QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA COLLEZIONE DI OPERE D'ARTE NEI DEPOSITI COMUNALI -


L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto all'interpellanza della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla collezione di opere nei depositi comunali.

L'interpellanza della consigliera Mirka Cocconcelli:
"Con la presente interp...

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L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi ha risposto all'interpellanza della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla collezione di opere nei depositi comunali.

L'interpellanza della consigliera Mirka Cocconcelli:
"Con la presente interpellanza si chiede di sapere quali siano i programmi dell'Amministrazione comunale relativamente alla utilizzazione della vastissima collezione di opere d'arte otto-novecentesca del Comune di Bologna, attualmente ancora ospitata nei depositi comunali, con un non utilizzo che ha fatto scrivere al "Giornale dell'Arte" che questa soluzione è uno dei 5 elementi di criticità della cultura a Bologna.
Inoltre si chiede di sapere quali siano i programmi della Istituzione Musei a tale proposito.".

La risposta dell'assessore Ronchi:
" Grazie Presidente. Ringrazio anche la consigliera per l'interpellanza e ritorno su questioni che ho già avuto modo di precisare nella mia risposta alla domanda di attualità da lei formulata nella seduta del Consiglio del 7 giugno scorso.
Prima di tutto, quello di cui parliamo, non è un “patrimonio dimenticato”, che giace nei depositi, visto che molti importanti autori del periodo sono esposti nella sale dei nostri Musei, e che esso ha trovato la giusta e dovuta valorizzazione anche attraverso pubblicazioni e mostre nel corso degli anni.
Certo, il patrimonio otto-novecentesco del Comune è molto ricco e per ora non ha potuto trovare una definitiva sistemazione che ne valorizzi pienamente le qualità artistiche; la sua collocazione originariamente era prevista nell'ambito del progetto di creazione a Palazzo d'Accursio di un nuovo polo museale in vista delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia.
Come è noto, tale progetto non si è potuto realizzare e l'attuale Amministrazione sa di dover tornare sul tema alla luce, però, di uno scenario assai mutato. Basti pensare alla difficile contingenza finanziaria, ma anche alla nascita del circuito di Genus Bononiae che ricordo è il circuito della Fondazione Cassa di Risparmio e anche Istituzione Bologna Musei.
Qualsiasi piano di valorizzazione del patrimonio di opere d'arte di Bologna non può che passare da un accordo che riguardi questi soggetti, oltre che - per compiti di legge e opportunità scientifiche - la Sovrintendenza di Bologna e la sua Pinacoteca Nazionale.
Si tratta di un programma a medio lungo termine che si configura, comunque, come uno dei progetti qualificanti dell'Istituzione Bologna Musei, che avrà il compito di definire un progetto in stretto raccordo con l'Amministrazione comunale e con la Sovrintendenza stessa. Le dico altre tre cose che sono rilevanti. Noi abbiamo fatto un passaggio riorganizzativo importante, adesso è in corso una selezione per definire chi sarà il direttore dell'Istituzione Bologna Musei, quindi bisogna attendere questa selezione, perché una persona deve sapere che prospettiva ha per riorganizzare. Abbiamo una questione che non è di poco conto che è quella dello spostamento provvisorio del museo Morandi per problemi relativi al terremoto, quindi dobbiamo sapere con precisione, tenendo conto che è una questione molto delicata, dove verrà collocato il Museo Morandi, perché ovviamente se dovesse ritornare a Palazzo gli spazi cambierebbero. Poi, è vero, ci sono delle idee che possono essere suggestive, però ad esempio fare una mostra temporanea all'interno di luoghi dove c'è un grande passaggio significa investimenti altissimi dal punto di vista della qualità. Cioè le opere non si possono esporre ovunque. C'è un problema di climatizzazione, di sicurezza delle opere, quindi ci sono delle regole che vanno giustamente rispettate che non ci permettono di far uscire dai magazzini opere e di collocarle, sia pure in una situazione suggestiva, che però non abbia le condizioni e i requisiti minimi di sicurezza, sia per il mantenimento delle opere che per il passaggio di molte persone. Io però confermo il fatto che è evidente che questo è un lavoro che ci deve trovare attenti e che merita l'approfondimento di tutti i temi. Ancora, occorre sottolineare che pur essendoci una collaborazione importante, non sempre è facile mettere in relazione strutture che hanno regolamenti e proprietà diversi. Vede per esempio il caso della Pinacoteca, il Sovraintendente è una bravissima persona, ma è evidente che se non ha i finanziamenti per garantire le aperture, ci troviamo che ci sono dei giorni, anche importanti rispetto ai flussi turistici, in cui la Pinacoteca non è aperta. Ci sono dunque problemi che superano la volontà dell'Amministrazione comunale pur in un quadro di ampia disponibilità e collaborazione. E' di questi giorni un dibattito, che purtroppo rimane sempre troppo chiuso nell'ambito degli esperti, su quello che anche il Governo dovrebbe fare per migliorare il patrimonio che fa riferimento al Governo stesso, vedi appunto la Pinacoteca Nazionale. Ci sono questioni complesse. Noi abbiamo fatto una sperimentazione che ha avuto molto successo, a mio parere, e che ha dato l'idea che ci possono essere relazioni positive. L'esperimento è stata Art City dello scorso anno, in occasione di Arte Fiera, che ripeteremo anche quest'anno. In quell'occasione abbiamo costruito un protocollo che vedeva i Musei universitari, che lo voglio ricordare sono un patrimonio eccezionale, ma credo ancora poco conosciuto, pur essendo di una bellezza e di una suggestione incredibili. Musei Universitari, Pinacoteca, Genus Bononiae e Istituzione Musei hanno costruito dunque in occasione di Arte Fiera un circuito, in coordimanento anche con T Per che per l'occasione ha messo a disposizione una navetta. Credo che sia questa la strada. Io però condivido il fatto che noi dobbiamo fare ogni sforzo per valorizzare questo patrimonio, perché sono d'accordo con lei, al di là della città da cui provengo, io amo molto Bologna e sono qui per valorizzare le attività di questa città, è un compito questo a cui tengo moltissimo. Quindi dobbiamo tenere alta l'attenzione e fare tutto il possibile per arrivare a fine legislatura ad aver un quadro migliorato rispetto ad oggi. Le ribadisco una questione di cui lei è sicuramente già consapevole, non è semplicissimo, perché oltre a tutti i problemi che le ho già evidenziato, abbiamo un problema finanziario davvero molto, molto, molto, complesso. Io non mi voglio nascondere dietro a questo, ma va sicuramente evidenziato. Grazie"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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