QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL REFERENDUM CONSULTIVO FINANZIAMENTO SCUOLE PARITARIE
Matteo Lepore, coordinatore di Giunta, ha risposto questa mattina in sede di Question Time, all'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL) sul referendum consultivo sul finanziamento delle scuole paritarie.
Interpellanza del consigliere...
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Matteo Lepore, coordinatore di Giunta, ha risposto questa mattina in sede di Question Time, all'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL) sul referendum consultivo sul finanziamento delle scuole paritarie.
Interpellanza del consigliere Tomassini
"Con riferimento al referendum consultivo che si terrà a maggio prossimo sul finanziamento delle scuole paritarie, si interpella la Giunta per conoscere, nel caso in cui la maggioranza dei cittadini dovesse esprimersi contro la delibera, quali conclusioni e/o provvedimenti la Giunta trarrebbe/adotterebbe in materia.
Inoltre, chiede anche di sapere se l'Assessore Pillati, visto il "Rizzo Nervo pensiero", rassegnerebbe le proprie dimissioni e come il Sindaco giudichi il totale disimpegno della maggioranza nella sensibilizzazione dei cittadini sui fondamentali temi della delibera, di cui, ad oggi, solo la minoranza sta parlando".
Risposta dell'assessore Matteo Lepore
"E' molto chiaro come, in un momento come questo, per amministrare una città occorrano cuori forti per affrontare tutti i temi con il coraggio della verità. E questo è lo spirito che stiamo mettendo per affrontare anche la vicenda del referendum che abbiamo preso sul serio e come un grande momento di partecipazione e di confronto con la città. L'iter è partito, si è deciso di fare il referendum e noi ci stiamo, quindi siamo per il confronto democratico: esprimendo le nostre opinioni stiamo affrontando questa vicenda. Il meccanismo del referendum prevede non solo che sia il Consiglio comunale ad esprimersi dopo il voto, ma che non si prendano decisioni in merito precedentemente quella data; per cui credo che sarebbe fuori luogo che noi oggi avanzassimo già delle analisi politiche sulle conseguenze del referendum e, addirittura, prefigurassimo degli scenari. E' nota la posizione dell'Amministrazione, sono note le posizioni degli altri soggetti in campo, in particolare dei proponenti. Ci confronteremo, credo che sia molto importante non solo la data del voto ma anche il percorso che ci separa da quella data: tutte le occasioni di confronto che abbiamo con i cittadini sono utili. Certo, se noi considerassimo questo referendum come un appuntamento di natura meramente politico-partitica anziché un grande appuntamento di natura civica sui temi della scuola pubblica credo che commetteremmo un gravissimo errore. Per questo ieri mi sono permesso di dire che tutto quello che porta a discutere di altro rispetto ai destini della nostra città e delle scuole materne di Bologna ci porta fuori strada. Non credo di potere avanzare oggi alcune delle sue ipotesi se non quella che, come dicevo all'inizio, pensiamo che questo sia un momento da affrontare con il coraggio della verità".
Interpellanza del consigliere Tomassini
"Con riferimento al referendum consultivo che si terrà a maggio prossimo sul finanziamento delle scuole paritarie, si interpella la Giunta per conoscere, nel caso in cui la maggioranza dei cittadini dovesse esprimersi contro la delibera, quali conclusioni e/o provvedimenti la Giunta trarrebbe/adotterebbe in materia.
Inoltre, chiede anche di sapere se l'Assessore Pillati, visto il "Rizzo Nervo pensiero", rassegnerebbe le proprie dimissioni e come il Sindaco giudichi il totale disimpegno della maggioranza nella sensibilizzazione dei cittadini sui fondamentali temi della delibera, di cui, ad oggi, solo la minoranza sta parlando".
Risposta dell'assessore Matteo Lepore
"E' molto chiaro come, in un momento come questo, per amministrare una città occorrano cuori forti per affrontare tutti i temi con il coraggio della verità. E questo è lo spirito che stiamo mettendo per affrontare anche la vicenda del referendum che abbiamo preso sul serio e come un grande momento di partecipazione e di confronto con la città. L'iter è partito, si è deciso di fare il referendum e noi ci stiamo, quindi siamo per il confronto democratico: esprimendo le nostre opinioni stiamo affrontando questa vicenda. Il meccanismo del referendum prevede non solo che sia il Consiglio comunale ad esprimersi dopo il voto, ma che non si prendano decisioni in merito precedentemente quella data; per cui credo che sarebbe fuori luogo che noi oggi avanzassimo già delle analisi politiche sulle conseguenze del referendum e, addirittura, prefigurassimo degli scenari. E' nota la posizione dell'Amministrazione, sono note le posizioni degli altri soggetti in campo, in particolare dei proponenti. Ci confronteremo, credo che sia molto importante non solo la data del voto ma anche il percorso che ci separa da quella data: tutte le occasioni di confronto che abbiamo con i cittadini sono utili. Certo, se noi considerassimo questo referendum come un appuntamento di natura meramente politico-partitica anziché un grande appuntamento di natura civica sui temi della scuola pubblica credo che commetteremmo un gravissimo errore. Per questo ieri mi sono permesso di dire che tutto quello che porta a discutere di altro rispetto ai destini della nostra città e delle scuole materne di Bologna ci porta fuori strada. Non credo di potere avanzare oggi alcune delle sue ipotesi se non quella che, come dicevo all'inizio, pensiamo che questo sia un momento da affrontare con il coraggio della verità".
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Piazza Maggiore, 6