravi anche se le ascoltassi al Bar dello Sport!
6) quali siano le intenzioni che questa Amministrazione abbia per evitare che si creino situazioni analoghe, a parte il monitoraggio che ognuno di noi è in grado di fare anche senza avere strumenti di governo dell'ente".
La risposta d'attualità dell'assessore Frascaroli:
"Rispondo alle vostre domande di attualità in accordo con l'Assessore Malagoli.
Dalla nota di Acer si evince che il nucleo familiare ha ricevuto l'assegnazione dell'appartamento Erp dal 2000. L'alloggio risponde allo standard abitativo per la composizione del nucleo che in quell'anno risultava essere già di 7 persone (2 genitori e 5 figli). Il nucleo si è successivamente modificato negli anni con la nascita di un altro figlio nel 2013 e l'accoglimento di 3 nipoti appartenenti al nucleo originario. Il nucleo si è così modificato, secondo le previsioni dell'art. 24 della Legge Regionale 24/2011 e successive modificazioni. Tale legge, e i regolamenti attuativi, normano la gestione dell'edilizia resideziale pubblica fino all'entrata in vigore della nuova legge.
Passando ai temi sociali rispetto, al nucleo in questione, posso darvi alcune notizie circa il fatto che sono seguiti e che su di loro sono stati attivati i servizi a loro necessari già da tempo. I genitori entrambi con permesso di soggiorno e passaporto sono seguiti. La moglie ha in attivo una borsa lavoro per progetto di reinserimento lavorativo (attualmente sospesa per gravidanza/parto), mentre il marito per sopraggiunta invalidità attualmente non lavora. I figli che sono già maggiorenni hanno progetti di formazione e inserimento lavorativo, già dal 2011. Poi c'è la presa in carico di un altro maggiorenne all'USSM con progetto di messa alla prova con termine ad aprile 2014. Ci sono borse lavoro in corso con esiti molto positivi. Attualmente uno di loro è impegnato in attività di volontariato presso l’associazione "mani tese" e ha già attivato un rinnovo presso stessa risorsa. Da gennaio 2014 c'è l'attivazione percorso di volontariato presso COOP "AUSILIO PER LA SPESA", dove i ragazzi sono volontari e non utenti. E sono inseriti in diverse attività socio- educative.
Per quanto riguarda i figli minorenni posso comunicarvi che la ragazza del 2000 ha conseguito la licenza media nell’ anno scolastico 2012/2013. Frequenta il Progetto Antidispersione (Provincia) con attivazione di operatore specializzato di CSAPSA2, monitorato sia dal C.I.P. che e dal SET(Servizi Educativi Territoriali). Frequenta anche un centro socio - educativo del Q.re Porto-Saragozza. Per ognuno c'è un prgetto molto circostanziato e preciso.
Complessivamente le persone regolarmente residenti nell'abitazione di via Tanari 4, erano 11 (comprese le gemelline figlie di Ibrahim), di cui 6 minorenni e 5 maggiorenni. E ci sono de domicili regolarmente registrati.
Gli interventi del Servizio Sociale Territoriale (SST) e Servizi educativi Territoriali (SET) sono sempre stati in ordine al sostegno nell'inserimento lavorativo e sostegno economico. Il rapporti tra la famiglia, SST e SET sono di stretta collaborazione nella realizzazione e nelle finalità dei progetti attivati, chiara e condivisa. Obiettivo l’inserimento lavorativo e la regolarizzazione per gli adulti, per procedere ad una separazione dal nucleo originario ed a una autonoma gestione familiare nella misura in cui man mano si verificano el condizioni. Il SST e il SET non hanno mai rilevato alcun problema di carenze genitoriali, i ragazzi minorenni sono sempre stati seguiti dai genitori adeguatamente dal punto di vista affettivo, scolastico e sanitario. La casa è sempre apparsa in ordine, pulita e ben organizzata nonostante il numero delle persone.
Tutti i membri della famiglia in carico al SST hanno regolare iscrizione al SSN o regolare tesserino. I minori sono seguiti con regolarità dalla Pediatria di Comunità. Gli adulti seguono situazioni attinenti la loro salute tramite SSN e il medico di base o tramite Sokos.
Infine altra informazione che posso comunicare da parte di Acer è che sul territorio comunale le situazioni di nuclei numerosi, rapportate alla dimensione dell'alloggio e rilevate dall'anagrafe Acer risultano essere 51 pari allo 0,41% dei circa 12.300 nuclei familiari che sono gestiti, di cui 23 risultano in carico ai servizi sociali.
Aggiungo una nota mia personale alle considerazioni della consigliera Borgonzoni, giusta per altro rispetto al sovraffollamento, mi assumo la responsabilità di avere detto l'altro giorno che le regole sono al servizio dell'uomo e non l'uomo a servizio delle regole, che non vuol dire che non ci devono essere, ma dobbiamo essere capaci anche di rapportare il sistema delle regole alle situazioni contingenti ed agire di conseguenza. In questo percorso vedete tutto un cammino che sfocerà ovviamente nel superamento anche del sovraffollamento nella misura in cui i nuclei famigliari li assemblati saranno in grado progressivamente di acquistare autonomia, percorso che si sta materialmente costruendo, e non "se si farà". Rispetto ai tempi mi rifaccio anche alla posizione di Acer stessa nelle parole del sui presidente Claudio Felicani che sostiene che i regolamenti di Acer prevedono che i nuclei originari possano aumentare e in ogni casi di questi tempi le regole sono una cosa, ma la realtà è un'altra, bisogna essere molto cauti e non prendere decisioni avventate rispetto alla vita delle persone. Il tema è accompagnarle e ovviamente esercitare i necessari controlli, ma questi sono in atto, rispetto a situazioni che si potrebbero verificare di eventuali subaffitti o irregolarità, o di sfruttamento. Un conto è questo quadro, che non è in questa situazione, e un conto è in base alla regola del sovraffollamento sbattere in strada delle persone in un momento come questo, cosa che né Amministrazione comunale né Acer hanno intenzione di fare".
A cura di
Piazza Maggiore, 6