QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA DIREZIONE DELL'ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI


L'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sulla direzione dell'Istituzione Bologna Musei.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito alla vicenda del Direttore Mar...

Descrizione

L'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sulla direzione dell'Istituzione Bologna Musei.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito alla vicenda del Direttore Maraniello, che ha colto di sorpresa l'intera città, anche considerando che questo è l'anno dell'EXPO, chiede all' Amministrazione che cosa pensa di fare, con quali criteri guida e in quali tempi e metodi, al fine di assicurare l'indispensabile continuità gestionale del Settore.
Chiede inoltre
se quanto accaduto è stato fonte di sorpresa anche per l'Amministrazione, come sembra trasparire dalle prime reazioni lette sugli organi di informazione locali e (nel caso) si chiede come questo sia stato possibile, poiché è/sarebbe fonte di perplessità il registrare che niente sia stato supposto o prefigurato su quanto successo, dato che a quanto risulta allo scrivente, niente è stato disposto preventivamente".

Risposta dell'assessore Ronchi
"Grazie consigliere, questa notizia non ci ha colto di sorpresa e comprendiamo questa scelta che ha fatto Maraniello, perché stimiamo la persona e sappiamo che questo è quel che avviene in questo tipo di lavoro. Il dottor Maraniello ha partecipato ad un avviso pubblico e andrà a dirigere quello che viene considerato uno dei più importanti musei d' Arte Contemporanea in Italia, evidentemente noi non potevamo fare nulla per bloccare quella che è la normale, umana ambizione di una persona che è rimasta dieci anni in questa città facendo un buon lavoro. Inoltre - poi lei mi potrà dire che è il bicchiere mezzo pieno - penso che quanto accaduto sottolinei anche diciamo così la validità di un modello. Perché se una persona che molto giovane arriva a Bologna, fa un certo tipo di lavoro e assumendo nel tempo un ruolo importante perché, oltre ad essere stato direttore di MAMbo, come lei sa, Maraniello è diventato il direttore dell'Istituzione Musei cioè di tutti i musei che noi abbiamo unificato, ovviamente questo percorso ha avuto un peso nella scelta di Maraniello al Mart.

Perché questa cosa non è emersa precedentemente? Perché se emergeva precedentemente si potevano creare le condizioni per bruciare la sua candidatura. E' evidente che di fronte alle scelte personali, che certo dispiacciono - non è che sto dicendo che è bellissimo che Maraniello se ne vada, però sono cose che succedono - non credo sia un dramma e dico che credo che Bologna abbia avuto un ruolo importante e che sia anche un merito di Bologna se, appunto in una situazione molto complessa rispetto alla direzione dei Musei, chi ha lavorato tanto in questa città viene selezionato per dirigere un museo di straordinaria importanza. Le scelte che abbiamo fatto vengono ulteriormente confermate da questa nomina. Aggiungo anche che il dott. Maraniello rimarrà fino alla fine di maggio. Quindi fino a quel momento c'è un lavoro che continua ad andare avanti e ad essere impostato. Come lei stesso correttamente ha detto "le istituzioni restano" e noi abbiamo un CdA, quindi non è che siamo nel vuoto pneumatico, ma c'è una programmazione che il dott Maraniello continuerà a seguire.

Si apre un problema certo, di cui sono molto consapevole e cioè che dobbiamo, in tempi rapidi arrivare ad una nuova definizione della situazione dei nostri musei. Glielo dico in maniera molto tranquilla: avendo noi davanti un anno, perché questo è il periodo, o si decide di fare un interim a un dirigente del Comune, oppure si decide di fare un nuovo avviso pubblico, specificando che sarà per un anno, con la possibilità di essere rinnovato per ulteriori cinque, ma concretamente sarà per un anno. Si fa dunque un avviso pubblico e una selezione esattamente come avvenuto per il dott Maraniello. Lei ha letto sui giornali che c'è già stata anche un' indicazione come è giusto che sia da parte del CdA dei Musei che dice che è preferibile l'avviso pubblico e io sto a questo. Noi stiamo facendo un ragionamento che è delicato, perché siamo nella fase di fine legislatura e dunque vanno fatte come lei comprenderà delle valutazioni, che però noi faremo molto in fretta, tendendo conto delle indicazioni del CdA e in tempi rapidi sceglieremo una soluzione.Quindi io non sono preoccupato della programmazione da qui alla fine della legislatura, ma sono preoccupato del fatto che dobbiamo trovare una soluzione credibile che ci permetta anche di fare un ragionamento rispetto al proseguo della vita cittadina, perché è vero che le elezioni sono un momento importante, ma questo tipo di istituzioni hanno bisogno di una programmazione e di una continuità. E' necessario dunque trovare il sistema per capire se ci sono le possibilità, dal punto di vista delle ipotesi di lavoro, di avere questo tipo di continuità e la mia preoccupazione è quella di trovare la strada migliore rispetto al futuro di questa vicenda. Credo di avere risposto a tutto, ripeto noi abbiamo registrato questa cosa, ovviamente avremmo preferito che il dott Maraniello rimanesse con noi, ma queste cose non possono essere fermate.

Colgo l'occasione, visto che stiamo parlando di programmazione, per precisare una cosa, perché si è aperto un dibattito che trovo surreale. Io non ho detto che improvvisamente la vocazione al contemporaneo della città di Bologna diventa vocazione all'antico, ho semplicemente detto, ma purtroppo- e capita- è stato fatto un titolo un po' fuorviante, che c'è una società importante che si chiama Arthemisia che potrà fare una mostra importante al Museo Archeologico; ho detto che un segmento importante delle mostre che riguardano l'antico potrebbe diventare molto interessante per la città di Bologna, perché un tempo queste cose si facevano a Venezia, ma adesso non esiste più questo segmento veneziano e quindi questa per noi può essere una opportunità. Per quanto riguarda la vocazione al contemporaneo, poiché la cultura non si costruisce solo attorno alle mostre, dico che la vocazione al contemporaneo della città di Bologna è fatta dall'Università, dai festival del contemporaneo, dalla Cineteca e da tante altre cose. Quindi ribadisco quanto annunciato fin dall'inizio e cioè che supportiamo la vocazione al contemporaneo e Mambo è da questo punto di vista importantissimo e per questo nel scegliere il nuovo direttore dell'Istituzione Musei cercheremo anche una figura in grado di seguire bene quest'ambito. E infine per quanto riguarda l'Antico mi sono semplicemente limitato a dire quanto vi espresso sopra. I l tutto è stato distorto in un titolo che ora viene ripreso continuamente, dicendo che c'è contraddizione, ma non c'è alcuna contraddizione io credo solo che sia giusto che la città sfrutti se può delle occasioni e in questo caso i costi per l'Amministrazione sono molto bassi e che abbiamo un Museo Archeologico. Quindi dire che abbiamo la vocazione al contemporaneo, non significa poi che non si debba fare nient'altro che il contemporaneo. Spero che l'equivoco sia definitivamente chiuso. Grazie. "

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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