QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL TRASFERIMENTO DI DADE E MAESTRE ALL’ASP


L'assessore alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sul trasferimento di insegnanti e collaboratrici all'ASP unica.

La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):

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L'assessore alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S) sul trasferimento di insegnanti e collaboratrici all'ASP unica.

La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):

"In relazione all’articolo apparso sul sito di Repubblica, relativo al trasferimento delle dade e delle maestre all’ASP, in cui si legge: 'Non sappiamo nulla, ci cambierà il contratto, perderemo dei diritti. Le maestre di ruolo temono di perdere il contratto scuola e dunque di non avere più i punteggi per le graduatorie nelle scuole statali' e 'nel clima di incertezza monta lo sconcerto di maestre, educatrici e dade comunali"; chiede al Sindaco e alla Giunta:
se sono fondate le preoccupazioni inerenti al cambio del contratto e alla perdita di qualche diritto o punteggio;
se è possibile evitare il "clima di incertezza" di cui si parla nell'articolo;
cosa si è fatto e cosa si farà, sul fronte della comunicazione agli operatori e ai genitori, per evitare quel clima di incertezza".

La risposta dell'assessore alla Scuola, Marilena Pillati:

"Grazie consigliere Piazza, per l'opportunità ulteriore che mi dà di chiarire alcune cose in quest'Aula.
In premessa voglio ribadire che tra le priorità dell'Amministrazione comunale vi è indiscutibilmente la scuola e più in generale i servizi educativi per l'infanzia, che, nel documento di bilancio, in corso di predisposizione, sono tra i settori in cui si registra un aumento di risorse, nonostante le note difficoltà finanziarie. Da questa priorità discende la volontà dell'Amministrazione di mettere in sicurezza i servizi comunali e di investire sulla loro qualità, che oggi, purtroppo i numerosi vincoli normativi mettono in discussione.
L'Asp è un ente pubblico e rappresenta lo strumento per realizzare gli obiettivi dell'Amministrazione, in primo luogo quello di salvaguardare il patrimonio esistente dei servizi per l'infanzia, ma anche di continuare ad investire sul suo sviluppo qualitativo e quantitativo, che da troppo tempo sta subendo gli effetti dell'incertezza normativa e delle risorse, quelle di personale in particolare, e rischia di vedere messi in discussione quegli elementi di qualità che storicamente lo hanno caratterizzato.
Per questo è necessario un progetto che non si limiti a difendere l'esistente, ma che sia in grado di rilanciare il sistema, investa sulle innovazioni, sulle sperimentazioni, ossia su tutto ciò che ha sempre contraddistinto il modello bolognese dei servizi per l'infanzia. E per fare questo occorre uscire dall'emergenza gestionale, che oramai da più di un anno ci accompagna.
L'Asp è una componente importante di questo progetto: è il soggetto gestionale dei servizi del Comune di Bologna, che al contempo ci consente di salvaguardare la natura pubblica del sistema, che è e rimane pubblico. Si tratta di una scelta precisa, siamo però di fronte ad un progetto molto complesso, che necessariamente dovrà richiedere una gradualità di implementazione.
Voglio anche sottolineare, e con questo cerco di rispondere alla seconda parte della domanda, che nel definire le linee di sviluppo di questo progetto abbiamo posto una condizione imprescindibile, ossia la salvaguardia della continuità educativa e didattica, che significa non dover mettere in discussione l'attuale composizione dei gruppi di lavoro del personale.
Non è pertanto in discussione per il personale a tempo indeterminato la sede di lavoro, né i diritti derivanti dal contratto di lavoro individuale. La scuola mantiene la sua natura di scuola comunale paritaria, pertanto nulla cambia rispetto ad oggi per tutto il personale, anche in relazione ai punteggi utili per le graduatorie delle scuole statali.
Non vi è alcuna intenzione di ledere i diritti dei lavoratori. Al contrario, si vuole dare loro stabilità occupazionale, in quanto l'Asp, come lei ha ricordato, contrariamente ai Comuni, ha deroghe rispetto ai vincoli imposti dal Patto di stabilità, e dunque potrà assumere a tempo indeterminato. Questa stabilità non solo costituisce un valore per rispondere ai diritti dei lavoratori, ma è anche uno dei fattori che concorrono alla qualità dei servizi.
Il Comune può garantire questi diritti e queste condizioni solo attraverso l'Asp, applicandosi alle Asp, che gestiscono servizi educativi, un regime derogatorio in materia di Patto di stabilità e di assunzioni di personale, che è confermato, solo per enti strumentali, da recenti pareri della Corte dei Conti. Però voglio sottolineare che, questo regime derogatorio applicabile alle Asp, non ne cambia la natura pubblica, e questo è un elemento fondamentale.
La discussione su questo argomento è appena iniziata e saranno garantite nel prosieguo non solo tutte le informazioni sul progetto, ma anche il necessario confronto nelle sedi appropriate".

Il consigliere Piazza si è dichiarato soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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