QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL TEATRO COMUNALE


L'assessore Alberto Ronchi ha risposto alle domande d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) in merito al Teatro Comunale

La domanda del consigliere Bugani

"Premesso che si è svolta la riunione del CDA del Teatro Comunale (l’u...

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L'assessore Alberto Ronchi ha risposto alle domande d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) in merito al Teatro Comunale

La domanda del consigliere Bugani

"Premesso che si è svolta la riunione del CDA del Teatro Comunale (l’ultima del mandato Ernani) da cui sono emerse alcune novità riportate dalla stampa. Si chiede alla Giunta di informare il Consiglio Comunale a proposito della notizia della donazione di 2 milioni di euro da parte di Unicredit; di fornire al Consiglio le valutazioni della giunta in merito alle notizie dei ritardi nei finanziamenti al teatro comunale di cui si legge nella stampa; quali indirizzi pensa di dare ai rappresentanti del Comune nel nuovo consiglio di amministrazione del Teatro, per scegliere i nomi da suggerire al Ministro per il successore di Ernani; ritiene che le perplessità sollevate da Maenza sull’inopportunità di affidare la gestione del teatro ad una personalità di formazione artistica, siano condivisibili"

La risposta dell'assessore Ronchi.

"Grazie. Non sempre quello che si legge sui giornali corrisponde a verità. Questa è una cosa che dovremmo tenere ben presente tutti. Non voglio criticare nssuno, ma il modo in cui viene organizzata la comunicazione oggi nel nostro Paese produce per esempio che io venga rappresentato già come il nuovo presidente del nuovo Consiglio di Indirizzo, cosa non vera e che ci siano in circolazione altre notizie che vengono prese a spizzichi e bocconi o attraverso dichiarazioni e poi successivamente costruite come se fossero dei fatti. Lei consigliere Bugani ha parlato per esempio della donazione di 2.000.000 di euro, ma non c'è nessuna donazione. In verità noi abbiamo fatto un piano di risanamento in cui è previsto un ragionamento con Unicredit che è proseguito e andato avanti, ma appunto il tutto riguarda il piano di risanamento, non una donazione. Quindi questa è una notizia che francamente è stata in un qualche modo trasmessa sulla base del sentito dire, 'si dice che'...mi spiace , ma è così che è andata. Per quanto riguarda la questione del Durc anche qui c'è da dire che siamo in un momento particolarmente complesso e delicato, perché come spesso accade, rispetto al rapporto con la parte burocratica e ministeriale di diversi Ministeri dello Stato Italiano ci sono sempre delle questioni che si incontrano e che noi affrontiamo, ma che - diciamo - fanno comprendere come in questo Paese ci sarebbe bisogno di una bella semplificazione generale, cosa che molti richiedono, che io condivido molto e che vivo anche rispetto alla questione del Teatro Comunale. Cosa è successo? E' successo che noi avevamo, rispetto all' IMPS una situazione che dovevamo sanare, questa situazione si trova prevista dentro il piano di risanamento, per avere il Durc però è necessario avere la situazione con l' IMPS sanata, e se il piano di risanamento che la contiene non viene firmato la situazione non viene sanata, se non viene sanata non viene concesso il Durc, se non c'è il Durc non viene concesso il FUS.
Allora, normalmente, uno direbbe, poiché il Ministero sa che noi siamo già avanti e che è già stato accettato il piano di risanamento, siccome la parte che riguarda lIMPS è lì , o si prevede una norma transitoria che stabilisce che non è necessario il Durc, o si prevede di darlo ugualmente. In realtà quello che accade è che non viene concesso il Durc e così si apre il problema. Questa è la questione che stiamo affrontando correndo, adesso il Sovraintendente si è recato a firmare tutti i documenti necessari, però ogni volta c'è un rallentamento che apre oggettivamente dei problemi.

In verità noi siamo in una fase molto avanzata che si sta completando, in questa fase continuiamo ad incontrare delle criticità dovute anche a fatti di questo tipo e cerchiamo di affrontare insieme queste criticità. E' evidente che ancora in questo caso il problema degli stipendi è un problema reale, nel senso che comprendo le organizzazioni sindacali e i lavoratori che hanno anche fatto uscire un comunicato, devo dire molto sobrio e da parte mia condivisibile perché poi non è che si può continuare a pretendere che ci siano degli appelli al buon senso, arriva un punto che anche un sindacato deve prendere atto e fare qualcosa dal suo punto di vista. Quindi non ho niente da dire sul comunicato perché fondamentalmente l'ho trovato molto di buon senso e anche molto equilibrato.

Per quanto riguarda invece le altre parti, noi siamo in fase di definizione del Consiglio di indirizzo che, secondo il nuovo statuto prevede un membro designato dalla Regione Emilia Romagna, due membri designati dal Comune di Bologna, un membro designato nella prima fase dal Ministero. Ecco siamo in questa fase, cioè stiamo tentando di - tenendo conto anche del fatto che siamo in una fase di transizione regionale, come è noto - costruire un Consiglio di Indirizzo che risponda alle esigenze e che - senza nulla togliere al Consiglio di Amministrazione precedente , che ringrazio qui per il lavoro svolto - di rappresentare una novità e una innovazione anche secondo lo spirito della legge. Stiamo tentando di dar corpo a queste dinamiche, inserendo figure che ci possono aiutare nella costruzione, tutta ovviamente da elaborare e da concretizzare, di un nuovo modo di essere del Teatro Comunale all'interno della città . Ecco spetta a questo consiglio di indirizzo quello di indicare al Ministero il nome del nuovo Sovraintendente al Ministero che poi di fatto dovrà nominarlo. Quindi io prendo atto del fatto che su questo ci siano pareri diversi, noi quello che stiamo cercando di fare è innovare e dare al tempo stesso continuità, rispetto ad una gestione complessiva che come lei stesso ha ricordato ha dato anche esisti positivi, vista la situazione nel suo insieme. Quindi siamo impegnati in questa direzione e il primo tassello, molto importante dal nostro punto di vista, che è stato raggiunto anche attraverso colloqui e confronti è stata la nomina del direttore musicale Mariotti che non era per nulla scontata, ma che invece si è realizzata, anche appunto tenendo conto della volontà complessiva di andare nella direzione che le ho appena esposto. Le valutazioni di Maenza sono valutazioni personali di cui io prendo atto, limitandomi semplicemente a considerare che bisogna veramente cominciare a fare uno sforzo - e questo è uno sforzo titanico per Bologna - lo sforzo di guardare avanti. Lo so che c'è sempre un caso prima, c'è sempre una storia da ricordare, c'è sempre un momento più bello, oppure un momento più brutto, però l'epoca di Tutino è un'epoca completamente diversa da ora (e non entro nel merito se fosse buona o cattiva), era una diversa era geologica dal punto di vista della gestione, dal punto di vista economico e, più in generale, da tutti i punti di vista. Quindi davvero guardiamo avanti, non guardiamo sempre indietro, perché il rischio di questa città è che produce tante cose bellissime, ma spesso soffre un po' di torcicollo e questo torcicollo condiziona tutta una serie di analisi. Prendiamo atto invece che la soluzione che abbiamo trovato sul Teatro Comunale di Bologna rispetto a gli orchestrali e le masse artistiche, noi l'abbiamo intrapresa due anni fa ed è esattamente la soluzione intrapresa dall'Opera di Roma. Quindi qualche volta rileviamo anche che noi, non solo siamo capaci di andare avanti, ma qualche volta anticipiamo soluzioni che altri poi, per risolvere i loro problemi, mutuano da Bologna."

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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