QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL TEATRO COMUNALE
L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi, ha risposto oggi in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) sul Teatro comunale.
La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S):
"In relazione...
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L'assessore alla Cultura Alberto Ronchi, ha risposto oggi in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S) sul Teatro comunale.
La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S):
"In relazione alla notizia apparsa sulla stampa in merito al bilancio in rosso del Teatro Comunale, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
- In merito al conferimento da parte del Comune dell'immobile di via Oberdan, se e quando averrà il passaggio di proprietà;
- Se sono a conoscenza delle intenzioni, da parte della Regione, di elargire risorse a favore del Teatro e quando ipotizzano l’arrivo di questi fondi;
- Se si ritiene che la Fondazione Teatro Comunale corra il rischio di non poter più garantire rappresentazioni e spettacoli di qualità;
- Quali sono i tagli previsti per risanare il bilancio;
- Di quale entità potrebbe essere il risparmio derivante dall’accorpamento in un unico grande immobile, dei diversi depositi e laboratori in cui attualmente il teatro conserva scenografie e costumi".
La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
"Intanto io la ringrazio sempre per l'attenzione ce lei porta per le vicende della Fondazione Teatro comunale che, come sa, ci sta molto a cuore. Mi fa molto piacere l'agenzia che mi ha letto, mi permetta di sottolineare che sicuramente è molto importante il lavoro dei parlamentari, abbiamo molto sollecitato questo disegno di legge, e il fatto che parta l'iter è sicuramente una buona notizia anche se non è la notizia definitiva su cui festeggiare.
La situazione del Teatro comunale è una situazione che merita sempre una grande attenzione, è difficile che noi, in una fase economico-finanziaria di questo tipo, riusciremo ad avere una situazione "tranquilla" come piacerebbe a me. Però abbiamo fatto molti passi in avanti, non so se ha avuto modo di leggere proprio oggi l'intervista del direttore Sani, abbiamo fatto un ottimo lavoro dal punto di vista della programmazione, dell'apertura di alcune attività del teatro ad anche all'interno della città. Dal punto di vista economico-finanziario, la situazione purtroppo con la situazione pregressa che abbiamo ereditato ma anche con difficoltà a tutti note rispetto alle politiche statali è evidente che è molto faticoso e non voglio richiamare quello che ho appena detto circa la situazione economico-finanziaria delle amministrazioni pubbliche, della difficoltà di programmare, di avere dei bilanci anche per tempo. E' vero però che noi stiamo facendo anche uno sforzo enorme anche dal punto di vista economico, abbiamo aumentato anche i finanziamenti del comune.
Vorrei però rispondere alle sue domande per quanto riguarda il conferimento dell'immobile in via Oberdan 24 alla Fondazione Teatro Comunale, abbiamo proceduto ed entro giugno sarà presentata al Consiglio comunale la delibera, e gli adempimenti formali seguiranno rapidamente.
Per quanto riguarda la Regione, noi siamo con la Regione in un dialogo che non riguarda solo la Fondazione Teatro Comunale ma riguarda diverse nostre Istituzioni, e non solo, riguarda anche molte nostre attività che non fanno capo direttamente alle Istituzioni, tenendo anche conto - io questa situazione la conosco bene - che la Regione Emilia-Romagna, a differenza di molte altre regioni, ha senz'altro anche un patrimonio complessivo e un numero di città (basta pensare alla presenza dei di teatri di tradizione) molto diversa rispetto a un'altra regione. Quindi è sicuramente giusto lavorare perché ci sia un'ulteriore e maggiore attenzione rispetto al Teatro comunale, ma io credo che la strada maestra - ma anche qui, complessa e che ha bisogno di confronti, anche politici, piuttosto approfonditi - sia quello di arrivare a una definizione, a una riforma di quelle che io ho sempre chiamato le "partecipate" della Regione, solo attraverso quella strada si potrà aprire un ragionamento che è molto diverso, viceversa faccio molta fatica, sapendo anche quanto le regioni stiano stringendo la cinghia rispetto a tutta una serie di attività di loro competenza, pensate solo alla parte sanitaria, che è una parte assolutamente rilevante degli interventi della Regione Emilia-Romagna, credo che sia difficile che arrivino risorse aggiuntive a tale livello da poterci far tirare un sospiro di sollievo. Credo che, in maniera intelligente, vada visto all'interno di una riforma complessiva che riguarda il settore culturale nella regione e sopratutto nella prospettiva di Bologna città metropolitana, e quindi del ruolo che Bologna svolge all'interno della Regione, e, all'interno della Regione, il ruolo che svolge un'importante fondazione come quella del Teatro comunale.
Questo però - le devo anche dire - se non è accompagnata da una riforma dal punto di vista degli obiettivi delle fondazioni - che può nascere solo a livello statale - anche questo è complicato. Le faccio un esempio: noi oggi abbiamo ancora una situazione in cui vengono finanziati le opere e le produzioni che vengono fatte dai singoli teatri di tradizione, non c'è nessun richiamo tra le leggi sulle fondazioni lirico sinfoniche e questi finanziamenti sul ruolo che queste fondazioni lirico sinfoniche dovrebbero svolgere sul territorio, non gli si da nessun ruolo fondamentalmente, quindi è evidente che occorrerebbe un ragionamento che aiutasse gli scambi tra le fondazioni lirico sinfoniche intanto, e poi anche decidere che ruolo hanno nella produzione della lirica sul territorio, perché se ognuno produce per conto suo è evidente che il ruolo viene un pochino ristretto, quindi c'è una problematicità che è molto ampia.
La Fondazione Teatro Comunale sta operando positivamente, avendo come priorità gestionale la presentazione di cartelloni di alta qualità ed anche la programmazione in corso che celebra i 250 anni del Teatro e quella per il prossimo anno è caratterizzata da rappresentazioni e spettacoli di eccellenza. Su questo io le voglio dire che anche qui noi stiamo facendo un grande sforzo per valorizzare, dal punto di vista anche delle attività, e credo che sia sotto gli occhi di tutti, il lavoro.
Registro ancora - spero che verrà superato - un po' di resistenza da parte della città a considerare questo lavoro in maniera positiva e quindi ad aiutarci anche da un punto di vista finanziario. Le do un dato sui 250 anni del Teatro comunale, le Fondazioni bancarie hanno messo 200 000 euro, tutto il resto proviene dallo sforzo della Fondazione e dai finanziamenti comunali, regionali e statali. Ovviamente attraverso i contributi che però sono quelli previsti all'interno dei bilanci.
Il prossimo 28 giugno si terrà il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che approverà il Consuntivo 2012. Quella sarà l'occasione anche per fare il punto della situazione 2013 e sulle misure da adottare per consolidare la gestione economica-finanziaria.
Entro il 2013 sarà sottoscritta anche una nuova convenzione per le attività fra Amministrazione comunale e Fondazione del Teatro Comunale e si sta operando anche per razionalizzare, insieme al settore Patrimonio, gli spazi accessori che servono al Teatro come magazzini e depositi, anche al fine di una riduzione delle spese, al momento non quantificabile.
Quindi noi continuiamo questo lavoro con ottimismo, crediamo che sia un nostro compito, come abbiamo fatto appena arrivati, sapete che il Sindaco è il presidente del consiglio di amministrazione e quindi per noi è uno dei punti su cui ci sforziamo di più in una situazione in cui - lei sa - è molto complessa però sia per i passi avanti che abbiamo fatto sia per le notizie acneh che arrivano e la sensibilità che stiamo riuscendo a muovere, guardiamo al futuro con cauto ottimismo".
La domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (M5S):
"In relazione alla notizia apparsa sulla stampa in merito al bilancio in rosso del Teatro Comunale, chiedo al Sindaco e alla Giunta:
- In merito al conferimento da parte del Comune dell'immobile di via Oberdan, se e quando averrà il passaggio di proprietà;
- Se sono a conoscenza delle intenzioni, da parte della Regione, di elargire risorse a favore del Teatro e quando ipotizzano l’arrivo di questi fondi;
- Se si ritiene che la Fondazione Teatro Comunale corra il rischio di non poter più garantire rappresentazioni e spettacoli di qualità;
- Quali sono i tagli previsti per risanare il bilancio;
- Di quale entità potrebbe essere il risparmio derivante dall’accorpamento in un unico grande immobile, dei diversi depositi e laboratori in cui attualmente il teatro conserva scenografie e costumi".
La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
"Intanto io la ringrazio sempre per l'attenzione ce lei porta per le vicende della Fondazione Teatro comunale che, come sa, ci sta molto a cuore. Mi fa molto piacere l'agenzia che mi ha letto, mi permetta di sottolineare che sicuramente è molto importante il lavoro dei parlamentari, abbiamo molto sollecitato questo disegno di legge, e il fatto che parta l'iter è sicuramente una buona notizia anche se non è la notizia definitiva su cui festeggiare.
La situazione del Teatro comunale è una situazione che merita sempre una grande attenzione, è difficile che noi, in una fase economico-finanziaria di questo tipo, riusciremo ad avere una situazione "tranquilla" come piacerebbe a me. Però abbiamo fatto molti passi in avanti, non so se ha avuto modo di leggere proprio oggi l'intervista del direttore Sani, abbiamo fatto un ottimo lavoro dal punto di vista della programmazione, dell'apertura di alcune attività del teatro ad anche all'interno della città. Dal punto di vista economico-finanziario, la situazione purtroppo con la situazione pregressa che abbiamo ereditato ma anche con difficoltà a tutti note rispetto alle politiche statali è evidente che è molto faticoso e non voglio richiamare quello che ho appena detto circa la situazione economico-finanziaria delle amministrazioni pubbliche, della difficoltà di programmare, di avere dei bilanci anche per tempo. E' vero però che noi stiamo facendo anche uno sforzo enorme anche dal punto di vista economico, abbiamo aumentato anche i finanziamenti del comune.
Vorrei però rispondere alle sue domande per quanto riguarda il conferimento dell'immobile in via Oberdan 24 alla Fondazione Teatro Comunale, abbiamo proceduto ed entro giugno sarà presentata al Consiglio comunale la delibera, e gli adempimenti formali seguiranno rapidamente.
Per quanto riguarda la Regione, noi siamo con la Regione in un dialogo che non riguarda solo la Fondazione Teatro Comunale ma riguarda diverse nostre Istituzioni, e non solo, riguarda anche molte nostre attività che non fanno capo direttamente alle Istituzioni, tenendo anche conto - io questa situazione la conosco bene - che la Regione Emilia-Romagna, a differenza di molte altre regioni, ha senz'altro anche un patrimonio complessivo e un numero di città (basta pensare alla presenza dei di teatri di tradizione) molto diversa rispetto a un'altra regione. Quindi è sicuramente giusto lavorare perché ci sia un'ulteriore e maggiore attenzione rispetto al Teatro comunale, ma io credo che la strada maestra - ma anche qui, complessa e che ha bisogno di confronti, anche politici, piuttosto approfonditi - sia quello di arrivare a una definizione, a una riforma di quelle che io ho sempre chiamato le "partecipate" della Regione, solo attraverso quella strada si potrà aprire un ragionamento che è molto diverso, viceversa faccio molta fatica, sapendo anche quanto le regioni stiano stringendo la cinghia rispetto a tutta una serie di attività di loro competenza, pensate solo alla parte sanitaria, che è una parte assolutamente rilevante degli interventi della Regione Emilia-Romagna, credo che sia difficile che arrivino risorse aggiuntive a tale livello da poterci far tirare un sospiro di sollievo. Credo che, in maniera intelligente, vada visto all'interno di una riforma complessiva che riguarda il settore culturale nella regione e sopratutto nella prospettiva di Bologna città metropolitana, e quindi del ruolo che Bologna svolge all'interno della Regione, e, all'interno della Regione, il ruolo che svolge un'importante fondazione come quella del Teatro comunale.
Questo però - le devo anche dire - se non è accompagnata da una riforma dal punto di vista degli obiettivi delle fondazioni - che può nascere solo a livello statale - anche questo è complicato. Le faccio un esempio: noi oggi abbiamo ancora una situazione in cui vengono finanziati le opere e le produzioni che vengono fatte dai singoli teatri di tradizione, non c'è nessun richiamo tra le leggi sulle fondazioni lirico sinfoniche e questi finanziamenti sul ruolo che queste fondazioni lirico sinfoniche dovrebbero svolgere sul territorio, non gli si da nessun ruolo fondamentalmente, quindi è evidente che occorrerebbe un ragionamento che aiutasse gli scambi tra le fondazioni lirico sinfoniche intanto, e poi anche decidere che ruolo hanno nella produzione della lirica sul territorio, perché se ognuno produce per conto suo è evidente che il ruolo viene un pochino ristretto, quindi c'è una problematicità che è molto ampia.
La Fondazione Teatro Comunale sta operando positivamente, avendo come priorità gestionale la presentazione di cartelloni di alta qualità ed anche la programmazione in corso che celebra i 250 anni del Teatro e quella per il prossimo anno è caratterizzata da rappresentazioni e spettacoli di eccellenza. Su questo io le voglio dire che anche qui noi stiamo facendo un grande sforzo per valorizzare, dal punto di vista anche delle attività, e credo che sia sotto gli occhi di tutti, il lavoro.
Registro ancora - spero che verrà superato - un po' di resistenza da parte della città a considerare questo lavoro in maniera positiva e quindi ad aiutarci anche da un punto di vista finanziario. Le do un dato sui 250 anni del Teatro comunale, le Fondazioni bancarie hanno messo 200 000 euro, tutto il resto proviene dallo sforzo della Fondazione e dai finanziamenti comunali, regionali e statali. Ovviamente attraverso i contributi che però sono quelli previsti all'interno dei bilanci.
Il prossimo 28 giugno si terrà il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che approverà il Consuntivo 2012. Quella sarà l'occasione anche per fare il punto della situazione 2013 e sulle misure da adottare per consolidare la gestione economica-finanziaria.
Entro il 2013 sarà sottoscritta anche una nuova convenzione per le attività fra Amministrazione comunale e Fondazione del Teatro Comunale e si sta operando anche per razionalizzare, insieme al settore Patrimonio, gli spazi accessori che servono al Teatro come magazzini e depositi, anche al fine di una riduzione delle spese, al momento non quantificabile.
Quindi noi continuiamo questo lavoro con ottimismo, crediamo che sia un nostro compito, come abbiamo fatto appena arrivati, sapete che il Sindaco è il presidente del consiglio di amministrazione e quindi per noi è uno dei punti su cui ci sforziamo di più in una situazione in cui - lei sa - è molto complessa però sia per i passi avanti che abbiamo fatto sia per le notizie acneh che arrivano e la sensibilità che stiamo riuscendo a muovere, guardiamo al futuro con cauto ottimismo".
A cura di
Piazza Maggiore, 6