QUESTION TIME: CHIARIMENTI SULL' AMIANTO


L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini, ha risposto oggi alle domande d'attualità delle consigliere Lucia Borgonzoni (Lega nord) e Massimo Bugani (M5S) sull'abbandono di amianto.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Leg...

Pubblicato il: 

Descrizione

L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini, ha risposto oggi alle domande d'attualità delle consigliere Lucia Borgonzoni (Lega nord) e Massimo Bugani (M5S) sull'abbandono di amianto.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):

"Già da tempo ho sollevato il problema amianto a Bologna, sono stati discussi e votati ordini del giorno ma la situazione rimane ancora pericolosa come si vede dai recenti articoli di stampa; a tale proposito chiedo al Sindaco e alla Giunta
1) se sia vero che sono stati lasciati rifiuti pericolosi in strada e come si possa pensare di mettere in sicurezza rifiuti pericolosi che sono abbandonati insieme agli altri senza alcun accorgimento volto ad impedire che siano toccati o mischiati con gli altri rifiuti solidi urbani;
2) se non ritengano pericoloso questo trattamento dei rifiuti contenenti amianto, che lasciati senza controlli insieme agli altri, possono venire a contatto con le persone con effetti devastanti; basti pensare che tra i rifiuti alcuni rovistano, altri li spargono e i rifiuti appoggiati ai cassonetti sono sovente presi a calci, tutte "pratiche" incompatibili con il trattamento di un rifiuto pericoloso;
3) se non ritengano in violazione delle norme sul trattamento dei rifiuti speciali l'abbandono di quelli tossici e pericolosi, per giorni, sulla strada o, comunque che non sia una disposizione sbagliata almeno da adottare in un centro cittadino".

La domanda del consigliere Massimo Bugni (M5S):

"In relazione alla notizie apparse sugli organi di informazione sull’abbandono di amianto lungo le strade (Via del Tuscolano e via del Terrapieno): chiede al Sindaco e alla Giunta:
se ritiene che le procedure adottate da Hera siano rispettose del principio di precauzione in materia di tutela della salute pubblica;
se ritiene che ci siano reali pericoli per la salute dei cittadini;
quali sono le azioni che l’Amministrazione pensa di mettere in atto nei confronti di Hera, per verificare in che modo sono state definite e applicate queste procedure, e quali provvedimenti verranno presi per cambiarle;
se il Comune ha ricevuto in passato segnalazioni sull’abbandono di amianto, oltre ai due casi segnalati l'altro ieri".

La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:

"Il soggetto che ha abbandonato l'amianto non è noto, anche possiamo presumere chi possa averlo fatto, né vi sono indicazioni atte a risalire al soggetto responsabile, quindi la situazione si configura come abbandono in area pubblica, espressamente vietato dalle norme e dai regolamenti vigenti.
Quando venga rinvenuto su area pubblica dell'amianto abbandonato, l'Amministrazione deve seguire alcune modalità, in particolare attivare allo scopo il Gestore del servizio di raccolta dei rifiuti, non potendo agire come avviene nei confronti dei privati che siano responsabili su area privata di abbandono, in questo caso si procede con ordinanza, perché il responsabile è identificato e la procedura è un'altra.
In caso di rinvenimento segnalato da cittadini e direttamente rilevato da Hera, si è stabilita una modalità in accordo con le Ausl competenti sul territorio di Bologna e dei Comuni limitrofi, secondo la quale si deroga a quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/08 ex art. 256, il quale prevede per lo smaltimento dell'amianto la presentazione di un piano di lavoro almeno 30 giorni prima dell'inizio dei lavori. Siccome il fenomeno dell'abbandono non ha nulla a che fare con un intendimento regolato si è deciso di stabilire una procedura. Il gestore Hera, in questo caso si avvale di un ATI che comprende Ecoagency Srl e Salvioli Snc, due ditte a cui sono state riconosciute competenze in merito a questioni di questa delicatezza, e sono iscritte all'albo dei bonificatori di amianto.
Hera segnala all'aATI la presenza del materiale abbandonato, e l'ATI inoltre all'AUSL un piano di lavoro che prevede un primo sopralluogo per redigere la sequenza delle operazioni. Questo piano di lavoro viene inviato tramite fax all'AUSL indicando quantitativo/ tipologia del materiale (lastre o manufatti), materiale fotografico, giorno e orario in cui si effettuerà  la messa in sicurezza del materiale. L'intervento di messa in sicurezza, che viene fatto da operatori che maneggiano questo tipo di materiale, consiste nell'irrorare il materiale con una soluzione che fissa le fibre per evitare la dispersione nell’aria delle fibre di cemento e, a seconda che si tratti di lastre o manufatti, il loro posizionamento su bancali avvolti in teli di polietilene (a norma di legge, non è semplice plastica), bloccati da nastro adesivo o in big bag contenenti teli polietilene sigillati, il tutto contrassegnato da etichetta indicante materiale contenente eternit come previsto da DPR 215/88. Il materiale così trattato viene poi delimitato con del nastro.
Il colore rosso che si vede anche dalle foto, è quello della soluzione incapsulante, e viene utilizzato per convenzione, per indicare che l’eternit è stato trattato.
La rimozione viene fatta con un trasporto che abbia un impianto autorizzato e attiene alla stessa ATI, generalmente avviene qualche giorno dopo, sia per dare la possibilità all’Ausl di verificare la correttezza delle operazioni condotte e l’eventuale necessità  di effettuare un ulteriore intervento di bonifica in caso di quantitativi rilevanti abbandonati sul suolo, sia anche per ottimizzare il carico. Quindi ci sono dei giorni di giacenza.
Il trasporto e il relativo smaltimento vengono concordati con l'impianto autorizzato a ricevere tale materiale, che e nel caso specifico avviene con l’Azienda Servizi Ambientali di via Saliceto 43/a che ha sede a Castelmaggiore, anche questa è autorizzata e iscritta all'albo. Il formulario di trasporto riporta la descrizione “materiale da costruzione contenente amianto codice 170605”, quindi anche il trasporto è tracciabile, preordinato e normato. Entro 30 giorni, come da procedura, deve essere mandata all’AUSL la copia con le informazioni dell’avvenuto smaltimento per poter chiudere la pratica.
Solitamente la segnalazione arriva da diverse fonti, come ho indicato prima, e questo non cambia poi la procedura che ho indicato.
Nell'ultima settimana solo su Bologna sono state effettuate 3 messe in sicurezza di rifiuti contenenti amianto abbandonato. Non ho dati precedenti, ma evidentemente ci sono dei momenti in cui si accuisce il fenomeno, quando vengono fatti lavori edili, e questa è stagione di lavori edili. Le 3 segnalazioni riguardano via Terrapieno 3, via Sanzio 8 e via Tuscolano 1, tre diversi quartieri di Bologna. Per tutti e tre gli abbandoni in questione è stata fatta la procedura che ho detto. Per quanto riguarda via del Terrapieno, la segnalazione del rinvenimento è stata fatta il 6 maggio ad Hera che ha avvisato l'ATI. Il 7 maggio l'ATI hanno informato l'AUSL. L'8 maggio sono stati messi in sicurezza e il 15 maggio sono stati portati via i materiali incapsulati.
Veniamo al punto relativo alla sicurezza. Ribadisco, una volta operato l'incapsulamento il pericolo per la salute cessa, semmai sta a monte, nelle fasi delle quali viene asportato e buttato. A meno che non succeda che tra il periodo che intercorre tra la verifica dell'AUSl il prelievo e il trasferimento all'impianto qualcuno vada a manomettere con atto doloso, e non accidentale per il tipo di materiale, ma finora non è mai avvenuto. Noi possiamo pensare che tutto possa avvenire, e non possiamo escluderlo. C'è questo lasso di tempo tra la messa in sicurezza e l'asporto che noi dobbiamo sorvegliare, e questo mi sembra il punto delicato su cui noi dobbiamo e vogliamo approfondire con Hera, affinché questo danno potenziale sia preso in conto, e non aspettare che qualcosa capiti, ma prevenire.
Solitamente Hera risponde alle nostre sollecitazioni e ha tutti gli strumenti e la forza per garantire l’Amministrazione la qualità del servizio, per cui ritengo che questa possa essere considerata l'occasione per andare in fondo circa le modalità per ridurre al minimo l'esposizione su luogo pubblico di questi rifiuti ancorché neutralizzati con la procedura prevista".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top