QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL RAPPORTO TRA I CITTADINI BOLOGNESI ED I DENTISTI


L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto oggi, in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) in merito all'indagine sul rapporto tra i cittadini bolognesi ed i dentisti.

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L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto oggi, in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) in merito all'indagine sul rapporto tra i cittadini bolognesi ed i dentisti.

La domanda della consigliera Borgonzoni:
"Visto l'articolo di stampa relativo ad una indagine compiuta sul rapporto tra i cittadini bolognesi ed i dentisti, chiedo al Sindaco se al di là di quanto riportato dall'indagine sui comportamenti dei bolognesi nei confronti dei dentisti, l'amministrazione ha mai valutato la possibilità di avviare un progetto di educazione alla salute orale in collaborazione con gli odontoiatri presenti sul territorio comunale e gli istituti comprensivi ed in caso di risposta negativa per quale motivo; considerato che il 20% dei bambini di età di 4 anni presenta carie e a 12 anni l'incidenza sale al 44%, se ritenga possibile farsi portavoce presso la Regione Emilia Romagna affinché gli obiettivi indicati dall'OMS e cioè di arrivare a 18 anni senza perdite di denti dovute a carie o a malattie parodontale siano raggiunti anche attraverso l'avvio di servizi odontoiatrici di comunità".

La risposta dell'assessore Rizzo Nervo:
"Grazie Presidente. Ho letto anche io il rapporto in cui viene evidenziata con la forza dei numeri quella che è una percezione già diffusa e cioè che la prevenzione e la cura odontoiatrica siano una di quegli ambiti sanitari in cui la crisi economica e la mancanza di risorse da parte dei cittadini ha già portato a degli effetti. Inoltre questo avviene in un campo della salute delle persone che, a differenza di altr,i è più legato ad un rapporto con specialisti privati che non con con la Sanità pubblica, e ciò ancor di più rafforza la necessità di adoperarsi, anche e sopratutto da un punto di vista della cultura della prevenzione pubblica. La risposta alla sua domanda è: sinceramente no; nel senso che non abbiamo messo in campo in questi anni un'attività specifica su questo tema, anche per non andare a sovrapporci ad iniziative che, in parte la Regione Emilia Romagna nei suoi obbiettivi dichiarati e in parte le Aziende del nostro territorio avevano già messo in campo. C'è un lavoro che la Regione Emilia Romagna ha già da tempo in essere con le scuole, proprio per un percorso di educazione e di prevenzione odontoiatrica che riguarda l'età evolutiva. Credo che il dato che la ricerca di Unisalute evidenzia ci debba spingere a fare un supplemento di riflessione e forse ad andare oltre l'ordinario e a quello che si è sempre fatto in termini di assunzione di fluoro, di informazione, di educazione alimentare e di igiene orale che sono tutte cose che già avvengono. Lei richiamava come altre Regioni abbiano su questo fatto un importante lavoro anche negli anni passati, ha citato la Toscana e per reciprocità io citerò la Lombardia che pure ha fatto un ottimo lavoro, così come il Piemonte. Sicuramente è un tema su cui lavorare da subito per evitare che i dati citati subiscano un ulteriore peggioramento e quindi che la situazione diventi ancora più complessa da affrontare. Ripeto, non siamo all'anno zero perché già la programmazione regionale delle aziende sanitarie ha lavorato su questo, ma certamente un richiamo all'attenzione specifica e ad un' azione che parta dall'Amministrazione comunale verso le aziende e verso la Regione perché su questo possa venire esercitato un surplus di impegno è un richiamo che volentieri accogliamo. Grazie"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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