QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA CESSIONE DEGLI AUTOBUS DI TPER AD OMINIBUS


Il sindaco, Virginio Merola, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini e Michele Facci (FI) e Marco Piazza (M5S) in merito alla vendita degli autobus Tper. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Lepore.

Doma...

Pubblicato il: 

Descrizione

Il sindaco, Virginio Merola, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini e Michele Facci (FI) e Marco Piazza (M5S) in merito alla vendita degli autobus Tper. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Lepore.

Domanda dei consiglieri Tomassini e Facci

"Visti gli articoli di stampa apparsi suoi quotidiani cittadini in merito alla cessione degli autobus di TPER ad Ominibus, domanda al Sindaco di sapere, atteso che il Comune di Bologna è socio della prima compagine, come giudichi un CdA che, in completa autonomia, cede parte della propria flotta ad una realtà privata a prezzi di molto inferiori al valore di mercato e senza acquisire preventivamente una perizia relativa al valore di ogni singolo automezzo. A tale proposito, chiede quali iniziative intenderà porre in essere a tutela del valore della partecipazione societaria dei cittadini bolognesi e, tra le altre, se invocherà l'intervento della Corte dei Conti o se agirà per la rimozione del l'organo amministrativo".

Domanda del consigliere Piazza

"In merito alle notizie apparse sulla stampa sulle dichiarazioni del Presidente di Tper Giuseppina Gualtieri e del Direttore Ferrari sulla vendita dei mezzi a Omnibus, chiede al Sindaco: come valuta le dichiarazioni sopracitate in relazione all’iniziativa della Corte dei Conti che ha deciso di avviare un indagine sul caso; se non ritiene strano o almeno sconveniente che TPER non abbia avvisato il Comune di Bologna (uno dei principali azionisti della società) di questa operazione"

Risposta del Sindaco letta in aula dall'assessore Lepore

Gentili Consiglieri,
il servizio di trasporto pubblico nel bacino di Bologna è gestito da TPB, società consortile pubblico-privata a cui SRM, l'agenzia per la mobilità della provincia di Bologna, il 21 dicembre 2010, a seguito di gara pubblica europea, ha aggiudicato per nove anni il servizio di trasporto pubblico locale bolognese. TPB è composta dall’azienda pubblica Tper Spa (con una quota dell’85%), da OMNIBUS Soc. cons. a r.l. (10%) e da Autoguidovie Spa (5%).
Il trasferimento di bus è avvenuto tra Tper e Omnibus, società controllata da Tper al 51% e composta per la restante parte dai soci privati Cosepuri, Saca e Coerbus.
Entrambe le società che vedono Tper come soggetto controllante (TPB e Omnibus) sono di precedente istituzione rispetto alla nascita di Tper (TPB è stata creata nel 2011, la creazione di Omnibus risale agli anni ’90).
Oggetto del previsto trasferimento sono 111 bus extraurbani e suburbani riallocati tra i soci che gestiscono il servizio di tpl, in coerenza con i servizi svolti dagli stessi all’interno della società consortile TPB. 48 mezzi sono già stati trasferiti ai soci privati di Omnibus, altri verranno trasferiti dal mese di gennaio. I 111 autobus oggetto di cessione hanno un’anzianità media di servizio di 16,5 anni.
I bus, così come ci ha garantito Tper, sono stati trasferiti a valore di libro. Tutte le stime economiche alternative che sono state avanzate nei resoconti e nei commenti giornalistici non hanno quindi applicabilità in questo caso in quanto rapportate a logiche commerciali che non sono affatto riferibili al trasferimento in questione, che è vincolato ad un uso specifico e pubblico “di linea” dei bus nell’ambito del bacino di Bologna. Dato l’utilizzo vincolato dei bus, non si tratta di un’operazione commerciale, bensì di un trasferimento all’interno dei soci affidatari previsto dal contratto di gara. Questa modalità permette di mantenere l’equilibrio economico all’interno di TPB, con il quale i soci pubblici e privati hanno a suo tempo presentato offerta per la partecipazione alla gara.
Il principale valore di questo contratto tra Tper e Omnibus è il rinnovo del parco veicolare del 30% del totale dei mezzi trasferiti, in quanto è concordato l’acquisto di nuovi 35 bus che andranno a migliorare notevolmente la qualità e il confort del servizio erogato a chi utilizza i bus nel bacino di Bologna, a vantaggio quindi dell’intero sistema TPB e dell’utenza servita.
Nel contratto, sempre in direzione di un incremento dell’efficienza complessiva e di ulteriore recupero di quote di evasione tariffaria in ambito extraurbano, sono altresì inserite clausole che prevedono un leggero aumento della quota chilometrica per gli esercenti il servizio, correlato all’avvio di un progetto di verifica sperimentale a bordo da parte dei conducenti e il maggiore aggio per i biglietti venduti dall’autista, nonché relative penali in caso di inosservanza o di tali obblighi contrattuali.
In tema di aspetti contrattuali, va ribadito che i mezzi non potevano e non potranno essere ceduti a soggetti al di fuori del consorzio che gestisce il servizio. Peraltro, in ossequio a questo principio, qualora terminato il periodo di assegnazione dei servizi nel bacino bolognese l’attuale proprietario dei mezzi non dovesse essere tra gli aggiudicatari della gara, è previsto che i mezzi debbano rientrare nella disponibilità del soggetto che gestirà il servizio di bacino, come assegnato dall’Agenzia per la mobilità. Lo stesso accadrebbe se l’attuale proprietario uscisse dalla compagine consortile che gestisce il servizio oggi o non fosse più affidatario di tale servizio. E’ quindi assicurata completamente la continuità della destinazione d’uso che questi mezzi hanno ed hanno avuto sin dal loro acquisto originario.
La riallocazione di autobus tra partner del consorzio è un’operazione coerente con i contratti e gli assetti attuali del tpl nel bacino bolognese. Si ricorda, infatti, che i soci privati nel bacino bolognese effettuano oggi circa il 25% dei servizi.
Ciò che è mancata è stata una comunicazione al Comune da parte di TPer, cosa che invece sarebbe stata opportuna.
In definitiva però quella in questione è un’operazione condotta nel rispetto delle norme e della regolarità dei contratti di servizio in essere, peraltro nell’ambito di una partnership tra pubblico e privato che va consolidandosi sul territorio anche ai fini di salvaguardare servizi che sono segnati da una continua contrazione di risorse ad esse dedicati e di continuare a mantenere adeguate condizioni di servizio pubblico a favore della mobilità collettiva, operando al tempo stesso per poter sostenere nuovi investimenti in ottica di sviluppo".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top